BRICS: insieme sono piu' forti

Intervista a Zivadin Jovanovic di Vesti

 

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“…L'unione dei paesi BRICS è nata in conseguenza della crescita delle potenzialità economiche, militari e politiche dei paesi che ne fanno parte”, spiega per ”Vesti'' l’ex capo diplomazia jugoslava Z. Jovanovic.

“ Il BRICS è un frutto dei cambiamenti significativi nei rapporti al livello globale e nel complesso di paesi potenti nel mondo. Si tratta degli sforzi dei paesi la cui potenza è in forte ascesa, perchè si possa arrivare a cambiamenti nella gestione dell’economia globale perchè i paesi occidentali finora avevano possibilità privilegiate. Essi tendono a una gestione inclusiva globale e contro la dominazione dell'Occidente”, dice Jovanovic.

“…I BRICS non sono cinque paesi qualsiasi. Sono le economie in sviluppo.

La Cina è la seconda potenza economica nel mondo e fa da capofila nel settore commerciale con reali prospettive per diventare nel prossimo futuro la prima nel pianeta.

Anche la Russia, erede dell'URSS è una di due maggiori potenze militari, poi c’è l'India, al secondo posto per popolazione e con economia e tecnologia crescenti, particolarmente per quanto riguarda le tecnologie di comunicazione.

Il Brasile è il maggiore paese del continente latinoamericano per territorio, popolazione e potenzialità economiche, Repubblica del Sudafrica, che ha aderito come quinto membro tre anni dopo la costituzione di BRICS, è il paese economicamente più forte dell'Africa, che per decenni aveva un alto successo nell'impiego di energia nucleare.

Tutto questo basta per capire potenzialità e influenza dei paesi che occupano non solo gran parte della popolazione mondiale ma anche del territorio del pianeta.

Sottolineo anche il fatto, non tanto noto, che gli USA nel 1960 hanno partecipato nel PIL mondiale con il 40%, mentre oggi partecipano con il 25%.

Questo non è successo perchè la produzione negli USA è calata, oppure perchè la loro economia è diventata debole, ma perche' i paesi BRICS si sono sviluppati più velocemente degli USA sul piano economico e tecnologico…”, ha ribadito l’ex diplomatico jugoslavo.  

I paesi BRICS sempre di più partecipano alla crescita di PIL mondiale, più della UE, di USA e Giappone ciò illustra nel modo migliore i cambiamenti a livello globale. 

La Nuova Banca di Sviluppo è un passaggio strategico fondamentale. Gli incontri tra i cinque leaders, sono, non solo incontri di presidenti e membri dei loro governi, ma rappresentano processi di cooperazione sotto tutti gli aspetti. Ora hanno anche istituzioni di supporto come la Nuova Banca di Sviluppo che occupa un ruolo globale nel mercato internazionale della finanze ed è alternativa alla Banca Mondiale. Essa accumula mezzi finanziari e sempre di più dimostra ambizioni per diventare un concorrente autorevole. Già ora fa prestiti di più di decine di miliardi a molti paesi, tra i quali Egitto, Repubblica Sudafricana e India per i progetti infrastrutturali. La Nuova Banca di Sviluppo offre prestiti a condizioni molto più favorevoli della Banca Mondiale o di altre istituzioni finanziarie mondiali.”.

Secondo Jovanovic tutto questo dimostra che non si tratta di cambiamenti ipotetici ma istituzionali e, come spiega, si tratta della costituzione di nuovi rapporti economici globali. Riguardo all'influsso del Covid che ha fermato il pianeta, l’ex diplomatico dice che, questa emergenza ha dimostrato come la Cina aiuta globalmente.

“…Nell'ambito dell’iniziativa cinese della “Nuova via della seta”, loro hanno creato  la “nuova via della salute'', che coinvolge più di 100 paesi, ed in base a questo la Cina rende disponibili esperienze e mezzi, tra questi è coinvolta anche la Serbia. In questa iniziativa partecipano anche i BRICS per rendere possibile la cooperazione e sinergia tra tutti questi paesi. Credo che la pandemia e lotta contro il virus possano ancora di più avvicinare questi paesi e spingerli a una maggiore cooperazione. Però, tutto questo non significa che in questo gruppo di cinque membri la situazione sia ideale. Le relazioni dentro i BRICS non sono e non possono essere ideali perchè ne fanno parte paesi con orientamenti e politiche diverse. Li tiene uniti però,  l’aspirazione a uno sviluppo più veloce del proprio paese e uno sviluppo più dinamico di economia globale, specialmente per gestire democraticamente i rapporti a livello mondiale. In tale senso i BRICS tendono alla multipolarità dei rapporti al livello mondiale, che non potrà essere fermata…Molti altri paesi vorrebbero accedere al Gruppo, e come candidati ci sono già Turchia, Iran, Nigeria e molti altri. In questa fase alcuni di loro hanno lo status di osservatori e sono interessati per accedervi perché il progetto BRICS è attraente per il futuro dell'economia globale.”, ha concluso l’ex Ministro Esteri jugoslavo.      Da Vesti

 

Traduzione a cura di Rajka V. per Forum Belgrado Italia/CIVG