Il discorso di Putin al Valdai Discussion Club

© Mikhail Klimentyev / Reuters

Il presidente russo Vladimir Putin tiene un discorso durante la riunione del Valdai International Disussion Club a Sochi, Russia, il 27 Ottobre 2016.

 

Il discorso del presidente della Russia Vladimir Putin

Tarja, Heinz, Thabo, colleghi, signori e signore, è un grande piacere rivedervi.

Vorrei iniziare ringraziando tutti i partecipanti al Valdai International Discussion Club, dalla Russia e dall'estero, per aver preso parte in modo costruttivo a questo lavoro e vorrei ringraziare i nostri illustri ospiti per la loro prontezza nel prendere parte in questa discussione aperta.

Il nostro stimato moderatore mi ha augurato un buon viaggio verso il mio ritiro e io lo auspico in questi tempi che arrivano. Questo è il giusto approccio e la cosa da fare. Tuttavia, io non mi sono ancora ritirato e sono ora il leader di un grande paese. In quanto tale, è giusto che io mostri moderazione e eviti di mostrare un'eccessiva aggressività. In ogni caso questo non è il mio stile.

 

Ma penso che dovremmo essere sinceri gli uni con gli altri, specialmente in quest'assemblea. Penso che dovremmo portare avanti una discussione candida e aperta, in caso contrario il nostro dialogo perderebbe di senso e sarebbe ispido e senza il minimo interesse.

 

Credo che oggi questo modi di discutere sia estremamente necessario visti i grandi cambiamenti che hanno preso parte nel mondo.

Il tema del nostro incontro di quest'anno è di grande attualità, "Il Futuro in Corso: Disegnare il Mondo di Domani".

 

Lo scorso anno i partecipanti del forum di Valdai hanno discusso dei problemi nel contesto dell'ordine mondiale di allora.  Sfortunatamente le cose sono cambiate negli ultimi mesi.  Anche se in realtà a essere onesti, nulla è cambiato.

 

Le tensioni provocate dagli spostamenti nella distribuzione dell'influenza economica e politica continuano a crescere. La diffidenza reciproca crea una situazione che limita le nostre possibilità di trovare una risposta efficace alle minacce e alle sfide che oggi affronta il mondo. Sostanzialmente, come ben sappiamo, l'intero progetto di globalizzazione oggi è in crisi in Europa e iniziamo a sentire voci che dicono che anche il progetto del multiculturalismo stia fallendo.

Credo che questa situazione sia per molti aspetti il risultato di errori, dell'avventatezza e di alcune scelte troppo audaci fatte dalle élite di alcuni paesi circa un quarto di secolo fa. Allora, tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, non c'era solo la possibilità di accelerare il processo di globalizzazione ma anche quella di dare a quest'ultimo una differente qualità e fare in modo che fosse più armonioso e sostenibile per la natura.

 

Ma alcuni paesi, che si vedevano come i vincitori della Guerra Fredda e non solo vedevano se stessi in questo modo ma lo dicevano anche apertamente, presero la scelta di ridisegnare l'ordine politico ed economico globale per adattarlo ai propri interessi.

 

Nella loro euforia, hanno sostanzialmente abbandonato un dialogo equo con gli altri attori della scena internazionale, hanno scelto di non migliorare e di non creare nuove istituzioni universali ma, al contrario, hanno tentato di portare il mondo intero sotto le regole delle loro organizzazioni. Hanno scelto di cavalcare la globalizzazione e la sicurezza solo per se stessi, per pochi eletti, e non per tutti. Tuttavia, la grande maggioranza non era pronta ad accettare tutto questo.     

 

Dobbiamo essere franchi su questo punto, poiché sappiamo bene che molti non furono d'accordo con quello che stava accadendo, ma alcuni non erano in grado di controbattere e altri non erano ancora pronti per rispondere. Il risultato è che il sistema delle relazioni internazionali è in uno stato febbricitante e l'economia globale non riesce a liberarsi da questa crisi sistematica.  Allo stesso tempo le regole e i principi dell'economia e della politica sono continuamente distorti e spesso vediamo che quello che solo ieri era considerato come verità e portato come un dogma, oggi viene ribaltato completamente.

