L'imponente progetto delle nuove Vie della Seta: l'Algeria sigla un memorandum d'intesa con la Cina

9 giugno 2019

 

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L'Algeria ha appena firmato un memorandum d'intesa di cooperazione con la Repubblica popolare cinese nel quadro dell'iniziativa "La cintura economica della via della seta e la via della seta del XXI secolo".

Si tratta di un'iniziativa cinese che aggiorna, con ambizioni più ampie, le antiche strade della Via della Seta. Con la sua adesione a questo progetto, l'Algeria apre nuove prospettive per il suo commercio e potrà ambire a una sua espansione in nuovi mercati.

 

Mille miliardi di dollari per quasi un migliaio di progetti saranno investiti dalla Cina per realizzare e lanciare le nuove Vie della Seta. Sei anni fa il progetto è stato annunciato e ha fatto rabbrividire sin da subito le potenze occidentali, le quali lo continuano a considerare una «minaccia reale».

Con i grandi progetti nelle infrastrutture e negli incroci commerciali, con la «One Belt One Road» Pechino intende costruire nuovi porti, migliaia di chilometri di ferrovie, strade e oleodotti che collegheranno Asia, Europa, Africa e persino i paesi dell'America Latina. Non sarà la stessa identica rotta che Marco Polo intraprese 1000 anni fa, ma consiste in ogni caso in una moltitudine di connessioni marittime e terrestri, accompagnate da sei corridoi economici che faciliteranno il commercio verso e dalla Cina.

L'ambizioso progetto cinese vuole altresì realizzare un collegamento stradale e ferroviario lungo diecimila chilometri tra la Cina occidentale e l'Europa, nonché mettere in atto investimenti in dozzine di porti in tutto il mondo. Il monumentale progetto include anche nuove vie passanti dall'Artico. Nel mondo settantadue Paesi hanno accolto il vasto programma di investimenti della Cina, come l'Italia in Europa.

Lanciate nel 2013 dal presidente cinese Xi Jinping, le nuove Vie della Seta hanno quindi l'ambizione di creare una propulsiva dinamica economica su scala globale.

In tale quadro, soprattutto in previsione di una crescita dei consumi energetici verso il 2030, il progetto di Pechino potrebbe aprire importanti opportunità per un Paese come l'Algeria esportatore di idrocarburi e che registra nel suo mercato tradizionale, l'Europa, alcune complicazioni dovute alla concorrenza.

Dal lancio del progetto a oggi, la Cina ha già speso venticinque miliardi di dollari.

 

da El Watan - Traduzione di Andrea C. per CIVG.