Luci e ombre del nuovo disegno di legge recante il testo unico amianto
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- Scritto da C.N.A. CORDINAMENTO NAZIONALE AMIANTO
COMUNICATO STAMPA CNA
Si è tenuta ieri presso Palazzo Giustiniani del Senato la II Assemblea Nazionale sull’Amianto in cui è stato presentato un ddl recante il Testo Unico in materia di amianto, frutto delle conclusioni raggiunte dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali con la collaborazione dell’Università degli Studi di Milano. Otto titoli composti da 128 articoli per cercare di affrontare e riordinare il tema dell'amianto in tutta la sua vastità e complessità.
Presente il Coordinamento Nazionale Amianto con i responsabili delle associazioni e Comitati che ne fanno parte, i sindacati confederali Nazionali e tante altre realtà attive sul territorio.
Augurandoci che questa iniziativa non sia stata frutto di un’azione propagandistica in vista del delicato momento referendario ed esprimendo la nostra soddisfazione in considerazione che il tema amianto sia entrato, di fatto nell’agenda politica delle priorità del nostro governo, esprimiamo rammarico e delusione per il fatto che le associazioni delle vittime a differenza del recente passato non siano state coinvolte nella sua elaborazione e stesura. Ricordiamo che le associazioni degli ex esposti e delle vittime dell’amianto, insieme ai movimenti di lotta per la salute, ai sindacati confederali e di base, fin dagli anni ‘70 si sono battute per mettere al bando l’amianto. Si può dire che la legge 257 del 1992 che ha interrotto la produzione e il commercio di amianto è una loro vittoria. Il problema della presenza dell’amianto sul territorio non è stato comunque risolto dalla legge se non in poche situazioni e a seguito di diverse mobilitazioni. Si pensi alle conferenze organizzate dalla base, prima e dopo la conferenza governativa di Roma del 1999, Milano 1993, Monfalcone 2003, Bruxelles nel 2005, Torino nel 2009 e la II conferenza Nazionale presentata del governo nel 2012 a Venezia, che è stata a gran voce richiesta e voluta dal Coordinamento Nazionale Amianto.
Si immaginava, in considerazione del ruolo svolto e per la tenace richiesta di giustizia per gli ex esposti, le vittime dell’amianto e dei processi che ne sono seguiti che non si potesse procedere senza il coinvolgimento diretto dei protagonisti delle lotte e delle richieste, sulla base delle loro conoscenze e della presenza sul territorio a stretto contatto con le persone che soffrono o che sono deceduti.
Esprimiamo un parere favorevole all’istituzione di Sportelli Amianto su tutto il territorio e della Agenzia Nazionale Amianto ma leggiamo, allo stesso tempo con preoccupazione, l’articolo in cui si afferma "senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica". Ecco che ci chiediamo come è possibile pensare ad un organismo del genere come una Agenzia Nazionale senza fondi per operare?
Quante volte come associazioni o singoli cittadini ci si è rivolti alle istituzione ambientali, sanitarie e sociali senza ottenere risposte o ottenendole con tempi lunghissimi? Quante volte ci è stato detto che abbiamo ragione ma mancano i soldi?
Apprezziamo alcune misure che sono state inserite nel DDL, a partire da quelle che da tempo chiediamo, come la sorveglianza sanitaria, omogenea, con protocollo unico, per tutto il territorio nazionale e non disomogenea, come è oggi, da regione a regione o addirittura da provincia a provincia nella stessa regione, per altro prevista ma poco attuata e non indicativa nel testo unico.
Un paragrafo a parte lo dedicheremo sulla possibilità di richiedere atti di indirizzo per ottenere, la dove vi è stata una reale esposizione, per i benefici previdenziali per gli ex esposti, anche se, sui benefici, sono di più le norme che si chiudono che quelle che si aprono.
Siamo finalmente soddisfatti per l’allungamento dei termini di prescrizione e il gratuito patrocinio a spese dello Stato per le vittime dell'amianto e i familiari nell'ambito dei processi per disastro, omicidio e lesioni. Non altrettanto per la mancata istituzione della Procura Nazionale sulla Salute e Sicurezza sul lavoro in particolare sull’amianto.
Avremmo, certamente, apprezzato fosse stato affermato che per l’amianto non dovrà esistere alcun valore limite al di sotto del quale la salute degli esposti possa essere garantita e che i valori limiti definiti costituiscano un’aggravante se superati.
Altrettanto sarebbe stata interessante, fosse riportata e definita, la soluzione del conflitto di interessi fra chi riconosce le malattie asbesto correlate e chi eroga le relative provvidenze. Sono le istituzioni sanitarie proposta alla Sorveglianza Sanitaria, che devono giudicare le malattie e i disagi e non l’ente assicuratore INAIL, escludendolo dal conflitto di interesse in cui si trova.
Cercheremo infine di entrare, più puntualmente, nel merito di quanto riportato in detto Testo Unico, confidando nell’affermazione della Senatrice Fabbri, che si tratta di una proposta aperta ad eventuali modifiche o integrazioni, dicendo - non come una battuta - che non sarà il sì o il no a interrompere il processo. A breve presenteremo le nostre osservazioni sui punti del Testo Unico che, a nostro parere, presentano delle criticità, delle lacune, delle inesattezze o che non hanno tenuto conto delle nostre richieste giacenti in Commissione Senato e forniremo al governo e alle parte interessati, le nostre integrazioni, con l’augurio di poter andare avanti nella realizzazione di questa opera così complessa ed organica tutti insieme.
ELENCO ASSOCIAZIONI ADERENTI AL CNA PRESENTI ALL’ASSEMBLEA:
- MEDICINA DEMOCRATICA
- ASSOCIAZIONE ITALIANA ESPOSTI AMIANTO
- COMITATO PER LA DIFESA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO E SUL TERRITORIO SESTO SAN GIOVANNI
- AICA ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO L’AMIANTO
- AEAC FERRARA
- ASSOCIAZIONE AVANI BRONI
- CONTRAMIANTO TARANTO
- SPORTELLO NAZIONALE AMIANTO
- ASSOCIAZIONE FAMILIARI VITTIME AMIANTO BARI
- GRUPPO AIUTO MESOTELIOMA di LECCO
- COMITATO PERMANENTE EX ESPOSTI MILAZZO
- EUROPEAN ASBESTOS RISK ASSOCIATION TRIESTE
- ASSOCIAZIONE MEDICI PER L’AMBIENTE MILANO