 

Se i poteri di oggi trovano qualche norma che possa avvantaggiarli, forzano tutti gli altri ad assecondarli. Ma se domani le stesse norme non fossero più utili, le getterebbero nel cestino, le dichiarerebbero obsolete e stabilirebbero, o tenterebbero di stabilire, nuove norme.

 

Così abbiamo assistito alla decisione di lanciare flotte di aerei nel cuore d'Europa, contro Belgrado e dopo in Iraq e poi in Libia. Anche le operazioni in Afghanistan iniziarono senza una decisione del Consiglio per la Sicurezza delle Nazioni Unite. Nel tentativo di spostare gli equilibri strategici a loro favore questo paesi hanno violato il sistema legislativo internazionale che proibiva lo sviluppo di nuovi sistemi missilistici di difesa. Hanno creato e armato gruppi terroristici, le cui crudeli azioni sono ricadute su milioni di civili, hanno creato milioni di profughi e migranti e portato l'intera regione nel caos.

 

Vediamo come il mercato libero è stato sacrificato e i paesi usano le sanzioni come mezzo di pressione politica, bypassando l'Organizzazione Mondiale del Commercio e cercando di stabilire delle alleanze economiche chiuse e con barriere e regole rigide, delle quali i maggiori beneficiari sono le loro cooperazioni transnazionali. E sappiamo che questo sta avvenendo. Vedono che non possono risolvere tutti i problemi nello schema dato dall'OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio n.d.t.) e così pensano: "Perché non buttare tutte le regole e costruire un nuovo ordine? ". Questo dimostra ciò che ho appena detto.

 

Allo stesso tempo alcuni dei nostri partner dimostrano di non voler risolvere i reali problemi internazionali di oggi. In organizzazioni come la NATO, ad esempio, creata durante la Guerra Fredda e oggi chiaramente anacronistica, nonostante tutti i discorsi sulla necessità di adattarsi alla nuova realtà, non ha messo in atto alcun cambiamento. Osserviamo continui tentativi di trasformare l'OSCE, un meccanismo cruciale per assicurare la sicurezza Europea e Transatlantica, in uno strumento al servizio degli interessi geopolitici di qualcuno. Il risultato è che un'organizzazione molto importante è stata affossata.

 

Continuano ad agitarsi per le nostre minacce, immaginarie e mitologiche come il 'pericolo militare russo'. E' un business di successo che può essere usato per iniettare nuovi finanziamenti nella difesa, per raccogliere alleati per perseguire gli interessi di una singola superpotenza, per espandere la NATO e portare la sua infrastruttura, le sue unità militari e le sue armi più vicine ai nostri confini.

 

Certamente, può essere un argomento esaltante e anche utile dipingere una potenza come il difensore della civiltà umana contro i nuovi barbari. L'unica cosa che la Russia non ha intenzione di fare è di attaccare chiunque. Questo è assurdo. Leggo anche materiali di analisi, quelli scritti da voi qui oggi, e dai vostri colleghi negli Stati Uniti e in Europa.

 

Tutto questo è impensabile, pazzo e completamente irrealistico. L'Europa da sola ha 300 milioni di abitanti. Tutti i membri della NATO, compresi gli Stati Uniti, contano 600 milioni di persone circa. La Russia ha solo 146 milioni di abitanti. E' semplicemente assurdo avere pensieri del genere.  Tuttavia usano queste idee per perseguire i loro obiettivi politici.

 

Un altro problema mistico e immaginario che solo l'isteria degli Stati Uniti poteva montare è quello per cui la Russia si sarebbe intromessa nelle elezioni presidenziali americane.  Gli Stati Uniti sono pieni di problemi realmente urgenti, dal colossale debito pubblico all'aumento della violenza da armi da fuoco fino ai casi di azioni arbitrarie da parte della polizia.

 

Penserete che i dibattiti elettorali si dovrebbero concentrare su questi e su altri problemi irrisolti, ma sembra che l'élite non abbia nulla che possa rassicurare la società e dunque tenta di distrarre l'attenzione pubblica accusando gli hacker e gli agenti segreti russi di influenzare l'esito elettorale.

 

Devo chiedere a me stesso e anche a voi: Qualcuno realmente crede che la Russia possa in qualche modo influenzare la scelta del popolo statunitense? L'America non è una 'Repubblica delle Banane', dopo tutto, ma è una grande potenza. Correggetemi se sbaglio.

