Notiziario Patria Grande - Marzo 2020

 

NOTIZIARIO

 Marzo 2020

 

 

Blog NicaraguaYmas español / Nicaragua / Lotte per la difesa dei beni comuni

Honduras: Guapinol resiste all’assalto estrattivista

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cresce l'indignazione per la criminalizzazione della lotta in difesa dei beni comuni nell'Aguán  

 

Sono otto i difensori dei beni comuni della comunità di Guapinol, situata nel nordest dell’Honduras, ancora incarcerarti - sette a Olanchito ed uno a La Ceiba - per aver difeso il territorio ed i fiumi che scendono dal Parco Nazionale Montaña di Botaderos, la cui “zona nucleo”(*) è minacciata dall'impresa mineraria Los Pinares. 

L'impresa, presumibilmente a partecipazione anche straniera, è proprietà di Lenir Pérez, già coinvolto in passato in altri conflitti minerari, e di Ana Facussé, figlia del tristemente famoso proprietario terriero della palma Miguel Facussé Barjum. 

Il nome di Facussé ha avuto a che fare in passato col grave conflitto agrario nel Basso Aguán e con la spoliazione territoriale nella penisola di Zacate Grande.  

Jeremías Martínez Díaz, Porfirio Sorto Cedillo, José Abelino Cedillo, Kelvin Alejandro Romero, Arnold Javier Alemàn, Ever Alexander Cedillo, Orbin Nahún Hernández e Daniel Márquez vengono accusati di vari reati, tra cui: associazione illecita, occupazione illegale di spazio pubblico, furto, privazione della libertà, incendio aggravato, usurpazione e danni. 

Essi fanno parte di un gruppo di 32 persone che hanno ricevuto ingiunzioni fiscali e contro le quali è stato emesso ordine di cattura. 

"In questa zona sgorgano circa 34 sorgenti d’acqua che riforniscono città e comunità. Specialmente i fiumi Guapinol e San Pedro sono quelli che stanno subendo gli impatti principali. 

Le comunità si sono sempre opposte ai progetti minerari, ma non sono state mai consultate. C’è stata una grossa manipolazione da parte dello Stato, che alla fine ha dato una concessione mineraria che è completamente illegale", ha affermato Leonel George, dirigente del Coordinamento di Organizzazioni Popolari dell'Aguán (COPA). 

L'anno scorso, George ed altri 11 attivisti di Guapinol furono accusati degli stessi reati di cui sono imputati ora gli otto difensori. Furono imprigionati per quasi due settimane e alla fine, nel mese di marzo, vennero definitivamente prosciolti. 

Leonel George beneficia di misure cautelari concesse dalla Commissione Interamericana dei Diritti Umani, (CIDH), essendo stato vittima di una forte campagna di discredito e minacce. 

"La situazione è difficile. C'è tutt’una strategia mediatica per screditare e macchiare la nostra immagine, vincolandoci al crimine organizzato. Per quanto mi riguarda mi hanno perfino presentato come un attore ideologico di una banda criminale dedita ad attaccare poliziotti e militari.  

Sembra tutto tanto assurdo, ma è così che lavorano quelli che, da parte dello Stato e del capitale, criminalizzano e perseguitano giudiziariamente coloro che lottano per difendere i beni comuni", ha spiegato George. 

Criminalizzati!  

Nonostante vari tentativi di ottenere una revisione delle misure cautelari, i giudici hanno rifiutato sistematicamente questa possibilità, e gli otto difensori dell'acqua di Guapinol permangono incarcerati. Adesso il caso si trova presso la Corte d’Appello e si spera che i magistrati lo risolvano positivamente, e che gli attivisti possano difendersi in libertà. 

"Come noi, questi otto compagni non temono il giudizio, perché sanno di non aver commesso alcun delitto. Purtroppo in Honduras sembra che la presunzione d’innocenza non esista più" ha affermato il dirigente di COPA. 

Quanto succede ai membri della comunità di Guapinol non è un caso isolato. 

"Qui è il potere economico a decidere tutto, e chi arriva a governare risponde agli interessi dei gruppi economici. Nelle istituzioni dello Stato tutti sono allineati e si prestano ad attaccare chi si oppone a questa logica. E ciò non avviene solamente in Honduras. In tutti i Paesi dove prevale la logica estrattivista e sfruttatrice vi sono prigionieri politici", ha concluso George. 

A sostegno degli otto difensori dell'acqua di Guapinol è stata lanciata una campagna internazionale, per esigere la loro liberazione immediata. Inoltre varie organizzazioni nazionali hanno presentato un sollecito al Pubblico Ministero, affinché desista dall'accusa contro di loro. 

Sta anche andando avanti un progetto organizzativo di tutte quelle comunità ed organizzazioni coinvolte e impegnate nella difesa dell'acqua come ben comune. 

Giorgio Trucchi (LINyM), traduzione di Adelina Bottero per CIVG Patria Grande, 6 marzo 2020 

 

(*)ndt: Le riserve della Biosfera sono divise in tre zone grossomodo concentriche e intercorrelate: zona nucleo, zona tampone e zona di transizione. La zona nucleo è quella di massima protezione, per la conservazione della biodiversità ed il monitoraggio degli ecosistemi. Le attività economiche umane propriamente dette si svolgono, sempre che siano sostenibili, in quelle circostanti.

 

https://nicaraguaymasespanol.blogspot.com/2020/03/honduras-guapinol-resiste-la-embestida.html?m=1

 

 

 


 


GRANMA (CUBA) / ESTERI / STATI UNITI

Trump rende noto il progetto di bilancio per il  2021

La spesa più consistente è quella militare, insieme a quella destinata ai fondi per il completamento del muro alla frontiera con il Messico; seguono le voci di spesa per le esplorazioni spaziali. Le spese più piccole sono per l'educazione, la salute e la previdenza sociale.

In linea con la logica di Trump, ci sarà meno denaro per gli statunitensi più poveri e una quantità favolosa di denaro destinati al pianeta Marte. Il progetto di bilancio ammonta a più di 740 miliardi di dollari, con un aumento della spesa militare dello 0.3%. Il resto degli stanziamenti diminuisce del 5%, tranne la voce della spesa militare.

EFE, da Madrid, ha commentato che uno dei grandi beneficiati è l’Agenzia Aeroespaziale, la NASA, il cui bilancio è incrementato del 12%  "con l’obiettivo di ritornare sulla Luna e giungere a Marte nel 2030". Inoltre, destina meno fondi ai programmi d’assistenza sociale dai quali, com'è noto, dipende la sopravvivenza di milioni di statunitensi.

L’agenzia EFE aggiunge inoltre che il piano di spese federali per il 2021, iniziato a ottobre, prevede 200 milioni di dollari per completare il muro sul confine con il Messico.

