Cuba Notizie - Giugno 2017 II

 

CUBA NOTIZIE - GIUGNO 2017 II

 

 

Primo Maggio

Appuntamento con la Patria

Tutta Cuba riempirà stamattina le piazze e i parchi del paese per riaffermarsi nella Rivoluzione.

Karina Marrón González - Foto: Yaciel Peña

 

 

 

30 - 4 - 2017

 

I lavoratori e il popolo cubano oggi festeggiano il Giorno Internazionale del Proletariato con molte conquiste e soprattutto molto lavoro, per continuare a costruire una società più giusta per tutti.

L’appuntamento è un impegno con il futuro, perchè la Cuba che nel 1959 decise di fare una Rivoluzione degli umili, per gli umili e con gli umili necessita intelligenza, sforzo e amore di ognuno dei suoi figli.

È un impegno con coloro che diedero la vita per vederla libera, con coloro che hanno offerto il meglio di sè nel cammino e con quelli che non sono ancora nati continuare a difendere la sua sovranità e farla crescere nazione a beneficio di tutti.

Quest’anno il 1º maggio è dedicato alla gioventù nel 55º anniversario della UJC e si ricorderà il Guerrigliero Eroico Ernesto Che Guevara, esempio di rivoluzionario, nel 50º anno della sua morte in combattimento.

Sarà un Primo Maggio con Fidel, che sarà presente in ogni cubano, che sarà nella strada in tutti coloro che hanno riaffermato il suo concetto di Rivoluzione e in coloro che nel mondo sono fedeli alle idee d’emancipazione dell’essere umano che lui ha sempre difeso. (Traduzione GM - Granma Int. )

Parole chiave : Fidel, Ernesto Che Guevara, Primomaggio, UJC, concetto di Rivoluzione, sfilata.

 


 

Primo  Maggio

Circa  5.000 giovani apriranno la sfilata a Sancti Spíritus

 

Circa  5 .000 militanti dell’Unione dei Giovani Comunisti apriranno la sfilata in occasione della festa internazionale dei lavoratori, a Sancti  Spíritus.

 

Juan Antonio Borrego

 

23  - 4 -  2017

 

SANCTI SPÍRITUS.– Circa  5 .000 militanti dell’Unione dei Giovani Comunisti apriranno la sfilata in occasione della festa internazionale dei lavoratori a Sancti  Spíritus, un gesto che secondo gli organizzatori della celebrazione sintetizza l’unità attorno al processo rivoluzionario e la fedeltà delle nuove generazioni.

I pini nuovi apriranno il fiume di persone, seguiti dai lavoratori iscritti al sindacato della costruzione e quindi da quelli dell’agricoltura e l’allevamento,  riconosciuti meritevoli nel compimento dei rispettivi piani e nell’emulazione  Per il cammino del trionfo, fomentata dal sindacato della provincia.

Le sfilate in occasione del Giorno Internazionale del Proletariato Mondiale previste per la città di  Sancti Spíritus e negli altri capoluoghi, sono state precedute dalla realizzazione di incontri nelle comunità  e nei bateyes ( comunità degli zuccherifici)  sino al 28 aprile per un totale di 38, e dalle riunioni generali di tutti i sindacati.

L’omaggio a proposito del 1º maggio non terminerà nella giornata, perchè i più alti rappresentanti del movimento operaio spirituano hanno comunicato che dal tre al sette del mese sono stati organizzati lavori volontari per realizzare compiti d’igienizzazione e per realizzare i piani di produzione previsti.

La Centrale dei Lavoratori di Cuba in questa provincia ha confermato che la Festa del 1º Maggio non è solo una manifestazione con almeno 140.000 lavoratori associati all’organizzazione, ma include i contadini, le donne di casa, gli studenti e la società in generale.

Oslidia López Martínez, membro della segreteria provinciale della CTC, ha spiegato che la convocazione include attività nei centri di lavoro, come stimoli per innovatori e per la razionalità  nei posti chiave della produzione e dei servizi, oltre alle donazioni di sangue di massa. (Traduzione GM - Granma Int.)