 

La domanda è, se le cose continuano in questo modo, cosa si deve aspettare il mondo? Che tipo di mondo avremo domani? Abbiamo una risposta alle domande che ci chiedono di assicurare la stabilità, la sicurezza e una crescita economica sostenibile?  Sappiamo come rendere il mondo più prospero?

 

E' triste da dire, ma non ci sono risposte condivise su queste questioni oggi. Forse siete arrivati a qualche conclusione comune durante la vostra discussione e io sarei, ovviamente, interessato a sentirle. Ma è molto chiaro che c'è una mancanza di strategia e di idee per il futuro. Questo crea un clima di incertezza che ha un impatto diretto sull'umore del mondo.

 

Studi sociologici in tutto il mondo mostrano che le persone in diversi paesi e in diversi continenti tendono a vedere il futuro come confuso e tetro. Questo è triste. Il futuro non li attira ma li spaventa. Allo stesso tempo, le persone non vedono opportunità reali né mezzi per cambiare alcunché né per influenzare gli eventi e modellare la politica.

 

Sì, parlando formalmente, i paesi moderni hanno le caratteristiche di democrazia: libere elezioni, libertà di parola, accesso all'informazione, libertà di espressione. Ma anche nelle democrazie più avanzate la maggioranza dei cittadini non ha reale influenza sul processo politico e non ha influenza diretta e reale sul potere.

 

Le popolazioni sperimentano una distanza sempre maggiore tra i loro interessi e la visione dell'élite sul 'corso corretto degli eventi', un percorso che è la stessa élite a scegliere. Il risultato è che i referendum e le elezioni sempre più spesso danno risultati sorprendenti per le autorità. Le persone non votano tutte come i media ufficiali e rispettabili hanno indicato loro di fare, né come i partiti mainstream hanno consigliato. I movimenti che solo fino a pochi giorni fa erano troppo di sinistra o troppo di destra stanno acquisendo un ruolo centrale e stanno spingendo il peso della bilancia ai lati.

 

In un primo momento questi risultati sconvenienti sono stati declassati come 'anomalie' o 'casi fortuiti'. Ma quando hanno iniziato a essere più frequenti, hanno iniziato a dire che la società non capiva i centri di potere e non aveva maturato sufficiente abilità nel valutare il lavoro delle autorità per il bene comune. Oppure cadono nell'isteria e dichiarano che il risultato è frutto della propaganda estera, solitamente di quella russa.

 

Amici e colleghi, vorrei avere una simile macchina di propaganda qui in Russia, ma purtroppo non è questo il caso. Non abbiamo nemmeno degli sfoghi globali dei nostri mass media, come la CNN, la BBC o altri. Semplicemente non abbiamo ancora questo tipo di capacità.

 

Quando diciamo che i margini hanno battuto la minoranza sobria e sensibile, non stiamo parlando i populisti o cose simili ma di persone comuni, normali cittadini che stanno perdendo fiducia nella classe dominante. Questo è il problema.

 

D'altra parte, con l'agenda politica attuale e con le elezioni che cessano di essere uno strumento di cambiamento ma che diventano veri e propri scandali da insabbiare - chi da a qualcuno un pizzicotto, che dorme con chi, se mi potete scusare.  Questo semplicemente va aldilà di ogni confine. E onestamente, osservando i candidati delle diverse parti si ha l'impressione che siano fatti della stessa pasta, la differenza tra loro e sottile, se c'è qualche differenza.

 

Sembra che le élite non vedano la stratificazione sempre più profonda della società e l'erosione della classe media, mentre allo stesso tempo diffondono pensieri ideologici che, secondo me, sono distruttivi per l'identità culturale nazionale. E in alcuni casi, in alcuni paesi sovvertono gli interessi nazionali e rinunciano alla sovranità.

 

Questo porta alla domanda: chi è ai margini oggi? La classe in espansione delle oligarchie e la burocrazia sovranazionale, che di fatto è spesso non eletta e non controllata dalla società, o la maggioranza dei cittadini, che vogliono cose semplici e chiare - la stabilità, il libero sviluppo dei loro paesi, una prospettiva per le loro vite e per la vita dei loro figli, preservare la loro identità culturale, e infine, la sicurezza di base per loro e per i loro cari.