GM per Granma Internacional, 11 febbraio 2020

 

 

 


 


 

GRANMA (CUBA) / ESTERI / RUSSIA

Russia e Cuba firmano il più importante contratto della loro storia

L’Ambasciatore russo a L’Avana, Andréi Guskov, ha dichiarato a Sputnik che il presidente russo Vladímir Putin ha accettato l’invito del suo omologo cubano Miguel Díaz-Canel di visitare l’Isola. La data del viaggio «si deciderà in funzione dell’agenda dei due capi di Stato».

Mosca e L’Avana intrattengono una strategica relazione politico-economica che negli ultimi anni è stata intensificata con forti investimenti russi in vari settori vitali dell’economia cubana.

I prestiti che la Russia ha previsto per Cuba per realizzare progetti congiunti potrebbero superare il miliardo di euro, ha detto l’ambasciatore russo a L’Avana Andréi Guskov.

Il diplomatico ha spiegato nell’intervista che i nuovi crediti russi saranno concessi al paese caraibico per implementare diversi progetti congiunti, tra i quali l’importante contratto per modernizzare le infrastrutture ferroviarie di Cuba: «Una parte importante del finanziamento –quasi 900 milioni di euro– si assegnerà attraverso crediti commerciali delle banche russe», ha detto.

L’ambasciatore russo ha spiegato che gli accordi sono iniziati nel mese di gennaio. Il Governo cubano e la compagnia Ferrovie della Russia, RZD, hanno firmato nell’ottobre scorso un contratto valutato in 1880 milioni di euro, il più importante mai firmato con Cuba nella storia della Russia moderna.

«Si tratta di un megaprogetto d’infrastrutture che ha una grande importanza non solo economica, ma anche sociale per Cuba», ha sottolineato Guskov. Il diplomatico ha assicurato che la Russia continuerà ad appoggiare «con tutti i mezzi» questo progetto, che prevede il disegno la riparazione e la modernizzazione di più di mille chilometri d’infrastruttura ferroviaria dell’Isola con materiali e apparecchi russi. Ha poi aggiunto: «Noi siamo disposti a studiare le possibili proposte dei soci cubani per rafforzare la capacità di difesa della Repubblica di Cuba». Il diplomatico ha ricordato che la cooperazione tecnico-militare è «uno degli  ambiti più importanti dell’interazione» tra le due nazioni. «Le Forze Armate Rivoluzionarie di Cuba sono equipaggiate in gran misura con armi e apparecchi bellici di fabbricazione sovietica e russa, includendo sistemi di difesa anti aerea e di missili e artiglieria costieri», ha ricordato.

I due paesi stanno mettendo in pratica altri progetti come «la seconda fase della modernizzazione dell’Impresa Siderurgica José Martí o Antillana de Acero, il recupero di dieci unità generatrici da 10MW, la ricostruzione delle fabbriche dell’industria tessile, la seconda fase della consegna di locomotive da parte dell’Impresa Sinara Transport Machines e lo sviluppo d’ impianti d’assemblaggio del Gruppo GAZ in Cuba», ha precisato.

Il diplomatico ha sottolineato che i fondi investiti nell’economia cubana si recupereranno attraverso la cancellazione dei crediti. Mosca e L’Avana stanno ponendo in marcia un programma per modernizzare il sistema energetico cubano e ridurre la dipendenza del paese dall'importazione di idrocarburi, ha detto l’Ambasciatore russo a Cuba, che ha ricordato che il programma «Sviluppo del settore del combustibile ed energia e rafforzamento della sicurezza energetica di Cuba» è stato firmato durante una riunione della Commissione Intergovernativa russo-cubana per la collaborazione economico-commerciale e scientifico-tecnica realizzata nel settembre scorso a Mosca. Oggi la Russia è il secondo socio commerciale di Cuba in Europa e il quinto nel commercio de L’Avana nel mondo.

Il Presidente cubano Miguel Díaz-Canel, parlando delle relazioni tra le due nazioni, ha detto che oggi Cuba sta attraversando il suo momento migliore degli ultimi 20 anni, e ha sottolineato l'importanza della partecipazione della Russia ai piani di sviluppo sociali ed economici dell’Isola sino al 2030.

GM per  Granma Internacional, 13 febbraio 2020

 


 

 


 

 

GRANMA (CUBA) / CULTURA / CINEMA

Hollywood… e adesso?

Per la prima volta in 92 anni, gli Oscar alla miglior pellicola e al miglior regista sono andati a una produzione straniera, “per giunta coreana”, dicono i più conservatori.

Cambieranno in meglio i tradizionali premi dell’Accademia di Hollywood dopo lo schiacciante trionfo di Parasite?

Scoraggiare la visibilità delle buone pellicole straniere non anglofone è una vecchia abitudine di Hollywood, ma come attenuate a quella che si può considerare supponenza commerciale, non sono mai mancate proposte – per la verità abbastanza indecenti – indirizzate a quei film che potrebbero funzionare nelle audience nazionali: comprare i diritti d’autore e confezionare remake «all’americana».

Il regista Bong Joon-ho, che ha ricevuto la Palma d’Oro a Cannes per il suo dramma Parasite, ha causticamente ironizzato raccomandando agli spettatori d’abbassare gli occhi di pochi centimetri e abituarsi a leggere i sottotitoli, perché questo permetterà loro di vedere film meravigliosi realizzati in altre lingue.

Il coreano ha un precedente vicino: per l’Oscar del 2019, Alfonso Cuarón, regista di Roma, era quasi riuscito a ottenere il premio per la miglior pellicola e la miglior regia, che per gli accademici che avevano optato per il più apprezzato degli Oscar per il film statunitense “The green book” deve essere evidentemente sembrato esagerato.

Con attori dello star system, produzioni favolose e un marketing internazionale che non ammette paragoni, Hollywood ha monopolizzato il cinema mondiale post Seconda Guerra Mondiale imponendo regole di mercato e sistemi di premi dominati fondamentalmente sulla narrazione nordamericana.

Certo ci sono stati momenti in cui altre pellicole si sono “infiltrate” nella competizione dell’Oscar, ma è sempre comunque prevalso il peso dell’industria. Così, solo un anno dopo le funambolerie elusive di Roma, una pellicola eccezionale come Parasite va segnalata perché lontana dal grande sistema di produzione e con artisti tutti coreani. E’ penetrato nel bunker di Hollywood e dopo il trionfo di quattro Oscar ha lanciato un segnale al mondo: la cosiddetta Mecca del cinema e la sua accademia non sono invincibili. Una trasformazione dovuta perché i tempi cambiano e il Cinema è molto più che sedersi in una poltrona davanti a un grande schermo.

Le nuove tecnologie e l’espansione di Internet, le piattaforme streaming come Netflix, negate all’inizio da Hollywood e finalmente accettate, la globalizzazione cinematografica, con un’immediatezza impressionante che non ha niente a che vedere con l’attesa che le grandi produzioni statunitensi creano nel mondo, hanno generato un’audience differente e ben informata che sa dove c’è il buono e lo cerca.

