Kosovo Metohija: Per il diritto a un futuro. I serbi devono riavere le loro case

27 marzo 2018

La casa di Zoran Jovanovic a Livadice



La proprietà immobiliare dei serbi in Kosovo e Metohija è diventata un affare redditizio per molti albanesi che, con falsi testimoni, cambiano i dati nel catasto e, così facendo, si sono appropriati delle proprietà serbe in tutti questi anni. L’appropriazione indebita è stata massiccia e il danno inflitto ai serbi è misurato in miliardi di euro.

Nel comune di Podujevo tutte le case serbe sono state distrutte. I resti di muri a Livadice ricordano che i serbi vivevano in quel villaggio. Nel cortile di Zoran Jovanovic ci sono i resti della sua casa demolita, e il suo cortile è stato occupato dal suo vicino albanese. Nelle vicinanze di Jovanovic c'erano le case delle famiglie Krpic, Tamburic, Zivkovic, Jocica, che ora non esistono più. Ci sono ancora tante case sottratte i cui proprietari stanno ancora lottando con gli occupanti abusiv.

A Donja Dubnica vicino a Podujevo, che un tempo era un grande villaggio serbo, c'era la famiglia Petar Garić ora sfollati a Marino Brdo. Le case con dieci acri di proprietà,  sono state demolite e vengono visitate ogni tanto dai nipoti, che non rinunciano alla proprietà, nonostante tutto.

Dragan Garic nella sua casa distrutta a Donja Dubnica

 

Ogni tentativo da parte dei serbi di riavere la proprietà rubata incontra una grande resistenza da parte degli albanesi che si sono impadroniti e hanno derubato le proprietà serbe.

La lotta per la riavere le proprietà in Kosovo e Metohija a volte ha conseguenze pesanti. Per Marko Simonović di Pristina, la sua vita è andiata in un'altra direzione quando ha ottenuto le chiavi per tornare a casa sua. Invece di casa sua, è andato in prigione. Per difendere la sua stessa proprietà, pur completamente innocente dalla parte della legalità, ha trascorso quasi sei anni in prigione.

 

Milko e Mileta Jovanovic davanti alla loro casa sottratta a Pristina

 



Da RTS   - Traduzione di Hana I. per SOS Kosovo Metohija – SOS Yugoslavia