 

Le persone sono chiaramente spaventate nel vedere come il terrorismo si sta evolvendo da un problema distante a un problema quotidiano, di come un attacco terroristico può aver luogo vicino a loro, nella strada vicina, se non nella loro stessa strada, mentre un qualunque artefatto -  da un esplosivo fatto in casa ad un normale camion - può essere usato per portare a termine un omicidio di massa.

Inoltre, gli attacchi terroristici che hanno avuto luogo negli ultimi anni a Boston e in altre città statunitensi, a Parigi, a Bruxelles, a Nizza e nelle città tedesche, così come, tristemente, nel nostro paese, mostrano che i terroristi non hanno bisogno di unità e strutture organizzate - possono agire in modo indipendente, per conto loro, hanno solo bisogno di una motivazione ideologica contro i loro nemici, cioè contro di me e voi.

 

Il problema del terrorismo è un chiaro esempio di come le persone falliscono nel valutare in modo adeguato la natura e le cause dei crescenti problemi. Lo vediamo nel modo in cui si stanno evolvendo gli eventi in Siria. Nessuno ha avuto successo nel fermare lo spargimento di sangue e lanciare un processo di cambiamento politico. Si potrebbe pensare che avremmo iniziato a unire le forze contro il terrorismo ora, dopo negoziazioni così lunghe, enormi sforzi e difficili compromessi.

 

Questo non è accaduto e un tale fronte comune non è mai nato. Nemmeno i miei personali accordi con il Presidente degli Stati Uniti hanno prodotto risultati. Ci sono persone a Washington pronte a fare tutto il possibile perché questi accordi possano essere messi in pratica. Questo dimostra un inspiegabile e io direi irrazionale desiderio di una parte dei paesi occidentali di continuare a  commettere gli stessi errori  o, come diciamo qui in Russia, di continuare ad arare con lo stesso rastrello.

 

Vediamo tutti quello che sta accadendo in Afghanistan, Iraq, Libia e in molti altri paesi.  Devo chiedervi, dove sono i risultati della lotta contro il terrorismo e l'estremismo? Dopotutto, guardando il mondo nella sua interezza, c'è qualche risultato in particolari regioni e paesi, ma non c'è un risultato globale e i terroristi continuano a crescere.

 

Ricordiamo tutti l'euforia in alcune capitali riguardo la Primavera Araba. Dove sono oggi quelle fanfare? Gli appelli della Russia per unirsi nella lotta al terrorismo vengono ignorati. Per di più, continuano ad armare, sostenere e addestrare i gruppi terroristici nella speranza di usarli per perseguire i loro obiettivi politici. E' un gioco molto pericoloso e mi rivolgo una volta ancora ai giocatori: Gli estremisti in questo caso sono più furbi, intelligenti e forti di voi e se giocate a questo gioco con loro, perderete sempre.

 

Colleghi, è chiaro che la comunità internazionale si dovrebbe concentrare sui reali problemi che l'umanità oggi deve affrontare, la cui risoluzione renderebbe il nostro mondo un luogo più sicuro  e più stabile e renderebbe più giusto ed equo il sistema delle relazioni internazionali. Come ho detto, è essenziale trasformare la globalizzazione in qualcosa che non sia più per una minoranza selezionata ma per tutti. E' mia ferma convinzione che possiamo superare questi problemi e queste sfide solo lavorando insieme sul solido fondamento della legislazione internazionale e i principi delle Nazioni Unite.

 

Oggi le Nazioni Unite continuano a rimanere un'agenzia impareggiabile per rappresentanza e universalità, l'unica via per un dialogo equo. Le sue regole universali sono necessarie per includere più paesi possibile nell'integrazione economica ed umanitaria, garantendo la loro responsabilità politica e lavorando per coordinare le loro azioni preservando la loro sovranità e i loro modelli di sviluppo.

 

Non abbiamo dubbio sul fatto che la sovranità sia la nozione centrale dell'intero sistema delle relazioni internazionali.  Il rispetto per essa e il suo consolidamento aiuterà a sottoscrivere la pace e la stabilità sia a livello nazionale che internazionale. Ci sono molti paesi che fanno affidamento a una storia vecchia di secoli, come la Russia, e amiamo la nostra identità, libertà e indipendenza. Ma non aspiriamo alla dominazione globale, all'espansione e al confronto con nessuno.