Termineranno i tempi della vecchi scuola, quando Hollywod forzava l’acquisto delle pellicole di successo con cinque o sei inguardabili come “damigelle” per incassare ammortizzare i costi di produzione. Non sarà dalla sera alla mattina, ma l’affare del Cinema obbliga Hollywood ad una trasformazione che certamente non rinuncerà al dominio del mercato.

Non si possono negare i cambiamenti di questi ultimi anni, con le porte aperte a operatori stranieri e grazie al fatto che l’età media dei votanti è scesa, ma se adesso Parasite è stato premiato come nessun’altro, lo si deve anche al fatto che un pubblico ormai esperto non avrebbe perdonato un altro grosso scivolone.

Bong Joon-ho ha il merito di essere stato il primo a sfondare il tetto protettivo di un’industria centenaria abituata, tra cosmesi e arguzie, a vivere per sé.

Rolando Pérez Betancourt e GM per Granma Internacional, 21 febbraio 2020

 

 


 

 


 

 

GRANMA (CUBA) / SCIENZA / MEDICINA

Impresa mista cubano-tailandese sviluppa biotecnologie per il trattamento del  cancro e delle malattie autoimmuni

Siam Bioscience e la cubana CIMAB SA cominceranno prossimamente le operazioni nell’Associazione delle Nazioni del Sudest Asiatico (ASEAN).

Eduardo Ojito, direttore del Centro d’Immunologia Molecolare di Cuba, ha scritto sul suo account Twitter che questa impresa è sorta nel 2017 per produrre medicinali a livello mondiale per malattie complicate.

La Siam Bioscience Co (SBS) e il Centro d’Immunologia Molecolare (CIM) hanno concordato di sviluppare congiuntamente anticorpi monoclonali per il trattamento del cancro e delle  malattie auto immuni.

Songpon Deechongkit, direttore generale di Siam Bioscience Group, pianifica di produrre e vendere tre nuovi medicinali per malattie complesse: cancro, insufficienza renale e malattie auto immuni a partire dal 2022, tanto per i mercati interni che per l’estero, riferisce un articolo del Bankok Post citato da Ojito.

«L’accordo aiuterà l'SBS a produrre altri medicinali quando scadrà la licenza», ha detto Agustín Lage Dávila, direttore generale del CIM, al giornale tailandese.

Secondo la fonte, il gigante farmaceutico della nazione asiatica ha come obiettivo principale la diminuzione dei costi dei medicinali rispetto a prodotti importati e vuole ridurre la dipendenza dai principi attivi e dalle componenti straniere. Sino ad oggi, la compagnia ha sviluppato medicinali per malattie come la eritropoietina per pazienti con insufficienza renale cronica e il filgrastim per pazienti con il cancro che ricevono la chemioterapia.

Fondata nel 2009, Siam Bioscience ha come missione l'appoggio e il miglioramento del sistema medico del paese e la qualità di vita dei tailandesi, un obiettivo che si estenderà ad altri paesi della regione che operano nella ASEAN.

L’Associazione delle Nazioni del Sudest Asiatico è un’organizzazione inter-governativa di stati del sudest asiatico fondata l’8 agosto del 1967 da Tailandia, Indonesia, Malesia, Singapore e Filippine.

Radio Habana Cuba e GM per Granma Internacional, 21 febbraio 2020

 

 

 

 
GRANMA (CUBA), ESTERI, DIRITTI

Cuba ratifica a Ginevra il suo impegno per la protezione dei Diritti Umani

La delegazione cubana alla Riunione di Alto livello del 43º Periodo Ordinario di Sessioni del Consiglio dei Diritti Umani, guidata dal ministro delle Relazioni estere Bruno Rodríguez Parrilla, si trova a Ginevra dove ratificherà ancora una volta l’impegno dell’Isola nella promozione e protezione di tutti i Diritti Umani per tutte le persone. L’appuntamento, che ha avuto luogo fino al 28 febbraio nella sede delle Nazioni Unite di Ginevra, è la sede propizia per Cuba per sostenere la giusta e piena difesa dei Diritti Umani.

Il Cancelliere cubano ha scritto su Twitter che «Cuba ratificherà il suo impegno sui Diritti Umani per tutti senza riserve, senza manipolazione politica e senza doppia morale». Rodríguez Parrilla svilupperà un intenso programma durante la sua visita, con interventi nel Consiglio dei Diritti Umani e della Conferenza del Disarmo, incontri con alti funzionari delle Nazioni Unite e Capi di delegazione.

Cuba ha ratificato 44 dei 61 strumenti internazionali in materia di Diritti Umani e questo la colloca nel gruppo degli Stati membri della ONU con il maggior numero di impegni di questo tipo. Inoltre, si distingue per essere tra i Paesi più attenti ai processi di consolidamento della suo segno giuridico e istituzionale per la promozione e la protezione dei Diritti Umani, elementi fondamentali nel programma di attuazione del modello di sviluppo economico e sociale successivo alla proclamazione della Costituzione. In particolare:

• L’ Articolo 41 della Costituzione della Repubblica di Cuba stabilisce che «Lo Stato cubano riconosce e garantisce alla persona il godimento e l'esercizio irrinunciabile, imprescrittibile, indivisibile, universale e inter-dipendente dei diritti umani in corrispondenza con i principi di progressività, uguaglianza e non discriminazione. Il loro rispetto è una garanzia, ed è un’obbligazione per tutti».

• Cuba ha una lunga storia in materia di cooperazione con tutti i meccanismi dei diritti umani che si applicano su basi universali e non discriminatorie.

• Il paese ha continuato a rispettare gli impegni e gli obblighi internazionali acquisiti in virtù dei trattati internazionali dei diritti umani. Com’è stato segnalato, ha sottoscritto 44 di questi strumenti.

• Il 28 settembre del 2015, Cuba ha depositato lo Strumento di Ratificazione dell’Accordo No. 182 sulle Peggiori Forme di Lavoro Infantile, entrando a far parte del gruppo dei paesi membri della OIT che hanno ratificato gli otto accordi  fondamentali di questa Organizzazione.

• Il 20 giugno del 2013, Cuba ha aderito al Protocollo per prevenire, reprimere e sanzionare la tratta delle persone, specialmente donne e bambini, che completa la Convenzione delle Nazioni Unite contro la Delinquenza Organizzata Transnazionale.

• Cuba fa parte della Convenzione sui Diritti del Bambino dal 1991.

• La Costituzione della Repubblica riconosce l’uguaglianza di tutti i cittadini e la proibizione della discriminazione. Il Codice Penale sanziona ogni tipo di discriminazione.