 

 

Pie de foto: Nel capoluogo provinciale la sfilata giungerà sino a Piazza della Rivoluzione  Maggior Generale Serafín Sánchez Valdivia. Foto: Vicente Brito

 

Parole chiave: Sancti  Spíritus, 1º maggio, lavoratori, sfilata , giovani , UJC,  CTC, società, lavori volontari.

 


 

 

Cuba chiede una copertura sanitaria universale, nell’Assemblea Mondiale della OMS

Granma - Foto: Ismael Francisco

23 – 5-  2017

 

«Cuba sostiene il rafforzamento dei sistemi indirizzati alla portata della copertura sanitaria universale, riconoscendo la salute come un diritto umano essenziale e centro delle politiche pubbliche per lo sviluppo sostenibile», ha assicurato il dottor Roberto Morales Ojeda, ministro di Salute Pubblica di Cuba, durante il suo intervento nella sessione generale della 70ª Assemblea Mondiale della OMS,  che si svolge a Ginevra, sede dell’organismo internazionale sino al 31 maggio.

Morales Ojeda ha commentato che alla fine del 2016 la speranza di vita al nascere, a Cuba, era di 78.45, e che esiste un programma d’immunizzazione che protegge contro 13 malattie, con l’applicazione di 11 vaccinazioni, otto di produzione nazionale, realizzando il 98% della copertura.

«Si mantengono gli indici d’impatto che hanno certificato Cuba nel 2015 come il primo paese del mondo che ha eliminato la trasmissione madre - figlio del VIH e la sifilide.

In Cuba sono state tracciate le basi – nel 1959 –del sistema nazionale di salute, avendo come principale sostenitore il leader storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro Ruz», ha assicurato.

Inoltre ha segnalato che il blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti contro Cuba ha avuto un impatto nei servizi della salute nel 2016, con un costo di 87 milioni di dollari.

Il ministro ha ratificato la posizione di Cuba contro le politiche di stimolo della migrazione selettiva del personale sanitario e il furto dei cervelli.

«Il capitale umano costituisce  la nostra ricchezza più grande. Abbiamo

493.000 lavoratori della Salute e 50.000 collaboratori in 63 paesi»,  ha aggiunto.

Tra le sfide della salute pubblica cubana ha indicato l’elevato indice d’invecchiamento della popolazione, le malattie croniche non trasmissibili, il basso tasso di natalità e gli effetti negativi del cambio climatico, tra l’altro.

«L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile costituisce un’opportunità per realizzare migliori sistemi di salute e offrire benessere alla popolazione in un mondo disuguale. La volontà politica e il lavoro intersettoriale sono essenziali in questo impegno», ha indicato ancora il  dottor Roberto Morales Ojeda.

(Traduzione GM - Granma Int.)

 

Pie de foto: Il dottor Roberto Morales Ojeda, ministro di Salute Pubblica di Cuba, durante il suo intervento nella sessione generale della  70ª Assemblea Mondiale della OMS.

 

Parole chiave:  OMS, Ginevra, Cuba, salute pubblica, ministro, copertura sanitaria universale, Assemblea Mondiale.

 


 

 

Ricordato il 25 Aprile a L’Avana

La resistenza delle donne, imprescindibile e taciuta

 

Nella Società Dante Alighieri, Casa Garibaldi, Istituto di Storia, Cultura e Lingua italiana, il 25  Aprile, Giorno della Liberazione dal Nazifascismo in Italia,  è stata offerta una conferenza sulla partecipazione femminile alla resistenza italiana.

 

Gioia Minuti

 

Nella Società Dante Alighieri, Casa Garibaldi, Istituto di Storia, Cultura e Lingua italiana, il 25  Aprile, Giorno della Liberazione dal Nazifascismo in Italia,  è stata offerta una conferenza sulla partecipazione femminile alla resistenza italiana.