 

Nel nostro pensiero, la leadership sta nel vedere i problemi reali invece che nel tentare di inventare ostacoli mitologici e usarli per schiacciare gli altri. Questo è esattamente il modo in cui la Russia concepisce il suo ruolo negli affari globali di oggi.

 

Ci sono delle priorità senza le quali un futuro prosperoso per il nostro pianeta è impensabile e queste sono assolutamente chiare.  Non dirò nulla di nuovo su questo punto. Innanzitutto, c'è una sicurezza equa e indivisibile per tutti gli stati. Solo dopo aver posto termine a ogni conflitto armato e assicurando uno sviluppo pacifico per tutti i paesi saremo in grado di parlare di progresso economico e di risoluzione dei problemi sociali, umanitari e di altre questioni chiave. E' importante combattere il terrorismo e l'estremismo attuale. E' stato detto più di una volta che questo male può essere vinto solo grazie ad uno sforzo condiviso da tutti gli stati del mondo. La Russia continua a sostenere questo con tutti i partner interessati.

 

E' necessario aggiungere all'agenda internazionale il problema di ripristinare uno stabile assetto statale, economico e sociale nei paesi del Medio Oriente. L'enorme scala di distruzione richiede di disegnare un programma a lungo termine, una specie di Piano Marshall, per dare nuova vita alle aree distrutte da guerre e conflitti. La Russia sicuramente ha la volontà di partecipare attivamente a questi sforzi corali.

 

Non possiamo raggiungere la stabilità globale senza garantire un progresso economico mondiale. E' essenziale dare le condizioni per uno sforzo creativo e una crescita economica a un ritmo che metta fine alla divisione del mondo tra vincitori permanenti e perdenti permanenti. Le regole del gioco dovrebbero dare una possibilità alle economie emergenti di recuperare rispetto a quelle già affermate. Dovremmo lavorare nell'obiettivo di livellare il ritmo dello sviluppo economico e abbracciare i paesi ancora indietro per rendere il frutto della crescita economica e del progresso tecnologico accessibile a tutti. In particolare, questo aiuterebbe a mettere fine alla povertà, uno dei problemi peggiori dell'età contemporanea.

 

E' assolutamente evidente che la cooperazione economica dovrebbe essere vantaggiosa per tutti e si dovrebbe fondare su principi universali che diano la possibilità a ogni paese di essere partner in ugual modo delle attività economiche globali. E' vero che la tendenza alla regionalizzazione nel mondo dell'economia probabilmente persisterà nel medio termine. Tuttavia, gli accordi di scambio regionale dovrebbero essere complementari e non sostitutivi delle norme e delle regole.

 

La Russia sostiene l'armonizzazione delle strutture economiche regionali basata su principi di trasparenza e di rispetto degli interessi reciproci. Questo è il modo in cui organizzeremo il lavoro dell'Unione Economica Eurasiatica e condurremo i negoziati con i nostri partner, in particolare in coordinamento con il progetto della Cintura Economica della Via della Seta, che sta creando la Cina. Auspichiamo di promuovere un'estesa partnership Eurasiatica, con l'ambizione di diventare uno dei centri che formano la vasta area d'integrazione Eurasiatica. Per portare avanti questa idea, 5+1 incontri sono già iniziati per un accordo di scambio e cooperazione economica tra tutti i partecipanti al processo.

 

Un'importante sfida per noi è lo sviluppo del potenziale umano. Solo un mondo con ampie opportunità per tutti, con lavoratori molto specializzati, con l'accesso al sapere e una grande varietà di strade per realizzare il proprio potenziale può essere considerato veramente libero. Solo un mondo dove le persone dei diversi paesi non lottano per sopravvivere ma sono totalmente padroni della propria vita può essere stabile. 

 

Un futuro accettabile è impossibile senza l'attenzione per l'ambiente e per i problemi climatici. Questo è il motivo per cui la conservazione del mondo naturale, della sua biodiversità e la riduzione dell'impatto umano sul clima sarà una priorità nei prossimi decenni.

