CIVG INFORMA n°13

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A seguire, gli ultimi articoli caricati sul sito.

 

La Serbia rifiuta le imposizioni della UE

circa il Kosovo e cambia rotta

Dopo una lunga seduta del Parlamento il governo di Belgrado, il 2 aprile, ha dichiarato di "non poter accettare le soluzioni proposte perché non garantiscono la sicurezza e i diritti umani dei serbi del Kosovo". Quattordici anni dopo la vittoria della coalizione militare più potente della storia, la NATO, aveva cercato attraverso l’Unione Europea di imporre alla Serbia, una nuova Rambouillet, un’ennesima capitolazione: la rinuncia definitiva di una parte del suo territorio, la regione del Kosovo, il cuore della sua storia e identità nazionale e spirituale. Dopo la “guerra umanitaria” del 1999, dopo la creazione dello stato fantoccio di “Kosova”, guidato dai terroristi dell’UCK, dopo l’installazione per 99 anni, della più grande base militare USA dai tempi del Vietnam: Camp Bondsteel in Kosovo, l’UE aveva posto l’ingiunzione dell’accettazione dello status quo del narcostato Kosovo albanese ( di fatto un protettorato NATO), come precondizione per entrare…in Europa. L'accettazione che tutte le comunità serbe e non albanesi ( le enclavi)  del Kosovo, accettassero l'autorità istituzionale del governo di Pristina; proposta serba di negoziare una forma di autonomia per tali comuni è stata respinta, chiedendo al contrario lo smantellamento completo di tutte le "strutture parallele" nel nord del Kosovo, che in qualche modo hanno permesso finora di proteggere e salvaguardare gli abitanti dalla pulizia etnica applicata nelle altre aree….LEGGI TUTTO…

 

Ecco i nomi dei 10 manager

italiani più ricchi

 Si arricchiscono con la crisi, guadagnano 100 volte più dei deputati, ma nessuno ne parla

E' una casta di cui pochi o nessuno osa parlare: incassano milioni di euro al mese per gestire quelle banche, quelle assicurazioni e quei consigli di amministrazione che hanno, con le loro scelte e le loro strategie speculative, condotto il nostro paese verso il baratro della crisi economica e finanziaria. In tanti dicono che sono amministratori di società private e quindi liberi di fare le loro scelte e fissare i loro lauti stipendi: peccato però che in Italia la commistione tra pubblico e privato ha causato per decenni e continua a causare solo costi per molti e guadagni per pochi. Questi sono i personaggi che si spacciano liberali e liberisti quando si tratta di pagare tasse e imposte, ma poi fanno i socialisti e invocano l'intervento pubblico quando c'è da incassare il denaro pubblico per risanare i conti e le imprese da loro malgestite, dopo averne saccheggiato le casse, dirottando fiumi di denaro verso i paradisi fiscali…LEGGI TUTTO…

 

Anno 2013: la “partita” strategica per la

ricolonizzazione del Vicino Oriente ha inizio

Il 22 marzo 2013 il premier libanese Naijb Mikati, un tecnocrate sunnita che ricopriva tale incarico dal gennaio 2011, alla guida formale di una coalizione politica che includeva anche le principali formazioni politiche espressione della resistenza nazionale (la Corrente cristiano-patriottica “aounista” e lo sciita Hezbollah), rassegnò le dimissioni a seguito di una crisi politica contraddistinta da rilevanti fattori, dei quali i principali erano: i perduranti dissidi tra i sostenitori della riforma della legge elettorale su base proporzionale e nazionale, e le forze filo-occidentali e filo-saudite che, sostenute ed incoraggiate dagli Usa, si opponevano a tale iniziativa; una simile modifica della normativa per il voto infatti, attribuirebbe la vittoria parlamentare alla coalizione della resistenza («8 Marzo»), maggioritaria nel Paese ma territorialmente radicata in determinate aree del Libano, quali il Sud sciita, la Valle della Bekaa e i quartieri cristiani e sciiti di Beirut fedeli al partito del generale Aoun, ad Amal e ad Hezbollah; la legge elettorale in vigore nel marzo 2013, maggioritaria e strutturata sul principio della salvaguardia del confessionalismo, non garantiva la piena attuazione del principio del suffragio universale (una testa/un voto), in quanto favoriva l'accesso ad un numero di seggi sproporzionatamente elevato ai candidati sunniti della coalizione filo-Usa e filo-saudita «14 Marzo», egemonizzata dal clan Hariri e supportata dai falangisti cristiano-maroniti, minoritaria nel Paese ma dominante nei collegi elettorali del Nord e dei quartieri benestanti di Beirut e Sidone; nell'ottica dello scenario sopra descritto, le elezioni, previste per il giugno 2013, avrebbero potuto essere rinviate addirittura al 2015; …LEGGI TUTTO…

