Viareggio 29 giugno. Undici anni fa la strage

28 Giugno 2020

 

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Lunedì 29 giugno, saranno trascorri 11 anni dalla strage ferroviaria di Viareggio in cui persero la vita 32 persone. Da quella notte del 2009 sono successe moltissime cose, è trascorso del tempo, la giustizia in parte ha fatto il suo corso con i processi di primo grado e di appello che hanno portato alle condanne tra gli 8 e i 4 anni dei vertici delle ditte straniere (Gruppo Gatx), proprietarie del carro, di quanti dovevano provvedere alla sua manutenzione e dei vertici delle Ferrovie italiana.

Cittadini, lavoratori, familiari delle vittime e i sopravvissuti alla strage, dal giorno dopo e per 10 anni hanno chiesto VERITA’, GIUSTIZIA, SICUREZZA.

La verità è stata scritta, non solo dai familiari delle vittime ma anche dalle aule giudiziarie: l’incidente poteva essere evitato, prevenuto, mitigato nelle sue più gravi conseguenze; la giustizia è più difficile comprendere se sia stata veramente ottenuta; la sicurezza per chi viaggia, lavora o vive vicino ai treni deve ancora essere pienamente raggiunta.

Se alcune cose sono mutate, immutato resta il dolore dei parenti, degli amici, di chi si è stretto ai familiari in questi anni, un dolore che tante volte è diventato coraggio, interesse collettivo per provare a migliorare la realtà. Un dolore che ogni 29 giugno è stato condiviso con tutti coloro che non volevano e non vogliono dimenticare.

 

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Quest’anno a causa delle disposizioni per l’emergenza Coronavirus, l’associazione dei familiari, Il Mondo che vorrei, ha comunicato che il consueto corteo nelle strade cittadine per ricordare le vittime della strage ferroviaria non si terrà. Saranno comunque realizzate altre iniziative per il ricordo: "Ci sarà la messa celebrata dal vescovo di Lucca Paolo Giulietti al cimitero della Misericordia - spiega Marco Piagentini, Presidente dell’Associazione -, mentre per la prima volta in 11 anni non ci sarà il corteo per le vie cittadine. Inoltre abbiamo chiesto alla cittadinanza di esporre alle finestre qualcosa in ricordo. Alle 23,48 ci saranno i rintocchi della campana alla Casina dei Ricordi in via Ponchielli dove ci ritroveremo e abbiamo chiesto se anche le chiese di Viareggio faranno i 32 rintocchi".

 

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Alle 23.48, come ogni anno, tutti i treni in transito alla stazione emetteranno il loro fischio: il saluto e il ricordo dei lavoratori, dei tanti ferrovieri che non si sono mai stancati di battersi per la sicurezza.

Da questa sera (domenica) a mezzanotte e per tutta la giornata di lunedì, i fischi dei treni saranno l’abbraccio alla città e segneranno la ricorrenza per far sentire l’affetto e la vicinanza di tutti i ferrovieri”, così la storia rivista ancora In Marcia spiega l’omaggio dei macchinisti ferrovieri.

 

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Ricordiamo che nei processi a una parte degli imputati, poi condannati, sono state attribuite una serie di violazioni al Testo Unico in materia di tutela della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro (Decreto Legislativo 81 del 2008), in particolare per la mancata valutazione dei rischi connessi al trasporto di una sostanza pericolosa come il Gpl. Sia in primo grado che in appello viene riconosciuta l’aggravante della violazione delle norme antinfortunistiche.

Inoltre, nel Processo di primo grado, iniziato nel 2013, furono ammessi come parte civile anche gli RLS, perché, scrive la corte: “le condotte di reato attribuite agli imputati” in ipotesisi concretizzano in violazioni delle normative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e tutela della salute dei lavoratori che hanno portata generale e si riverberano nelle loro conseguenze dannose e pregiudizievoli potenzialmente a danno di tutti i dipendenti e lavoratori di Trenitalia- Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, utenti del mezzo ferroviario e cittadini”.

 Il Processo di appello, iniziato nel novembre 2018 si è concluso un anno fa, precisamente il 20 giugno 2019, con la condanna di 16 persone fisiche, tra cui Mauro Moretti, Mario Elia, Vincenzo Soprano. I reati contestati: omicidio colposo plurimo, disastro ferroviario colposo, incendio colposo, lesioni personali colpose, per questi ultimi due è giunta la prescrizione.

Per chi lunedì sarà a Viareggio alla Casina dei ricordi, per chi ci sarà con il cuore, per chi farà fischiare il treno dal locomotore, il dolore e la ricerca di giustizia non vanno in prescrizione.

Nell'articolo alcune foto della presentazione del libro, "Viareggio il racconto di una strage", tenutasi il 20 giugno a Viareggio

 

Da Dirittidistorti