• Cuba ha realizzato successi rilevanti nell’assistenza e lo sviluppo dell’infanzia e adolescenza , riconosciuti a livello internazionale, includendo le Agenzie, i Fondi e  i Programmi delle Nazioni Unite che si occupano de temi dell’ambito sociale.

•  Cuba ha continuato a consolidare la qualità del suo sistema di salute, con copertura universale e assistenza gratuita. È il paese meglio dotato nel numero di medici per abitante, dice l’OMS.

• Il 3 ottobre del 2019 si è svolta a Bruxelles ( Belgio), una nuova ronda di dialogo sui diritti umani, tra Cuba e l’Unione Europea, nell’ambito della cornice del’ Accordo di dialogo  politico e cooperazione tra il paese dei Caraibi e il blocco europeo. Le parti hanno reiterato il loro interesse che il dialogo contribuisca a un trattamento efficace, costruttivo e non discriminatorio nel tema dei diritti umani, includendo i Forum multilaterali e il consolidamento dell’Accordo di Dialogo Politico e di Cooperazione tra l’Unione Europea e Cuba.

Enrique Moreno Gimeranez e GM per Granma Internacional, 23 febbraio 2020

 


 

 

GRANMA (CUBA) / INTERNO / SCIENZA, MEDICINA

Le proprietà dell'interferone cubano utilizzato contro il coronavirus

Sviluppato nel 1986 da un team di ricercatori del Centro de Ingeniería Genética y Biotecnología (CIGB), l'interferone umano ricombinante alfa 2B ha portato beneficio a migliaia di pazienti cubani dalla sua introduzione nel sistema sanitario nazionale più di trent'anni fa.

Il dott. Eulogio Pimentel Vázquez, direttore generale del CIGB appartenente al Gruppo Empresarial BioCubaFarma, ha detto a Granma che nel corso di sei decenni il prodotto ha mostrato la sua efficacia e sicurezza nella terapia delle malattie virali come l'epatite B e C, Herpes zoster (popolarmente noto come fuoco di Sant'Antonio), HIV-AIDS e Dengue.

Ha la proprietà di interferire con la moltiplicazione virale all'interno delle cellule ed è stato utilizzato anche nel trattamento di diversi tipi di carcinomi.

La scelta delle autorità mediche cinesi di usarlo contro il coronavirus, ha affermato il dott. Pimentel, è dovuta al fatto che in generale questo virus riduce la produzione naturale di interferone nel corpo umano e il farmaco cubano è in grado di compensare questa carenza, rafforzando il sistema immunologico dei pazienti affetti dal disturbo respiratorio contagioso che provoca.

Da un trasferimento tecnologico realizzato dal CIGB al paese asiatico, nel 2003 è stata creata la joint venture cinese-cinese ChangHeber, con sede nella città di Changchun. Dieci anni dopo fu inaugurato un moderno stabilimento che attualmente produce prodotti biotecnologici creati nelle Grandi Antille, tra cui l'Interferon alfa 2b ricombinante.

Vale la pena ricordare che il medicinale ha ricevuto nel 2012 il Premio Nazionale per l'innovazione tecnologica conferito dal Ministero della Scienza, della Tecnologia e dell'Ambiente (Citma) e il Premio Nazionale della Salute nel 2013.

Come ulteriori informazioni di interesse, va notato che nel 2019 l'Istituto ha terminato la fase di inclusione dei pazienti negli studi clinici di fase II con il candidato cigb-500, un farmaco in sviluppo che mostra indizi cardioprotettivi, e del candidato cigb-845, finalizzato alla terapia di malattie cerebrovascolari.

Risalta, per la sua novità, l'avvio di un progetto di ricerca dedicato alla ricerca di un candidato al vaccino contro il virus Zika, così come la continuità di quelli intrapresi con lo stesso obiettivo per la dengue e il cancro alla prostata.

Orfilio Peláez, 12 febbraio 2020

 

 




GRANMA (CUBA), ESTERI, MESSICO

Trump: 3,8 miliardi di dollari dirottati dal Pentagono alla costruzione del muro sul confine messicano

Il Pentagono ha notificato a vari membri del Congresso che si pianifica di spostare i fondi destinati a nuovi aerei e strumenti per la Guardia Nazionale e consegnarli al Dipartimento di Sicurezza Nazionale per la realizzazione di barriere sui confini, un'azione che non richiede il parere del Congresso.

«Il segretario alla Difesa (Mark Esper) ha autorizzato 3,8 miliardi per costruire circa 285 chilometri di muro che aiuterà a proteggere la nostra frontiera», ha detto il portavoce del Pentagono Chris Mitchell.

Donald Trump ha detto di recente di avere esteso l’emergenza nazionale alla frontiera sud per il prossimo anno. Il presidente ha avvertito il Congresso che sono necessarie ulteriori misure per contrastare la migrazione illegale, il traffico di droga e i problemi umanitari alla frontiera.

Un gruppo di senatori ha respinto l’iniziativa di ritirare i fondi del Dipartimento della Difesa. «Siamo indignati che il Dipartimento della Difesa abbia deciso di utilizzare i fondi che il Congresso ha destinato diversamente», hanno scritto i senatori democratici in una lettera inviata al capo del Pentangono. «Saccheggiare questi fondi è semplicemente un attacco agli sforzi per assicurarci che i nostri soldati, le riserve della Guardia Nazionale, siano preparati per rispondere a disastri all’estero e nel paese», hanno aggiunto i senatori tra i quali i democratici Dick Durbin e Patrick Leahy.

Secondo il Foreign Policy, il piano priverà di 1.600 milioni di dollari il Fondo delle Operazioni di Contingenza all’estero del Pentagono, creato per rispondere alle emergenze e che quest’anno erano stati destinati all'acquisto di apparecchi terrestri e aerei. Altri 2,2 miliardi, ora destinati al muro, erano stanziati per l’acquisto di veicoli per l’Esercito, di navi per l’Armata e di Aerei per la Forza Aerea.

Telesur e GM per Granma Internacional, 14 febbraio 2020

 

 


 



GRANMA (CUBA) / ESTERI / LATINOAMERICA

Piano Condor: la CIA non è innocente

L’Agenzia Centrale d’Intelligenza (CIA) degli Stati Uniti ha spiato per anni le comunicazioni diplomatiche e militari di centinaia di paesi utilizzando macchine decrittatrici di una compagnia svizzera di proprietà della CIA e dell’agenzia dei servizi segreti tedeschi BND. E' quanto rivelano i comunicati diffusi dal centro indipendente National Security Archive (NSA).

L’ indagine, pubblicata recentemente dal quotidiano The Washington Post e dalla rete pubblica tedesca ZDF, ha avuto un forte impatto mediatico. Centinaia di agenzie di tutto il mondo hanno rimbalzato la notizia riferendo o commentando l’informazione già pubblica dalla NSA.