Il direttore  della Dante, Gianluigi Riccioni, ha presentato la motivazione della conferenza, agli italiani presenti -  pochissimi, nonostante la grande comunità a L’Avana - agli allievi e professori della Dante, ricordando l’importanza della giornata per gli italiani  e la società in generale, in tempi in cui il fascismo si sta riorganizzando globalmente.  

La giornalista Gioia Minuti, responsabile di Granma Internacional in italiano a Cuba, ha offerto una breve conferenza, ricordando i dati sulla partecipazione delle donne alla resistenza, un contributo  imprescindibile e non riconosciuto. Erano circa trentacinquemila le partigiane delle formazioni che combattevano, 20.000 le patriote con funzioni di supporto, 70.000  le donne dei gruppi di difesa. Sono state 16 le medaglie d'oro, 17 quelle d'argento; 512 le commissarie di guerra; 683 le donne fucilate o morte in combattimento; 1750 le donne ferite; 4633 le donne arrestate, torturate e condannate dai tribunali fascisti; 1890 le

deportate in Germania.

«Che donne fantastiche, queste antifasciste, scrisse Stefania Maffeo, combattevano, portavano armi, discutevano appassionatamente, facevano l'amore, sorridevano, s'arrampicavano su montagne gelate. Le hanno chiamate le donne della "resistenza taciuta", come s'intitola uno storico saggio su dodici vite partigiane. In effetti pochi le conoscono per ciò che erano: autentiche leader, politiche e morali. Combattevano, venivano arrestate, a volte picchiate o violentate dai nazifascisti, senza parlare o tradire. Facevano politica senza separarla dalla vita molto tempo prima dei tempi in cui "il privato è pubblico».

Fu una Resistenza sofferta e taciuta da decine di migliaia di donne che hanno combattuto il nazifascismo affrontando arresti, violenze e deportazioni. Che sono uscite di casa per entrare nella Resistenza.»

Il pubblico ha seguito la conferenza con molto interesse e alla fine ci sono stati scambi,  commenti e opinioni  che hanno arricchito la mattina di commemorazione.  

Era presente il Consigliere Politico e Addetto Culturale dell’Ambasciata  italiana L’Avana, Tancredi Francese.

 


 

 

Il massacro del 1912

Commemorato a Santiago di Cuba, giovedì 25 e sabato 26, il 105º anniversario  della brutale repressione contro la popolazione negra e meticcia.

 

Silvio Castro Fernández - Foto: Archivo

24 – 5- 2017

 

105 anni fa, tra maggio e giugno del 1912, avvenne uno dei fatti più vergognosi della Repubblica neocoloniale: il massacro di circa 3.000 negri e meticci. L’esercito del governo ebbe solo 12 feriti.

La protesta armata  avvenne perchè la maggioranza dei militanti del Partito Indipendente di Colore – PIC- lo aveva deciso, nonostante la posizione del suo leader,  Evaristo Estenoz, imbevuti dalla mentalità che i sollevamenti erano la via per realizzare obiettivi.

Molti dei vecchi mambì avevano come eredità della guerra di liberazione, terminata solo quindici anni prima, la tesi del movimento armato.

Forse non erano avvenuti, nella corta vita della Repubblica il sollevamento del 1905 e la detta Piccola Guerra d’agosto contro la rielezione di Estrada Palma?  Non va ovviata l’irritazione provocata dalla repressione contro il movimento degli Indipendenti di Colore, realizzata dal principio di maggio del 1912 e realizzata da Gerardo  Machado, allora Segretario (ministro) di Governo. 

Le origini del PIC rimontavano ai primi anni della Repubblica, per via della passata condizione di negri e meticci.

I governi di  Estrada Palma e José Miguel Gómez, non considerarono  l’apporto di massa di negri e meticci alle guerre d’indipendenza e il fatto che in quella del ’95 erano andati non come schiavi, ma come uomini liberi, a lottare  per Cuba.

