CIVG INFORMA n°17

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A seguire, gli ultimi articoli caricati sul sito.

 

F35 E ALTRO – 3 NO

NO A FORZE ARMATE “STATUS SYMBOL”. NO A FORZE ARMATE FINMECCANIZZATE. NO A FORZE ARMATE “ALL CHIEFS AND NO INDIANS”

Di un anno fa la notizia delle 19 Maserati, di ieri la notizia degli aerei vip con mogli a bordo - ma le proprie terga possono essere spostate in modo più economico.

Del 26 aprile 2013 la notizia sull’Unione Sarda: “Uranio. Perde un testicolo per tumore. Militare ottiene un indennizzo di 1300 euro”. Questo la dice lunga sulla cura dell’uomo e sui “nostri ragazzi”. Solo da qualche mese ci siamo accorti dei prezzi che gli aerei F35 avevano quando li abbiamo ordinati. Ma il mezzo militare come status symbol è vecchio di almeno 70 anni. Mussolini si gloriava delle otto corazzate. Sappiamo come sono finite. Ora abbiamo la portaerei, uno status symbol, ma l’abbiamo potuta impiegare solo come nave Croce Rossa ad Haiti. L’altro giorno, il 18 giugno, il Gen. Mini ha tuonato “ufficiali trasformati in trafficanti di armi”…LEGGI TUTTO

 


 

Brasile: Il significato e le prospettive delle mobilitazioni di strada

….Traduzione integrale dell'intervista rilasciata da J.P.Stedile  al giornale  Brasil de Fato...il 25 giugno 2013. Essendo state pubblicate  e fatte circolare in Italia delle traduzioni non integrali ci pareva opportuno dare un’informazione senza omissioni.

Per João Pedro Stedile, i giovani mobilitati, per la loro origine di classe, non hanno coscienza che stanno partecipando ad una lotta ideologica. Quindi sono contesi dalle idee della destra e della sinistra

25/06/2013        Nilton Viana -  Redazione  Brasil de Fato

È tempo per il governo di allearsi con il popolo o ne pagherà il conto in futuro. Questa è una delle valutazioni di João Pedro Stedile, del coordinamento nazionale del Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra (MST) sulle recenti mobilitazioni in tutto il paese. Secondo Stedile, c'è una crisi urbana nelle città brasiliane, provocata da questa fase del capitalismo finanziario. "Le persone stanno vivendo un inferno nelle grandi città, poiché perdono tre, quattro ore al giorno nel traffico quando potrebbero stare con la famiglia, studiare o fare attività culturali". Per il leader del MST, la riduzione della tariffa dei trasporti interessa molto tutta la popolazione e questa è stata l’intelligenza del Movimento Passe Livre, che ha saputo chiamare alla mobilitazione in nome degli interessi del popolo...…LEGGI TUTTO


 

Censimento amianto porta-a-porta

Dopo circa tre mesi di preparazione burocratica, tecnica, organizzativa e logistica, l’Associazione Regionale ex-Esposti Amianto comunica che ha avuto inizio il 3 giugno 2013 il progetto “Censimento edifici pubblici e privati con presenza di amianto nel territorio di Oristano, ex frazioni e borgate”.

Preme ricordare che il territorio di Oristano ha il primato negativo di inquinamento da amianto causato dalla presenza dei centri di produzione di fibro-cemento (amianto) in Sardegna.Fino al 1992, anno di dismissione della produzione e commercializzazione dei prodotti, si è fatto grande uso non solo nelle strutture industriali, commerciali e zootecniche, ma anche soprattutto nelle civili abitazioni e nelle strutture pubbliche quali asili, scuole, palestre, tribunali, ospedali e condutture idriche ad uso agricolo e potabile…LEGGI TUTTO

 


 

Brasile: Movimento Passe Livre (MPL)

chi siamo

 

Chi siamo

Il Movimento Passe Livre (MPL) è un movimento sociale brasiliano che lotta per un trasporto veramente pubblico fuori dal settore privato. Una delle principali bandiere del movimento è il cambiamento dal sistema di trasporto privato a un sistema pubblico, il trasporto gratuito per tutti gli strati della popolazione. Oggi, il MPL vuole approfondire il dibattito sul diritto di trasporto urbano, sulla mobilità urbana nelle grandi città e su un nuovo modello di trasporto per il Brasile. Le azioni del MPL sono costituite dal lavoro di divulgazione, studi e analisi dei sistemi di trasporto nelle principali città del paese, portando queste informazioni nei vari settori in ogni municipio. Inoltre, un altro elemento di rilievo sono le manifestazioni di azione diretta, attività ludiche e leggi di iniziativa popolare. Il MPL utilizza questi meccanismi per fare pressione sul potere pubblico in tutte le sfere. Crediamo che questo sia il modo migliore di fare politica.

Come è nato

La rivolta popolare che ha originato i principi e l'idea del movimento Passe Livre è nata a Salvador, capitale di Bahia. Nel 2003, migliaia di giovani, studenti, operai e lavoratori e lavoratrici chiusero le strade pubbliche, per protestare contro l'aumento delle tariffe. Per 10 giorni, la città restò paralizzata. L'evento è stato così significativo che è diventato un documentario intitolato "La rivolta di Buzu" di Carlos Pronzato. Il film mostra come l'Unione Nazionale degli Studenti (UNE) e l'Unione Brasiliana degli studenti delle Superiori (UBE) tentarono di mettersi a capo di una rivolta che non avevano iniziato….LEGGI TUTTO

 


 

No al divieto di sciopero e alla privatizzazione della rappresentanza.
Subito una legge sulla democrazia sindacale

Definito “accordo storico”, intorno all’Intesa sulla rappresentanza sindacale tra Confindustria e CGIL CISL e UIL (e poi UGL) è calata una coltre di silenzio perché tale è la sua gravità che i firmatari intendono attuarla non volendo suscitare lo sdegno e l’opposizione di tutti coloro a cui stanno a cuore i principi della democrazia nei luoghi di lavoro.