 

Erano tossici i cavolfiori che abbiamo mangiato a Natale

Livelli elevatissimi di stagno, ferro, zinco e PCB. La causa? Più che i roghi tossici, va puntato il dito contro i traffici di rifiuti tossici degli ultimi decenni. Anche la analisi confermano quello che si temeva: i cavolfiori colorati delle campagne di Caivano sono tossici e fanno male alla salute. Le ha fatte eseguire l'associazione "Voce per tutti" dopo il sequestro dell'area. I dati vengono ufficializzati in un'intervista a Parallelo41 da Mauro Pagnano, il fotografo che ha scattato quelle immagini che hanno fatto il giro del mondo. Nel cavolo rinsecchito che vedete nella foto c'erano livelli elevatissimi di metalli pesanti: stagno (208,50 mg/kg mentre il limite è di 0,20 mg/kg), ferro (53,1 mg/kg mentre il limite è di 0,20 mg/kg) e zinco (36,24 invece di 0,20). Addirittura 700 volte superiori al limite massimo i dati relativi ai policlorobifenili, analisi fatta dalle forze dell’ordine. Ma valori ben più alti sono stati registrati nel terreno: zinco 989 mg/kg, ferro 25272 mg/kg. Pagnano racconta che quando hanno portato i campioni nei laboratori non hanno potuto avere subito i risultati: "Le strumentazioni a disposizione non erano tarate per quei valori e sono impazzite. I tecnici hanno dovuto resettare le macchine e fare nuove analisi. Gli strumenti non erano abituati a registrare livelli così alti”. Le associazioni di cittadini puntano il dito soprattutto contro i roghi tossici, che negli ultimi mesi sono diventati il vero allarme ambientale delle province di Napoli e Caserta. Possibile. Ma appare più plausibile che livelli così alti di sostanze tossiche nei terreni siano dovuti agli scarichi tossici delle aziende: rifiuti seppelliti nei terreni o sversati, sotto forma di liquami, nei canali di scolo e nelle falde…LEGGI TUTTO…

 

Imponente manifestazione nasserista a Sada

Saida è la capitale del sud del Libano. Da qualche tempo vengono organizzate tutta una serie di provocazioni fasciste dallo sceicco mercenario del Qatar Ahmad Al Assir che partecipa alla  criminale guerra contro la Siria. Ma Saida è la capitale della Organizzazione Popolare Nasserista, una combattiva organizzazione di sinistra alleata di  Hezbollah organizzazione e membro del glorioso Fronte di Resistenza. L'OPN ha organizzato una grande manifestazione in onore del suo leader martire, Saad Marouf assassinato 38 anni fa. Il segretario generale dell’ OPN Osama Fuad ha detto che Saida sarà sempre la capitale dell’arabismo, della resistenza, della democrazia e del progressismo.È convenuta molta più gente, per lo più sunniti musulmani, che altre volte, per affermare il rifiuto delle azioni provocatorie dei tafkististi e dei criminali…LEGGI TUTTO…

 