L’obiettivo del PIC era combattere la discriminazione e l’emarginazione sofferte in 400 anni di colonialismo, quattro d’occupazione nordamericana e dieci di Repubblica.

Il PIC era l’espressione di un fattore provocato dalla coercizione tra la borghesia cubana e i suoi padroni yankee. La crosta razzista che per secoli aveva visto i negri come esseri inferiori, alimentata dalla presenza degli interventisti nordamericani, coadiuvò il crimine.

Ignorando la predica unitaria di Martí e Maceo, i razzisti massacrarono i cittadini negri  e meticci.

A Yarayabo, per esempio  il brigadiere Pablo Mendieta  utilizzò l’artiglieria, mitragliatrici e fucili a ripetizione contro cinturoni, machetes e qualche fucile  Springfield impugnato dai ribelli.

L’ondata di sangue giunse al detto “ponte degli impiccati” a Santiago di Cuba, a Songo-La Maya, Los Monitongos e in altri luoghi della geografia orientale che fu la più colpita, senza tralasciare altre province, come l’allora provincia di Las Villas.

Pedro Ivonet, uno dei  leaders del sollevamento, in una lettera inviata al

presidente José Miguel Gómez il 22  maggio del 1912 gli diceva:

«Il Partito Indipendiente di Colore ha impugnato le armi per protestare per gli errori commessi contro questo partito (...) da questo può dedurre se sarò armato,  dato che se non lo fossi non mi sarei  dichiarato disposto  al combattimento. Ho al mio comando quattromila Indipendenti di Colore e non sono tutti indipendenti di colore, non sono tutti negri, perchè ci sono anche bianchi…».

Nella Repubblica indipendente  la stampa borghese creò sin dai primi anni due stereotipi per i non bianchi: stregoni o delinquenti.

Uno dei rappresentanti più attivi di questa corrente, che dopo il 1912 scrisse un libro lodando il massacro, fu l’allora famoso giornalista Valera Zequeira, che militò nell’autonomismo.

Costui si era caratterizzato già nella Repubblica per i suoi articoli con attacchi razzisti contro la popolazione negra. Giornalista sensazionalista, ebbe molto  a che vedere con le cronache sui negri stregoni, le azioni criminali, i rituali che, presumeva, “loro” commettevano.

Un senatore negro della corrente miguelista, Martin Morúa Delgado  si

prestò a presentare un emendamento al  Codice Elettorale in cui si proibiva la creazione di partiti politici per motivo di razza, nascita, ricchezza o titolo professionale. A questo si opposero, tra gli altri, Salvador Cisneros Betancourt nel Senado e il tenente colonnello Lino D' Ou, nella Camera dei Rappresentanti, con la presentazione di una proposta più ampia:

«Non avrà vita più ampia in Cuba nessun partito, associazione o situazione politica d’insegnamento religioso, sociale o di ricreazione, nel quale non ci siano uguaglianza di circostanze per tutti i cubani, qualsiasi sia la razza a cui appartengono.

Questa proposta che attaccava la discriminazione esistente nelle scuole cattoliche e nelle associazioni regionali che non ammettevano negri o meticci non fu nemmeno discussa.

Il capo dell’Esercito, generale José de Jesús Monteagudo, in un telegramma a  Gómez specificava che «le operazioni in montagna si erano trasformate in un vero massacro». I morti secondo il governo di  José Miguel furono 2 000, altri partecipanti del opposizione parlavano di 3.000, le fonti nordamericane di almeno 5.000 morti. 

Il massacro ebbe il suo momento peggiore con le uccisioni di Evaristo Estenoz, il 20 giugno e di Pedro Ivonet il 12 luglio.

Molti anni dopo questi fatti del 1912, in Cuba era sempre presente una realtà che portò la generazione del centenario guidata da Fidel Castro ad assaltare la caserma Moncada. (L’autore è scrittore e membro della Commissione Aponte, della Uneac. / Traduzione GM – Granma Int.)

