L'America Latina in lotta vota per il progresso

29 ottobre 2019

 

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Il nostro continente continua ad essere teatro delle più importanti lotte del mondo contemporaneo contro il neoliberismo e per la costruzione di alternative al modello adottato dal capitalismo in questo periodo storico. Con la spettacolare sconfitta di Macri, il respiro del recupero neoliberista si rivela essere corto. Evo resiste all'offensiva della destra nonostante la perdita di appoggio.

In Uruguay il Frente Amplio resta la più grande forza politica, anche se dovrà ancora sostenere una pesante sfida al secondo turno a causa della perdita di sostegno e lunga lista dei candidati della destra. In Colombia, le elezioni municipali rappresentano una pesante sconfitta per l'attuale presidente, Iván Duque, rappresentante dell'uribismo, e si rafforzano i candidati del settore popolare collegati al nuovo leader della sinistra Gustavo Petro.

L'Argentina conferma le debolezze del neoliberismo: la destra non ha alternativa, non ha imparato nulla dal tramonto del suo modello, ha equivocato sul successo dei governi anti-neoliberisti, è tornata con la sua politica di aggiustamento fiscale e ha rivelato la sua incapacità non solo a riprendere la crescita economica e la lotta contro la disoccupazione, ma anche a conquistare una base di sostegno popolare per garantire stabilità politica.

Nonostante la ricomposizione della destra, Evo ha fatto affidamento sulla sua base popolare del movimento indigeno per resistere e vincere un nuovo mandato elettorale, importante non solo per continuare la straordinaria ripresa economica e le conquiste sociali ed etniche della Bolivia, ma anche per ricomporre le forze di sostegno politico.

In Colombia il governo neoliberista paga il prezzo dell'usura di quel modello, così come della politica repressiva e autoritaria dell'uribismo ripresa dall'attuale presidente. Il governo è sconfitto su tutti i fronti, da Bogotá a Medellín, e proietta la sconfitta sulle prossime elezioni presidenziali.

L'America Latina non solo vota a sinistra, lotta a sinistra, smantella il modello neoliberista nel suo asse fondamentale, il Cile, e distrugge la possibilità di Moreno di ripristinare il neoliberismo in Ecuador. Le esplosioni popolari sono state la risposta alle misure di aggiustamento fiscale che hanno portato alla ritrattazione di Piñera e Moreno, rivelando che il loro modello è antipopolare e che il popolo si è reso conto e non accetta la continuità delle loro misure liberiste. Quei governi sono finiti. In Ecuador viene disegnato un ritorno di governi legati a Rafael Correa. La sinistra e soprattutto il Frente Amplio in Cile, dove la destra tradizionale guidava i sondaggi, hanno una nuova e grande opportunità di tornare a polarizzarsi contro il governo di Piñera.

Il primo decennio del 21° secolo in America Latina è stato chiaramente di sinistra, con il ruolo principale dei governi anti-neoliberisti e dei loro leader - Hugo Chávez, Lula, Néstor e Cristina Kirchner, Pepe Mujica, Evo Morales, Rafael Correa - come principali leader di sinistra del mondo. La controffensiva conservatrice si è fatta spazio nella seconda decade del nuovo secolo, con le vittorie di Macri e Bolsonaro, la svolta del governo Moreno, l'isolamento internazionale del governo Maduro, nel quadro dell'elezione di Trump e della vittoria della Brexit.

Quell'offensiva ha poi rivelato i suoi punti deboli, a partire da Trump stesso e la Brexit, per la fine del governo Salvini in Italia, della sconfitta di Netanyahu in Israele, con la conferma della bella vittoria di Alberto Fernández e Cristina Kirchner, quella di Evo Morales e con le fantastiche mobilitazioni in Ecuador e Cile. La Cina si conferma come la grande potenza del 21° secolo e i BRICS come progetto di costruzione di un mondo bipolare, alternativa al declino dell'egemonia imperialista americana. Il terzo decennio promette di essere la ripresa della sinistra e il declino della destra in America Latina.

 

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Emir Sader  (sociologo e politologo brasiliano, coordinatore del Public Policy Laboratory dell'Università Statale di Rio de Janeiro UERJ).

da alainet, 27 ottobre 2019

 

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Nicolás Maduro‏Account verificato @NicolasMaduro   27 ott 2019

 

Felicitazioni all’eroico popolo argentino! In un esercizio storico di democrazia ha sconfitto il neoliberismo del FMI. La travolgente vittoria di  Alberto Fernandez e Cristina Kirchner apre un orizzonte di speranza verso il futuro migliore per l’Argentina. Un Abrazo Alberto y Cristina!

 

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Traduzione di Luigi MC. Per CIVG/ Progetto “PatriaGrande/America Latina”