Con questo accordo si mira a estendere il modello Fiat, ovverosia a scambiare il monopolio della rappresentanza dato ai sindacati firmatari con la rinuncia al diritto di sciopero e al conflitto sindacale. Confindustria − che oggi canta vittoria − vuole contratti sempre peggiori e lavoratori obbligati ad accettarli. Con l’accordo del 31 maggio si ribadisce il principio che attribuisce la titolarità negoziale ai soggetti sindacali con più voti ma si precisa che “ai fini della misurazione del voto …. varranno esclusivamente i voti assoluti espressi per ogni Organizzazione Sindacale aderente alle Confederazioni firmatarie della presente intesa”, ovverosia varranno solo i voti di CGIL CISL e UIL. Inoltre si afferma che si potrà procedere al “passaggio alle elezioni delle RSU … solo se definito unitariamente dalle federazioni aderenti alle Confederazioni firmatarie il presente accordo”.  Infine si prevede che “il cambiamento di appartenenza sindacale da parte di un componente la RSU ne determina la decadenza dalla carica e la sostituzione con il primo dei non eletti della lista di originaria appartenenza del sostituito”, venendo così  represso ogni dissenso anche nel sindacato…LEGGI TUTTO

 


Brasile: immagini di una lotta popolare

 

 

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MUOS le carte segrete:

"Io faccio Ponzio e tu Pilato"

Un prefetto, un diplomatico degli Stati Uniti d’America e una sfilza di generali e ammiragli. E un ministro della guerra e un viceministro degli esteri. Forse persino una talpa dell’Ambasciata Usa in un prestigioso istituto pubblico d’Italia. Tutti insieme appassionatamente per individuare una strategia che consenta alle forze armate statunitensi di aggirare lo stop ai lavori d’installazione del terminale MUOS nella riserva naturale di Niscemi. Sulla pelle e alle spalle di centinaia di attivisti No war che dal gennaio 2013 bloccano gli ingressi della stazione siciliana di telecomunicazione con i sottomarini nucleari in navigazione negli oceani per impedire il transito degli operai chiamati a realizzare il nuovo sistema di guerra satellitare. A fine maggio gli hacker di Anonymus Italia hanno fatto incetta di e-mail e comunicazioni riservate del Ministero degli interni. Oltre 2.600 documenti prontamente messi online che svelano le trattative del Viminale per l’acquisizione di apparecchiature d’avanguardia da usare per fini investigativi e l’affidamento al cantiere navale “Vittoria” (Adria, Rovigo) dell’ammodernamento di otto unità libiche nell’ambito dei famigerati accordi di cooperazione Italia-Libia per il contrasto all’immigrazione (un contratto da 5 milioni di euro). Ma ci sono pure le informative sulle più recenti mobilitazioni studentesche a difesa dell’istruzione pubblica e le “istruzioni” per la garantire la sicurezza ai viaggi del Capo dello Stato. E, dulcis in fundo, i carteggi tra la Prefettura di Caltanissetta, la Farnesina, il Ministero della difesa e l’Ambasciata degli Stati Uniti a Roma. Oggetto il MUOS in via di realizzazione in Sicilia…LEGGI TUTTO

 


Iran notizie - giugno 2013

27 Giugno 2013

TEHERAN - Nella base navale della Flotta russa del Caspio, situata ad Astrakhan, il 28 giugno effettueranno una visita amichevole le navi della Marina Militare dell'Iran.

La visita è organizzata in conformità con il piano di sviluppo e di rafforzamento della cooperazione internazionale tra la Marina russa e gli Stati del Caspio. I marinai iraniani e russi deporranno una corona al memoriale militare. Gli ospiti iraniani potranno fare escursioni nei luoghi storici di Astrakh…LEGGI TUTTO

 


 

La secessione di Slovenia e Croazia dalla Federazione jugoslava quale parte integrante della costruzione del Nuovo Ordine Mondiale, vista nella prospettiva della politica italiana del tempo

La crisi che durante il corso del 1991 portò alla separazione unilaterale delle repubbliche di Slovenia e Croazia dalla Jugoslavia dev'essere inquadrata nel progetto di costruzione del «Nuovo ordine mondiale»[1] basato sull'imperialismo Usa (Washington consensus) successivo al collasso dei governi socialisti dei Paesi dell'Est ed allo smantellamento dell'Unione Sovietica[2]. L'economista Michel Chossudovsky risale alle ragioni ti tipo economico-sociale che condussero alla catastrofe balcanica:

L'implosione della Jugoslavia era in parte dovuta alle macchinazioni statunitensi. Malgrado il non allineamento politico di Belgrado e le sue importanti relazioni con la Comunità europea e gli Usa, l'amministrazione Reagan aveva preso di mira l'economia jugoslava in un «ordine di decisione per la sicurezza nazionale» del 1984 […] intitolato «La politica degli Stati Uniti nei confronti della Jugoslavia», classificato come riservato e segreto. Una versione censurata di questo documento venne resa di dominio pubblico nel 1990; era in gran parte conforme a un precedente Ordine (NSDD 64), emesso nel 1982 e concernente l'Europa orientale. Quest'ultimo perorava «sforzi diffusi per favorire una “rivoluzione silenziosa” che rovesciasse i governi e i partiti comunisti» reintegrando nel frattempo i Paesi dell'Europa orientale nell'economia di mercato…LEGGI TUTTO