S.O.S. Yugoslavia - S.O.S. KOSOVO METOHIJA: Ottobre 2016

LA NOSTRA SOLIDARIETA’ CONCRETA...CONTINUA

 

 

A Ottobre una delegazione dell’Associazione composta da Andrea, Denis, Enrico, Fabrizio, Luca e Willer, si è recata in Serbia, nel periodico viaggio per la consegna degli aiuti alle famigli adottate e alle Associazioni di là gemellate con noi per la solidarietà.

In questo viaggio ci siamo recati a Nis dove sono stati portati sia aiuti economici che vestiario e giochi per bambini  profughi e delle enclavi del Kosovo Methoija

A Nis, grazie alla collaborazione con le Associazioni “Srecna Porodica“ delle donne vedove di guerra e profughe, con le referenti Radmila e Lela e all’Associazione “Madri dei Rapiti del Kosovo“ di Nis con la referente Gordana e grazie all’ospitalità di Padre Milutinovic, presso  il salone della Facoltà Teologica di Nis di cui è rettore, si è svolta la consegna dei sostegni alle famiglie profughe in Nis e a quelle giunte dal Kosovo.

 

 

                                                                                            

Durante il viaggio è stato deciso, su proposta delle nostre referenti sul luogo, il sostegno ad una struttura cooperativa per ragazzi e adulti con disagi psichici e fisici, all’interno dell’enclave di Gracanica dove si vive in condizioni economiche e strutturali difficilissime, grazie al lavoro e impegno retribuito in modo spesso saltuario e con salari di circa 100 euro, di alcune educatrici ed educatori ammirabili ed esemplari per sensibiltà umana e sociale.

 

 

In occasione dell'incontro, alcuni bambini adottati e sostenuti nei Progetti hanno cantato e recitato canzoni e poesie del Kosovo Methoija.

 

 

 

SOS Yugoslavia ha fornito anche un contributo economico alle due Associazioni locali, per supportare il loro prezioso impegn, completamente volontario.

Al termine dell’incontro, è stata consegnata alla nostra Associazione, una bellissima pergamena di fratellanza e amicizia donataci a nome del popolo serbo e non solo, delle enclavi del Kosmet resistente, vergata a mano da una professoressa serba di calligrafia medievale, che, per coraggiosa scelta, vive a Prizren insieme a neanche una decina di serbi - là dove vivevano fino al 1999 20.000 serbi.

 

La seconda parte del viaggio di solidarietà si è svolta a Kragujevac, insieme all’instancabile e preziosa Rajka, ex responsabile dell’Ufficio Adozioni internazionali della Zastava, che volontariamente presta il suo impegno per mantenere gli impegni di solidarietà dall’Italia e nostra referente del Progetto che include i figli dei disoccupati della ex Zastavae della Serbia.

L’assemblea con le famiglie degli ex lavoratori Zastava si è svolta nel salone della palazzina centrale, anch’essa ormai quasi in disuso. Dopo i saluti ha avuto luogo la distribuzione dei sostegni economici, in un clima triste e di profonda rassegnazione, di cui fa testo la relazione dell’attuale segretari del Sindacato samostalni, che potrete leggere a parte e che fotografa la drammatica realtà del popolo serbo oggi.

 

 

 

In questo viaggio abbiamo aiutato complessivamente 131 famiglie della Serbia e del Kosovo Methoija e dato il nostro sostegno alle due Associazioni di Nis, con cui siamo gemellati e al Centro Comunitario di Gracanica in Kosmet.

 

 

Associazione dei Rapiti e Scomparsi del Kosovo Methoija

 

 

  Srecna Porodica, donne vedove e profughe di guerra

 

  Ufficio adozioni internazionali Sindacato Samostalni, Kragujevac                                                                                                                       

 

 

 

S.O.S. Yugoslavia

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