L’opinione di Enrico Vigna, opinionista e saggista del CIVG Italia a Rossiyskaya Gazeta Russia

20 giugno 2020

 

РОССИЙСКАЯ ГАЗЕТА: ЭКОНОМИСТЫ НАШЛИ СПОСОБ РЕШИТЬ ПРОБЛЕМУ ...

 

NM: Ringraziandola per la sua disponibilità, siamo interessati a conoscere per il pubblico russo, cosa pensa dell’ultimo articolo del presidente russo V. Putin al giornale USA National Interest.

EV: Ancora una volta il presidente russo V. Putin ha voluto sottolineare e sancire le radici identitarie storiche, ma anche culturali e morali del popolo russo e della Russia di oggi, risolutamente ancorata alla propria storia di liberazione, resistenza e rifiuto di qualsiasi prevaricazione e assoggettamento sulla propria terra. Ritengo questa sua fermezza più volte affermata in occasioni pubbliche, un aspetto non solo importante bensì fondamentale per due motivi: uno relativo alla difesa della memoria storica del proprio paese, l’altro come messaggio rivolto soprattutto alle nuove generazioni per forgiare in essi, che saranno i dirigenti del paese nel futuro, una radice di valori etici positivi, di progresso e di liberazione.

La storia del secolo scorso e quella di questi anni in molte aree del mondo, ma in Ucraina ve ne è la dimostrazione più cruda e triste, ci devono aver insegnato qualche lezione, e io penso che proprio questo intende esprimere, con le sue dichiarazioni chiare e nette il presidente russo: la riscrittura della storia è il primo passo verso la rinascita e la accondiscendenza verso il risorgere di forze e fenomeni corrispondenti a nuove forme di neo nazifascismo in Europa e nel mondo. E questo è stato il percorso che hanno compiuto in Ucraina: dalla riscrittura della storia nei libri scolastici alla dispiegata demolizione di monumenti sovietici. 

La figura rispettata e riconosciuta tra i popoli del mondo, oltrechè in Russia, fanno sì che con queste affermazioni il presidente Putin si pone come leader di un dispiegamento generale storico, politico, morale e culturale.

Quando il 9 maggio di quest’anno davanti al Monumento del Milite ignoto e alla Fiamma Eterna della Vittoria a Mosca, Putin dice: “…Giorno della Vittoria! Il significato spirituale e morale del Giorno della Vittoria, rimane immutabilmente grande e il nostro atteggiamento nei confronti di esso è sacro. Questa è la nostra memoria e il nostro orgoglio, la storia del nostro paese, la storia di ogni famiglia, parte delle nostre anime, che ci sono state trasmesse da padri e madri, i nostri nonni. Oggi siamo particolarmente e fortemente consapevoli della grandezza dei loro destini, ricordiamo quelli che non sono più con noi, guardiamo i volti nelle fotografie con amore, auguriamo ai nostri Veterani ancora anni di vita e veneriamo quella grande generazione di vincitori….Hanno fatto così tanto per la Patria che non può essere misurato in alcun modo o ripagato in alcun modo. Hanno salvato la Patria, la vita delle generazioni future, liberato l'Europa, difeso il mondo, ricostruito città e villaggi, raggiunto risultati grandiosi…Un contributo incommensurabile….”.

…Penso che non ci sia altro da aggiungere, in queste parole c’è detto tutto, semplicemente tutto quanto un uomo e una donna con una coscienza e un anima puliti, possano sperare di essere nella loro esistenza.

E accomunarci all’appello che lo scorso anno i Veterani sovietici sopravvissuti lanciarono al mondo: “…non possiamo permetter la recrudescenza del nazismo. Certamente non alla porta accanto la nostra! Abbiamo combattuto, ci batteremo ancora contro di esso, vi invitiamo a combatterlo insieme! Come in quel film russo, dove in una scena si dice: "Non appena, ovunque, invece di dire 'Ciao' diranno 'Heil!' saprete: è lì che ci stanno aspettando, è in quel posto, dove inizieremo per il nostro grande risveglio…".

La mia speranza e augurio, è che in quel posto e in quel momento saremo tanti!

 

Enrico Vigna 19 giugno 2020          -               A cura di Niva Mirakyan per GR