Risulta che, per decenni, l’impresa svizzera Crypto AG di proprietà della CIA e di BND, ha venduto migliaia decrittatrici in vari paesi, tra i quali Cile, Argentina, Brasile, Uruguay, Messico, Colombia, Perù, Venezuela, Nicaragua, Spagna, Grecia, Egitto, Arabia Saudta, Iran e Iraq, Indonesia e Filippine.

Le macchine hanno permesso alla CIA di decodificare migliaia di messaggi relativi all’operazione Condor, come il colpo militare del 1973 contro il Governo di Unità Popolare in Cile, il colpo di Stato del 1976 in Argentina, l’assassinio dell'ex cancelliere cileno Orlando Letelier a Washington nel 1976, la guerra delle Malvine, e molti altri.

Secondo la NSA (Agenzia di Sicurezza Nazionale), gli esecutori dell’Operazione Condor, piano di sterminio messo in atto da diverse dittature nei decenni '70 e '80 per eliminare le forze di sinistra, democratiche e rivoluzionarie, furono spiati dall’Agenzia attraverso le macchine della Crypto AG. Loro, gli assassini, cifravano le loro comunicazioni «senza sapere che gli Stati Uniti stessero ascoltando».

Le macchine utilizzate da «Condortel», la rete di comunicazione dell’Operazione Condor, furono distribuite da Crypto AG in  accordo con la CIA e i governi repressivi coinvolti nell’operazione  Condor. Il progetto di spionaggio, secondo il The Washington Post e ZDF, fu conosciuto con il nome «Thesaurus» e poi come «Rubicon».

Il Post segnala che dal 1970 la CIA e l’Agenzia statunitense di Sicurezza Nazionale controllarono quasi tutti gli aspetti di Crypto AG, in collaborazione con BND. La maggioranza dei media che hanno commentato o semplicemente hanno riportato l’informazione, hanno esposto la tesi che la CIA venne a conoscenza dei crimini commessi dagli esecutori di Condor solo attraverso le citate operazioni di spionaggio.

Come «Thesaurus» o «Rubicon», c’è chi è andato più in là nella sua «ingenuità» e ha raccontato la storiella che  «alcuni ufficiali della CIA, “spaventati” dalle informazioni che ricevevano sugli orrori perpetrati dalle dittature militari avrebbero voluto denunciarli».

L’Agenzia conosceva o no l’operazione Condor? I piani di repressione precedenti dell’operazione Condor sorsero negli anni ’60, nella Scuole delle Americhe e nelle Conferenze degli Eserciti Americani, attraverso le quali gli USA patrocinavano azioni «preventive» nella regione, come parte delle operazioni d’intelligenza e di guerra psicologica e culturale, realizzate con la parola d’ordine «Mai più Cuba».

Documenti  declassificati della CIA, con data 23 giugno del 1976, pubblicati dal quotidiano uruguaiano La República il 29 luglio del 2007, rivelano che già  «all'inizio del 1974, ufficiali di sicurezza di Argentina, Cile, Uruguay, Paraguay e Bolivia si erano riuniti a Buenos Aires per preparare azioni coordinate contro i bersagli sovversivi».

Il rapporto Top Secret di The Nacional Intelligence Daily elaborato dal direttore della CIA solo per i capi d’alto livello dell’agenzia, aggiunge che  «da allora  (cancellatura) gli argentini hanno realizzato operazioni contro sovversivi assieme a cileni e uruguaiani».

Il documento, come sostiene l’investigatrice statunitense Patrice McSherry, prova che il coordinamento repressivo tra le dittature del Cono Sur cominciò nel 1973-1974, cioè prima che le operazioni extra territoriali fossero battezzate come Piano Condor in una riunione tenutasi in Cile nel 1975, e che la CIA era coinvolta nella pianificazione e nell’esecuzione delle azioni.

L’Operazione Condor fu un piano di intelligence progettato ecoordinato dalla CIA con i servizi segreti delle dittature militari latinoamericane per distruggere la sinistra; con Gladi e Fenix costituì in piena guerra fredda la strategia globale degli Stati Uniti per affrontare «l’avanzata del comunismo nel mondo».

Grazie agli archivi declassificati della CIA, si sa che l’ex capo dell’Intelligence cilena,  Manuel Contreras, fu invitato nel 1975 a Langley, al Quartiere Generale della CIA, dove restò per 15 giorni.  Dopo quella visita Contreras si riunì, il 25 novembre del 1975, con i leader dei servizi  dell’Intelligence militare di Argentina, Bolivia, Paraguay e Uruguay. Più tardi, il Brasile si aggiunse al gruppo.

Secondo gli «archivi del terrore» scoperti in Paraguay, l’Operazione Condor ha  lasciato il terribile  bilancio di più di 50 mila morti, più di 30 mila scomparsi e 400 mila prigionieri.

Gladio è stata una struttura segreta composta da militari e civili legata alla NATO e patrocinata dalla CIA che ha  operato in Europa dalla fine degli anni ’50 all'ottobre del 1990.

Con il pretesto di far fronte alla minaccia dell’occupazione della regione da parte dell’Armata Rossa in caso di una Terza Guerra Mondiale, gli eserciti segreti di Gladio in Europa, fondamentalmente in Italia, realizzarono molteplici azioni terroristiche e crimini mirati.

Nell’attentato per assassinare a Roma Bernardo Leighton, organizzato dal terrorista italiano Stefano Delle Chiaie, membro dell’Operazione Gladio, fu il terrorista d’origine cubana Orlando Bosch Ávila. Nel crimine di Barbados era coinvolto anche Luis Posada Carriles, che azionò la mitragliatrice ferendo gravemente Bernardo Leighton e sua moglie.

Fénix è stato un programma sotto coperta sviluppato nel 1967 dalla CIA in Vietnam che aveva il fine di «neutralizzare» l’infrastruttura del Vietcong assassinando civili sud vietnamiti sospettati di appoggiare i combattenti del nord e del Vietcong.

L’allora direttore della CIA, William Colby, ammise nel 1976 che le operazioni di Fénix uccisero ucciso più di 20.000 persone tra il 1967 e il 1972. Il massacro di My Lai fu solo una delle tante operazioni del programma Fénix.

Nell'Operazione Condor furono utilizzati i metodi e le tecniche di Fénix. L’ Agenzia Centrale d’Intelligenza degli Stati Uniti non venne a sapere del Piano Condor attraverso lo spionaggio:, ma lo pianificò, lo realizzò e partecipò alle azioni del macabro piano di sterminio. E' responsabile dei crimini di lesa umanità, crimini per i quali dovrebbe essere giudicata in un tribunale, ma gode d’immunità.