Strage di Viareggio: Report 25 marzo, udienza preliminare

disastro ferroviario 29 giugno 2009

All’interno dell’aula, presenti circa 80 parti offese, soprattutto familiari e rappresentanti di Associazioni che intendono costituirsi parte civile. Inoltre, presenti assessori in rappresentanza dei Comuni della Versilia e di Lucca, nessuna rappresentanza del Comune di Viareggio.
Nessuno dei 32 imputati presente, solo i loro avvocati.
L’inizio dell’udienza, previsto per le ore 9.30, ha inizio dopo quasi due ore e trenta di
attesa, alle 11.50 circa.
Il giudice A. Dal Torrione procede con l’appello, prima degli avvocati, poi delle parti offese.
Dopodiché chiede se ci siano contestazioni o problematiche rispetto alle notifiche.
Sollevano obiezione i legali di Trenitalia, Fs Logistica, RFI e Pacchioni (Cima Riparazioni) come persona fisica, ma specifica che, anche se l’azienda Cima ha ricevuto la notifica, il fatto che il referente Pacchioni non l’abbia ricevuta, travolge in questa “posizione” anche la Cima impresa.
Tutte e quattro le società chiedono la “nullità del rinvio a giudizio ex art. 415 bis del c.c.p.”. In sostanza chiedono l’annullamento del procedimento che deve ricominciare con l’invio e il ricevimento da parte dei 4 dell’avviso chiusura indagini (art. 415 bis) che dovevano aver ricevuto a giugno 2012…LEGGI TUTTO…

 

Accuse di terrorismo contro i servizi segreti tedeschi

Testimonianza-choc al processo in Lussemburgo contro i "Dinamitardi": un ufficiale dell´esercito tedesco avrebbe organizzato attentati per conto della NATO di Peter Wolter, Lussemburgo   La procura lussemburghese impiega ulteriori funzionari di polizia per indagare sulla testimonianza dello storico di Duisburg Andreas Kramer che dichiara che suo padre (deceduto nel 2012) organizzò tra il 1984 e il 1986 diciotto attentati dinamitardi in Lussemburgo.  Mercoledì e giovedì scorsi Kramer, durante il processo ai "dinamitardi", ha dichiarato sotto giuramento che l´ex-comandante del´Esercito Federale lavorò per i servizi segreti tedeschi guidando la struttura clandestina della NATO "stay-behind", presunta responsabile, fra l´altro, degli attentati del 1980 alla Oktoberfest di Monaco e alla stazione di Bologna. Secondo quanto afferma Kramer, negli attentati in Lussemburgo erano coinvolti non solo i servizi segreti locali, ma anche quelli tedeschi e il britannico MI 6. Fino al 1986 la NATO ha seguito, attraverso le sue strutture segrete, la strategia di realizzare attentati terroristici di cui poter incolpare gruppi di sinistra per poter giustificare una svolta politica a destra. Negli anni '90 commissioni parlamentari in Italia e in Belgio hanno provato la partecipazione della NATO a questo tipo di attentati, mentre i media tedeschi ne hanno parlato a malapena…LEGGI TUTTO…

 

I GORANCI/GORANI del Kosovo Metohija: chi sono

 I Gorani sono una comunità slava musulmana che proviene e risiedeva principalmente nella zona montuosa del Kosovo e più a sud nel comune di Dragas (regione Prizren), dove costituiva tra il 30/ 40% della popolazione locale. I Gorani vivevano anche in tre villaggi al confine con l'ex Repubblica Yugoslava di Macedonia e in nove villaggi al confine con l'Albania.
La comunità proviene e prende il nome dalla zona di Gora, che è una parola slava che significa montagna; la regione di Gora comprende i comuni di  Dragas in Kosovo, il comune di Shishtavec in Albania e la zona intorno le montagne Šar in Macedonia; sono di religione musulmana e hanno una cultura popolare ricca e varia, nell’ultimo censimento della Jugoslavia, si dichiararono  musulmani per nazionalità. I Gorani sono serbi che si sono convertiti all'Islam in epoca ottomana; tuttavia questo popolo non nega le proprie radici serbe, tranne una esigua minoranza che si definisce con radici bosniache. Il nome dei Gorani a seconda delle traduzioni, (in cirillico: Горанци), o Goranci- "Goranski" (cirillico: Горански), significa abitanti delle montagne; un'altra definizione di questo popolo è "Našinci" che letteralmente significa "la nostra gente".  Essi sono anche noti tra gli albanesi confinanti, con nomi diversi, "Torbeshë" e "Poturë". Parlano  una lingua slava, un dialetto che è vicino alla lingua macedone, il dialetto Gora, che è chiamato da molti Gorani anche come "Našinski"( la nostra lingua); è 'considerato da molti come una via di mezzo  tra il  dialetto macedone ed il serbo ed è spesso chiamato dialetto Torlak. Pur rimanendo una lingua a base slava, ci sono numerose parole  prese dalle altre lingue, e il dialetto è stato fortemente influenzato dal turco, arabo, bulgaro e albanese…LEGGI TUTTO…