 

Parole chiave: Massacro, negri , meticci, 1912, Santiago di Cuba,  brutale repressione, Indipendenti di Colore, Fidel Castro, Moncada. 

 


 

 

Dichiarazione d’appoggio al popolo e al governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela

 

 

Le deputate e i deputati dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare della Repubblica di Cuba, ratifichiamo il nostro più fermo e risoluto appoggio alla fraterna Repubblica Bolivariana del Venezuela, al suo governo legittimo e all’unione civico-militare guidata dal presidente costituzionale Nicolás Maduro Moros.

 

Granma

1 – 6 - 2017

 

Le deputate e i deputati dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare della Repubblica di Cuba ratifichiamo il nostro più fermo e risoluto appoggio alla fraterna  Republica Bolivariana del Venezuela, al suo governo legittimo e all’unione civico-militare guidata dal presidente costituzionale Nicolás Maduro Moros,  che affrontano una grave scalata di violenza interna e d’interventismo internazionale.

Settori dell’oligarchia in combutta con interessi stranieri hanno tentato d’estendere in tutto il paese il caos con i loro metodi di terrorismo in nome di falsi valori di democrazia e diritti umani, hanno destabilizzato il paese e portato il lutto in decine di famiglie venezuelane.

I mezzi di comunicazione oligarchici e multinazionali diffondono messaggi  e immagini che tergiversano in modo cinico la realtà, occultando le importanti conquiste del chavismo ed evitando di riferire le barbarie dei golpisti, come nel caso dei giovani bruciati vivi dalle orde dell’opposizione.

Questi sforzi sono guidati dalla screditata Organizzazione degli Stati Americani - OSA - e dal suo frenetico e ingerenzista Segretario Generale. Il suo atteggiamento selettivo e profondamente ideologizzato al servizio dell’impero e dei poteri oligarchici della regione, vuole assediare a far crollare la Rivoluzione Bolivariana e mettere a disposizione delle multinazionali le immense risorse naturali della nazione sudamericana.

Il suo silenzio di fronte ad altre gravi alterazioni dell’ordine democratico, dagli assassinii degli attivisti sociali  e dei giornalisti all’uso dei militari per reprimere la popolazione in altri paesi della regione, riflettono la doppia facciata che prevale nella OSA.

In virtù di tutto questo, le deputate e i deputati dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare della Repubblica di Cuba, chiamiamo al termine di tutte le intromissioni nei temi interni della fraterna Repubblica Bolivariana del Venezuela e reclamiamo l’assoluto rispetto della  sovranità  e dell’ordine costituzionale e la libera determinazione dei venezuelani.

Domandiamo il rispetto al diritto legittimo del popolo venezuelano di continuare a costruire il modello sociale fomentato dalla Rivoluzione Bolivariana e riconosciamo gli sforzi del governo per far prevalere l’intesa e la pace. In questo senso salutiamo i continui richiami  al dialogo realizzati dal presidente Nicolás Maduro e l’incorporazione di vari paesi della Comunità degli Stati  Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC) a questo importante sforzo.

 

Convochiamo i legislatori e i parlamenti del mondo a mantenere in alto la solidarietà con il Venezuela, paese di Nuestra America, con la fiducia nel fatto che la Rivoluzione e il popolo venezuelani sono assistiti dalla saggezza, la capacità e la ragione storica per superare le difficoltà e assicurarsi il proprio cammino.

L’Avana  1º giugno  del 2017 -“Anno 59º della Rivoluzione” (Traduzione GM – Granma Int.)

 

Parole chiave: Appoggio, popolo,  governo,  Repubblica Bolivariana, Venezuela,

ANPP, Cuba, ingerenza, OSA, barbarie, colpi di Stato.

 

 

Da Gioia Minuti (Gramna Italiano) e Flavio Rossi (CIVG)