Ma non può sfuggire al giudizio della storia che già la giudica e la condanna. Ecco alcune delle azioni principali messe in atto dal Piano Condor:

- A Buenos Aires, il generale dell’esercito cileno Carlos Prats e sua moglie Sofía Cuthbert furono assassinati con una bomba attivata da una telecomando;

- Alti ufficiali dell’esercito uruguaiano viaggiarono in segreto verso  Porto Alegre, capitale dello Stato  Rio Grande do Sul, e sequestrarono una coppia di militanti dell’opposizione politica uruguaiana, Rodríguez Díaz e Lilian Celiberti, con i figli Camilo e Francesca di otto e tre anni;

- Orlando Letelier, ex ministro del governo di Salvador Allende, fu assassinato dall’esplosione di un’auto bomba a Washington. La sua assistente, Ronni Moffitt, cittadina USA, morì nell’esplosione;

- Sequestro e scomparsa  della coppia  Zaffaroni, in Argentina.

(Fonte: Ecured / Prensa Latina / GM – Granma Internacional)

 

El exsecretario de Estado de Estados Unidos Henry Kissinger y el dictador argentino Jorge Rafael Videla, responsables de la muerte de miles de personas. Foto: El Diario.es

 



GRANMA (CUBA) / INTERNI / SCIENZA, MEDICINA

Nuovi medicinali sviluppati e realizzati a Cuba

Il promettente portafoglio di progetti innovativi di BioCubaFarma conferma la potenzialità del gruppo d’imprese leader nella biotecnologia. Una dozzina di imprese che fanno parte del gruppo BioCubaFarma hanno grandi possibilità di ottenere il riconoscimento di imprese d’alta tecnologia. Con la sua entrata in vigore, il Decreto 2/2020, potrebbe attribuire il riconoscimento in virtù del patrimonio di conoscenza e dell'alto livello di competenza produttiva, per disporre di standard tecnologici e grande competenza delle risorse umane impiegate.

La massima priorità consiste nella ricerca e sviluppo di nuovi medicinali che agiscano in maniera differente da quelli già esistenti per la terapia di determinate malattie, andando ad ampliare le opzioni di trattamento e migliorando la qualità di vita dei pazienti.

Granma ha contattato il direttore del settore Scienza e Innovazione di BioCubaFarma, il dottore in Scienze Biologiche Rolando Pérez Rodríguez.

Quanti progetti innovatori d’investigazione e sviluppo con un effetto potenziale sulla salute si elaborano nelle istituzioni del Gruppo delle Imprese?

Nel campo della Biomedicina, l’ente segue attualmente 102 progetti; di questi, 75 sono nuovi, con brevetto cubano. Il 25% circa sono prodotti in sviluppo che hanno potenzialità di diventare unici nella loro classe. Sette sono in fase iniziale di prova clinica in aree terapeutiche associate alle cause principali di mortalità nel nostro paese.

Quali sono relazionati alla terapia del cancro?

Nell’area dell’Oncologia abbiamo il vaccino terapeutico HerberSavax del Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia (CIGB), in saggi clinici alla fase II dei tumori delle ovaie e epatocarcinoma. Questo prodotto ha un effetto anti angio-genico, ossia  riduce la formazione di vasi sanguigni nel tumore e quindi la somministrazione di nutrienti e d’ossigeno, e questo conduce all’inibizione della crescita. I risultati preliminari dei test clinici di fase I, per valutare la sicurezza del farmaco, hanno mostrato l’evidenza della riduzione del volume tumorale in alcuni pazienti, cosa molto promettente. Inoltre, sta cominciando l’inclusione di pazienti in un test clinico fase I con un biofarmaco immuno modulatore creato nel Centro d’Immunologia Molecolare (CIM), in pazienti con tumori solidi. Questo biofarmaco è una proteina ricombinante, ingegnerizzata a partire dalla interleucina 2 (il2), un fattore di crescita dei linfociti t, un tipo di globuli bianchi del sangue legati al controllo della risposta immunitaria dell’organismo. Questo prodotto fa parte del campo dell’immunoterapia del cancro, un tema attualmente di intensa investigazione. Abbiamo altri cinque prodotti in sviluppo in tappe iniziali di prove cliniche; due sono vaccinazioni terapeutiche, due peptidi antitumorali e un anticorpo monoclonale.

Esistono  nuovi prodotti in sviluppo per il trattamento delle malattie cardio vascolari e cerebrovascolari?

Una combinazione terapeutica denominata CIGB845, un peptide più una proteina ricombinante, si sta valutando in un saggio clinico in fase II / IIII in pazienti con infarto cerebrale non emorragico. Questo prodotto ha un effetto neuroprotettore che riduce l’area infartuata dopo l’evento ischemico ( la mancanza d’irrigazione sanguigna) com’è stato dimostrato in modelli animali. Il saggio clinico fase I/II ha apportato le prime prove di una diminuzione della mortalità dei pazienti e delle sequele che conducono a invalidità in quelli che sopravvivono, dati che se si confermano nell’investigazione clinica in corso devono apportare la prova di concetto sperata. Il prodotto in sviluppo, denominato cigb500, è un peptide con una potente attività cardio-protettrice, com’è stato evidenziato in differenti modelli animali. Il test clinico fase I ha dimostrato la sicurezza del farmaco. Attualmente è in corso un saggio clinico fase II in pazienti con infarto acuto del miocardio, i cui risultati saranno pronti nel secondo semestre dell’anno.

La demenza è uno dei problema di salute associati all’invecchiamento della popolazione cubana. Quali nuovi prodotti s’investigano per questo?

L’eritropoietina è un fattore di crescita dei globuli rossi e la sua produzione a scala industriale come proteina ricombinante ha permesso il suo uso farmacologico in pazienti con insufficienza renale. Oggi sappiamo che questo farmaco agisce anche in differenti cellule del cervello. Il CIM, in collaborazione con il Centro delle Investigazioni e lo Sviluppo dei medicinali (Cidem), ha sviluppato una nuova formula di eritropoietina umana ricombinante (NeuroEpo) con caratteristiche simili a quella che si produce nel cervello umano e che viene applicata ai pazienti per via nasale.