 

Un altro problema è la sanità globale. Sicuramente ci sono molti problemi, come le epidemie su larga scala e la diminuzione del tasso di mortalità in alcune regioni. C'è quindi un enorme margine di miglioramento. Tutte le persone del mondo, e non solo l'élite, dovrebbero avere il diritto di avere vite lunghe e salutari. E' un obiettivo nobile. In sostanza, dovremmo costruire le fondamenta del mondo del futuro oggi, investendo su tutte le aree in via di sviluppo che hanno bisogno prioritario. Inoltre, è necessario continuare un'ampia discussione sul futuro di tutti in modo che tutte le iniziative sensibili e promettenti vengano ascoltate.

 

Colleghi, signore e signori, sono certo che voi, come membri del Club Valdai, prenderete parte in modo attivo a questo lavoro. La vostra esperienza fa in modo che voi possiate comprendere tutte le sfaccettature del processo in corso sia in Russia che nel mondo, prevedere e valutare le tendenze a lungo termine, e mettere come priorità le nuove iniziative e le raccomandazioni che ci aiuteranno a trovare la strada per un futuro più prosperoso e sostenibile di cui abbiamo disperatamente bisogno.

 

Grazie per la vostra attenzione.

 

 

Estratto del dibattito successivo

 

Timothy Colton: Vorrei dare la parola ad Andrey Sushentsov, e dopo passeremo al signor Bystritskiy.

 

Andrei Sushentsov: Andrei Sushentsov, Università MGIMO, membro del Club Valdai.

 

I media stranieri sostengono che la Russia abbia una chiara preferenza nelle elezioni presidenziali americane - Donald Trump. Che ruolo giocherà il prossimo presidente americano per le relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Russia? Di quali condizioni ha bisogno la politica estera americana per raggiungere una normalizzazione delle relazioni con la Russia?

 

Vladimir Putin: Per quanto riguarda la questione della preferenza sui candidati alle elezioni presidenziali statunitensi, avete detto che i media hanno creato questa visione. Sì, è proprio così, e non è per caso. Nella mia visione, raramente i mass media formano un'idea per puro caso. Credo che questa credenza, inserita nella coscienza pubblica nel bel mezzo della campagna elettorale statunitense, persegua l'unico obiettivo di supportare gli interessi della signora Clinton, il candidato del Partito Democratico, nella sua lotta contro il candidato del Partito Repubblicano, in questo caso, Donald Trump.

In che modo? Innanzitutto dipingono la Russia come il nemico, e poi dicono che Trump è il nostro candidato preferito. Questo non ha alcun senso ed è assolutamente assurdo. E' solo una tattica nella lotta politica locale, un modo per manipolare l'opinione pubblica prima che ci siano le elezioni. Come ho detto molte volte in precedenza, non sappiamo esattamente cosa aspettarci da nessuno dei candidati dopo la vittoria.

Non sappiamo cosa farebbe il signor Trump in caso di vittoria, e non sappiamo cosa farebbe la signora Clinton, cosa andrà avanti e cosa si fermerà. Aldilà di questo, non ha realmente importanza chi vincerà. Certamente, potremmo solo accogliere delle dichiarazioni pubbliche riguardo alla volontà di normalizzare le relazioni tra i due paesi. In questo senso, sì, accoglieremmo tali affermazioni, non importa chi le farebbe. Questo è veramente tutto quello che posso dire.

Per quanto riguarda il signor Trump, ha scelto i suoi metodi per raggiungere il cuore degli elettori. Sì, si comporta in modo stravagante e, ovviamente, noi lo vediamo. Ma penso che ci sia un certo senso nelle sue azioni. Dico questo perché, dal mio punto di vista, rappresenta gli interessi di una buona parte della società americana che è stanca delle élite che sono state al potere per decenni. Rappresenta semplicemente gli interessi delle persone comuni.

Si dipinge come un uomo ordinario che critica chi è stato al potere per decenni e a cui non piace vedere il potere acquisito in modo ereditario, per esempio. Leggiamo anche noi le analisi politiche, incluse quelle americane. Alcuni esperti hanno scritto apertamente riguardo a questo. Lui opera nella sua nicchia. Le elezioni mostreranno presto se questa sarà stata una strategia vincente o meno. Riguardo a me, non posso che ripetere ciò che ho già detto: lavoreremo con qualunque presidente sarà scelto dal popolo americano e che vorrà lavorare con noi.