Ucraina. Il caso Nelly Shtepa: La Corte ignora tutte le dichiarazioni della difesa!

29/06/17


Il 27 giugno è stato tenuto il processo a una prigioniera politica, l'ex sindaco di Slavyansk: Nelly Shtepa. Il tribunale distrettuale di Kharki-Leninsky  ha così iniziato l'esame del caso e ha cominciato le domande alla prigioniera politica e al testimone presente dell'accusa. Nel corso dell’udienza c’è stata una pausa in cui siamo riusciti a parlare con l’avvocato difensore. In esclusiva l’avvocato di Nelly Shtepa, Dmitry Marchenko, ha raccontato delle gravi violazioni da parte della giuria nell’esaminare il caso.

 

 "…Le petizioni scritte della difesa sull’'ordine di interrogazione dei testimoni, tra cui per prime i funzionari dello stato,  i quali erano in contatto con l'accusata, al momento delle azioni a lei incriminate. L’accettazione delle petizioni della difesa sono di fondamentale importanza per l'accusata e per garantire il rispetto del diritto per un processo equo… ", ha dichiarato l'avvocato. 
Dmitry Marchenko: "…Nonostante la mancanza di una definizione dell'ordine di audizione dei testimoni, il giudice ha interrogato comunque Nelly Igorevna e il testimone presentato dall'accusa, Fridon Vekua. Io ho denunciato questo come una violazione grave e ho chiesto di riconoscere gli interrogatori non probatori e da non considerarli validi o come prove…".
Inoltre, il difensore ha denunciato  il peggioramento dello stato di  salute dell’imputata: "…Nelly Igorevna attualmente ha la pressione sanguigna più di 200. L’assistenza medica  non gli viene  fornita. Alle sedute della corte non ci và praticamente nessuno, tutto resta fermo…".
La Procura della regione di Kharkiv, quella che  è stata costretta, sotto pressione, di eseguire l'ordine politico illegale di Kiev, ha dato un commento discreto e laconico: "Oggi abbiamo finito l'interrogatorio dell’imputata. Prossimamente è  programmato l’interrogatorio del testimone dell’accusa….".

Fridon Napoevich Vekua, testimone d’accusa: 

E 'importante notare che il testimone, nativo della Georgia, Fridon Napoevich Vekua che è stato presentato dalla procura come testimone, è conosciuto dai residenti di Slavyansk. Molti lo considerano  un provocatore e un informatore segreto non ufficiale dell’SBU.  Vekua ha acquisito notorietà dopo il colpo di stato nel febbraio 2014, quando, insieme a Oleg Kotenko (centurione di Maidan e assistente di Andrey Parubiya) ha costituito il centro  "Patriot", inseguendo  una politica di intimidazione della popolazione  e dei funzionari del governo in Slavyansk. Contrariamente a ciò, nel giugno 2014, mentre a Slavyansk si trovava  la  milizia popolare del Donbass, Fridon Vekua era il  Vice del popolare sindaco Vladimir Pavlenko, che ha preso il suo posto dopo il licenziamento di  Vyacheslav  Ponomariov da parte di  Igor Strelkov.
 

Fridon Vekua con Oleg Kotenko

Da antifashist

 


 

Il "Volontario" Tuka: In Donbass tra 10 anni la gente non potrà più viverci

30.06.17

di Svetlana Manekin


Il Vice Ministro per i territori occupati e fondatore del sito ucraino “Pacifista”, il “volontario” Tuka, si è preoccupato della situazione ecologica nel bombardato Donbass. Si scopre che il pericolo principale per gli abitanti di LDNR non sono i bombardamenti APU, non gli squadroni della morte, ma la scarsa qualità dell'acqua potabile. Pertanto, secondo il funzionario, l’Est dell’Ucraina deve essere "pulita" della popolazione, in modo che non soffrano dell’aria inquinata. Tuka prevede che tra 10 anni il Donbass sarà come una seconda Chernobyl e ha proposto di trasferire dalla regione i residenti locali di Donetsk e Lugansk.
"…Stiamo parlando non della salvezza del Donbass. Su questo non c’è speranza. Stiamo parlando di una graduale evacuazione della regione da parte dei cittadini, perché le persone non potranno più vivere lì già fra dieci anni…", ha detto.
In realtà, il creatore di "Pacifista" ha riconosciuto che vincere militarmente l’Est dell’Ucraina e spingerla alla resa è impossibile. Quindi è stato pianificato di far si che il Donbass sia spopolato   usando storie di orrore relative all'ambiente, non essendo sufficienti raid aerei e la costruzione di campi di concentramento per i ribelli come promesso in precedenza dagli “eroi” dei battaglioni ATO. E’ interessante che la salute dei "separatisti" ha improvvisamente cominciato a preoccupare quelli che ha promesso di calmare i "terroristi" con bombardamenti a tappeto, torture ed esecuzioni, che invocavano il blocco del commercio e dell'energia del Donbass e organizzavano il genocidio sociale ai residenti della regione invitta.

Ora Tuka si è reso conto che invece dei bombardamenti è necessario creare un dibattito internazionale per affrontare la questione della catastrofe ambientale nel Donbass.
"…Ho appena realizzato che il problema dovrebbe essere portato a un livello elevato e bisogna  creare un dibattito internazionale con la ricerca di soluzioni a questo problema ... E proprio necessario "gridare" a tutta l’Europa sulle  possibili conseguenze…", ha detto il vice ministro. Ovviamente, l'Ucraina ha trovato un nuovo modo per attirare i fondi della UE e della Russia, li spaventa con una "Chernobyl a Donetsk ". Dopo tutto, Tuka ha già inviato un segnale a Mosca: "…Proprio come  soffriremo noi,  nello stesso modo soffrirà la Moscovia. Questo è un problema comune. Non riuscirete a ripararvi dietro un muretto....". È vero, il "volontario" non ha spiegato cosa accadrà a quei residenti LDNR che la giunta "salverà". Non è un segreto che in Ucraina ci sono più di due milioni di migranti provenienti dall’est del paese, e solo il 5% di loro sono stati  in grado di riorganizzarsi una vita e trovare un lavoro stabile. Tutti gli altri devono vivere dove capita e arrangiarsi con lavoretti occasionali, costantemente sottoposti a insulti e minacce. Così, di recente, su alcune case in Vorzel (sobborgo di Kiev), sono apparsi volantini con la scritta: "Qui vive un bastardo di Donetsk. Tornate nel Donbass!". Inoltre, il CEC ( commissione elettorale) ha già dichiarato che più di un milione di sfollati interni, non potranno votare alle elezioni, a causa di problemi con la registrazione. In altre parole, tutti gli sfollati, che l’autorità ha la nobile intenzione di salvare da infezioni causa l’acqua sporca, come ricompensa otterranno le violazioni dei loro diritti, repressione, pressione fisiche, disoccupazione e la mancanza di qualsiasi tutela.

 

Da antifashist

Traduzione di Oxana L. per CISDU/CIVG