Ha mostrato un effetto neuro-protettore in differenti disordini cerebrali in modelli animali e in questo momento sono in atto test clinici fase II indifferenti malattie del sistema nervoso, tra le quali  l’ataxia spinocerebellosa, malattia di Parkinson e malattia di Alzheimer. Il saggio clinico della NeuroEpo in Alzheimer ha già terminato l’inclusione dei pazienti nel 2019 e deve concludere la valutazione nel secondo semestre dell’anno. Altri nuovi prodotti  hanno mostrato effetti terapeutici in modelli sperimentali dello stesso Alzheimer, come sono i casi del  già citato cigb845; il Cidem164, una molecola ottenuta per sintesi chimica che agisce su molteplici bersagli terapeutici nel cervello, frutto della collaborazione con la facoltà di Chimica dell’Università de L’Avana , e il Amylovis, molecola ottenuta per sintesi chimica nel Centro di Neuroscienze di Cuba (CNEURO), che inibisce la formazione di placche di beta-amiloide. Come ha precisato il dottor  Rolando Pérez Rodríguez, si lavora inoltre allo sviluppo di nuovi farmaci  destinati alla terapia  delle malattie auto immuni. Un esempio è il peptide  immuno-modulatore cigb814, che si trova in fase di saggio clinico II per il trattamento dei pazienti con l’ artrite reumatoide, una malattia che genera un alto grado d’invalidità. A differenza di altri medicinali utilizzati contro la riferita malattia, questo biofarmaco non ha attività immuno-deprimenti, né  antinfiammatorie dirette, ma ristruttura il controllo della risposta immune agli antigeni propria (tolleranza naturale) e mediante l’espansione di cellule e regolatori. In relazione al tema dei nuovi vaccini preventivi l’Investigatore titolare e membro di merito dell’Accademia di Scienze di Cuba, ha indicato che l’Istituto Finlay lavora alla creazione di un vaccino contro gli pneumococchi. È termnato di recente un saggio clinico in fase III in bambini dell’età prescolare, in provincia de Cienfuegos, con risultati soddisfacenti e si deve sollecitare la registrazione all’agenzia regolatrice cubana, il Centro per il Controllo Statale dei Medicinali, gli strumenti e i dispositivi medici (Cecmed). Prossimamente è previsto l’inizio del saggio clinico in Fase II nei lattanti, nella provincia di Santiago di Cuba.

Precisazioni:

• BioCubaFarma, fondata nel 2012, è formata da 32 imprese con 65 Unità imprenditrici di Base e 80 linee di produzione. Ha come associate 21 unità di scienza e tecnica.

• Il suo capitale umano è formato da circa 20.000 lavoratori con un’età media di 42 anni. Fanno parte di questa forza lavoro 17.000 professionisti, tecnici e operatori, oltre a 1.265 Master e 278 Dottori in Scienze.

• Tra i risultati del 2019 spicca il compimento del piano d’esportazione, con il commercio di circa 300 prodotti in 43 paesi.

• L’anno scorso il piano di produzione mercantile è stato realizzato al 107,3%, e sono stati consegnati al sistema nazionale di salute 887 prodotti, dei quali 357 sono medicinali. Questa cifra rappresenta il 57% del quadro di base del paese.

Orfilio Peláez e GM per Granma Internacional, 27 febbraio 2020

 

 

Nel 2019, BioCubaFarma ha fornito al sistema nazionale di salute 887 prodotti, dei quali 357 sono medicinali. Photo: BioCubaFarma

 



GRANMA (CUBA) / ESTERI / URUGUAY

L’Uruguay si ritira da Unasur e ritorna nel Trattato guerrafondaio TIAR

Il nuovo Governo dell’Uruguay ha annunciato il suo ritiro dall’Unione delle Nazioni Sudamericane (Unasur) e il ritorno al guerrafondaio Trattato Interamericano di Assistenza Reciproca (TIAR).

L’abbandono dell’Uruguay dell'UNASUR è stato comunicato con un dispaccio indirizzato al cancelliere dell’Ecuador, José Valencia, depositario del Trattato della Unasur. L’esecutivo uruguaiano esprime come motivazione «il carattere politico ideologico dell’alleanza».

Prima che Luis Lacalle Pou assumesse l’incarico come presidente, l’Uruguay aveva deciso di ritrarsi dal Tiar, ma nonostante ciò, al suo arrivo ha cambiato la politica estera e il nuovo governo ha promesso politiche ostili contro paesi come Nicaragua, Cuba e Venezuela.

Per questo motivo, Lacalle Pou ha chiesto in una lettera inviata al segretario generale dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA), Luis Almagro, di fermare la procedura di sganciamento dal Tiar iniziato nel settembre scorso.

Il Governo di destra dell’Uruguay ha precisato che questa misura riflette «gli assi portanti della nuova gestione» che cerca di rinforzare la OSA come luogo prioritario dove risolvere i conflitti e i problemi della regione dell’America Latina in allineamento con la politica regionale mantenuta dal governo degli Stati Uniti e in subordinazione ad essa.

È stato altresì annunciato che il prossimo 20 marzo nell’Assemblea Generale dell’organizzazione, l'Uruguay appoggerà la rielezione di Luis Almagro, il lacchè degli yankee alla guida del “ministero delle colonie”, come Raúl Roa, cancelliere, chiamava la OSA.

GM per Granma Internacional, 12 marzo 2020

 

 



GRANMA (CUBA) / ESTERI / ECUADOR

Gli indigeni in Ecuador accusano la OSA di instabilità e aggressioni

La Confederazione delle Nazionalità Indigene dell’Ecuador (Conaie), ha denunciato il 9 marzo il Segretario Generale degli Stati Americani (OSA), Luis Almagro, di non proteggere, promuovere e attuare i diritti dei popoli indigeni, così come i settori della società a maggior rischio del continente.

"Vediamo con grande preoccupazione che la OSA nel periodo di gestione dell’attuale segretario si allontana dai principi fondamentali della Carta dell’Organizzazione, e invece di promuovere la pace, la solidarietà e l’integrazione tra le nazioni, ha costituito il fattore di maggior instabilità, divisione e conflitto nel continente, mettendo in atto le sue azioni violando i diritti umani in misura molto preoccupante", è scritto nel comunicato diffuso attraverso la pagina web ufficiale.

La CONAIE ha fatto riferimento all’azione di divisione della OSA con interessi unicamente geopolitici contro i popoli che ha causato il deterioramento delle relazioni con gli Stati.

La Confederazione ha assicurato che è responsabilità e mandato della OSA assicurare strategie di difesa a tutti i livelli per lottare contro la disuguaglianza, la povertà, l’esclusione e il razzismo, e ha aggiunto che  «dovrebbe favorire l’applicazione dei diritti dei popoli indigeni nel continente implementando in maniera efficace la Dichiarazione Americana sui Diritti dei Popoli Indigeni e i meccanismi di protezione dei diritti umani in generale, e in particolare dei popoli indigeni, attraverso la Commissione Interamericana e la sua Relazione Speciale dei Popoli Indigeni e della Corte Interamericana dei Diritti Umani».

Inoltre, ha informato che di fronte dell’elezione di una nuova segreteria generale, il 20 marzo, la Confederazione considera la proposta della ex cancelliere dell’Ecuador, María Fernanda Espinosa, che ha considerato come prioritaria la situazione dei popoli indigeni proponendo azioni concrete, e che questo deve diventare un impegno permanente come politica dell'organismo.

«Sosteniamo la decisione degli Stati che hanno proposto la candidatura a Segretaria generale della OSA la Sra. María Fernanda Espinosa, come alternativa per l’integrazione regionale.

Abbiamo la certezza che con la sua elezione, l’agenda dei popoli indigeni sarà un tema prioritario nella OSA, a beneficio dei nostri popoli che, storicamente, siamo solo relegati

Telesur e GM per Granma Internacional, 10 marzo 2020

 

 



GRANMA (CUBA) / INTERNO / INDUSTRIA FARMACEUTICA

Biocubafarma garantirà la produzione di 22 medicinali per il trattamento del Covid-19

Il Presidente di Biocubafarma, Dottor Eduardo Martínez Díaz, insieme con altri funzionari dell’impresa, ha illustrato in una conferenza stampa il piano cubano per la Prevenzione e il Controllo del nuovo coronavirus SARS Covid-19 e ha spiegato la strategia che garantirà la produzione dei 22 medicinali previsti nel protocollo per il trattamento della malattia.

Martínez Díaz ha informato che il gruppo Biocubafarma sta studiando l’esperienza della Cina attraverso l'analisi dei lavori pubblicati da un’associazione farmaceutica del paese asiatico che ha diffuso una guida per il trattamento del coronavirus.

«Il primo medicinale che si raccomanda nella guida è l’Interferone, un prodotto realizzato e fabbricato qui a Cuba e in un’impresa mista cubano-cinese nella provincia di Jilin. Siamo in grado di produrlo in quantità adeguata per somministrarlo al sistema di salute nostro interno e anche a livello internazionale», ha precisato il Martinez.

Eulogio Pimentel Vázquez, direttore generale del Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia, ha dichiarato che già attualmente si di dispone di Interferone pronto per i casi che, si stima, potrebbero manifestarsi a Cuba in un periodo di tre-sei mesi. Quindi ha detto che «a magazzino e in imminente produzione abbiamo la quantità equivalente a quella necessaria per trattare il totale dei casi contagiati  in Cina». Pimentel ha assicurato che il Centro ha la capacità non solo di rispondere alla possibile crescita della domanda di Cuba, ma anche di soddisfare le 15  richieste ricevute da altri paesi.

Marta Ayala Ávila, vicedirettrice del Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia, ha spiegato che gli interferoni sono molecole che prodotte dall'organismo quando sollecitato dagli attacchi virali e sono la prima risposta organica del sistema immunitario per combattere i virus.

Nei focolai precedenti di coronavirus, il SARS nel 2002 e il MERS nel 2012, si utilizzarono gli interferoni per l’assistenza e il trattamento delle persone contagiate. Studi pubblicati successivamente dimostrano che questi virus, invece d’indurre la creazione d’interferoni nell’organismo, ne diminuiscono la produzione, e per questo il medicinale è efficace nel trattamento del  Covid-19.

Marta ha detto che stando alle informazioni ricevute dall'esperienza in Cina, il prodotto è stato usato anche per le persone vulnerabili e per l’assistenza medica preventiva, così come nei malati in forma di nebulizzazione, perchè è una via rapida per giungere ai polmoni e agire nelle tappe precoci dell’infezione.

Walkiria Juanes Sánchez e Yaditza del Sol González, GM per Granma Internacional, 13 marzo 2020

 


 



GRANMA (CUBA) / ESTERI / ELEZIONI USA

Elezioni negli Stati Uniti: il vizio è nel midollo

Nello scenario elettorale per la scelta del candidato presidenziale democratico si delinea un vincitore: l’ex vice presidente Joe Biden. Ha vinto in quattro dei sei stati dove hanno avuto luogo le elezioni primarie, prospettando un duro colpo alle aspirazioni del senatore Bernie Sanders.

Biden si è imposto in Michigan, uno stato che apporta 125 delegati, nel quale Sanders aveva sconfitto nel 2016 la sua rivale pro tempore Hillary Clinton.

Secondo un conteggio preliminare dell’agenzia AP, questo "Grande Martedì" ha dato a Biden almeno 153 nuovi delegati: 53 in Michigan, 40 nel Missouri, 29 nel Mississippi, cinque in Dakota del Nord, 17 a Washington e nove in Idaho. Sanders ne avrebbe ottenuti 89: 35 in Michigan, 23 in Missouri, due in Mississippi, sette in Idaho, cinque in Dakota del Nord e 17 a Washington.

Il Michigan sarà un territorio di dura disputa tra Biden, se finalmente risulterà il candidato democratico, e Donald Trump nelle elezioni presidenziali di novembre, dato che l’attuale inquilino della Casa Bianca cercherà di ripetere la vittoria ottenuta nel 2016 sulla Clinton in questo stato.

Il pre-candidato Biden ha fatto un richiamo all’unità del partito per vincere contro Trump, aggiungendo «Voglio ringraziare Bernie Sanders e la sua campagna per la sua energia instancabile e la sua passione. Abbiamo un obiettivo in comune. E insieme batteremo Donald Trump».

La prossima giornata delle primarie sarà il 17 marzo, quando si voterà in Florida, Arizona, Illinois e Ohio.

Il denaro corre in quantità dalla cupola che governa gli USA, distribuito tra democratici e repubblicani, che in realtà alla fine sono un solo partito: quello dei super ricchi, famosi e potenti.

I candidati presidenziali negli USA devono avere i requisiti per resistere a una concorrenza in cui vale tutto: colpi bassi e subdoli, attacchi personali, razziali, di genere, menzogne, bassezze, inganno e imbroglio. Si rimesta senza nessuna etica nella vita privata dei candidati, e lo scandalo sessuale per eliminare un rivale è un fatto abituale che ha una lunga storia nella politica statunitense.

Lo staff di Trump mantiene, in attesa delle elezioni di novembre, la costruzione dell’immagine di un «uomo del popolo» che è arrivato alla Casa Bianca per affrontare il sistema politico, mentre  Biden è un prestanome dell' «establishment di Washington DC», una linea che diede ottimi risultati contro Hillary Clinton.

Essenziale è il denaro di cui ogni candidato dispone. Quanto costa essere presidente negli Stati Uniti? Molto. Per esempio, le elezioni presidenziali del 2008 costarono circa 5 miliardi di dollari, secondo quanto dichiarato dal Centro della Politica Responsabile (CRP).

Queste sono quel tipo di elezioni di cui José Martí diceva, già nel 1881, che «I Politicanti dispregiano e avvelenano tutte le bandiere e le idee, sono criminali pubblici, calunniatori patentati».

Chi sarà il prossimo presidente? Quello che riuscirà a raccogliere più denaro, che calunnierà meglio il suo rivale, quelllo che conviene al partito dei super ricchi, famosi e potenti.

Questo sarà il prossimo Presidente degli Stati Uniti.

Nel frattempo, tutti sembrano d’accordo nel dire in anticipo "Bye bye, Bernie!" a un Sanders che però non ha ancora abbandonato la sua battaglia.

Raúl Antonio Capote, GM per Granma Internacional

 

Milioni di statunitensi vivono in estrema povertà, mentre i politici sperperano milioni nelle elezioni. Photo: Internet