Progetto Novorossiya
- Dettagli
- Scritto da CIVG
Centro Informazione e Solidarietà con la
NovoRossIya e l’Ucraina resistente
Noi non intendiamo restare inerti e silenti,
di fronte a quanto sta avvenendo in questi mesi contro la popolazione del Donbass e della Novorossiya: una aggressione militare feroce e brutale, con veri e propri crimini di guerra, in particolar modo contro i civili, che ha provocato un tragico disastro umanitario, come ormai documentato. Con centinaia di migliaia di civili dell’Ucraina orientale che sono bersaglio da mesi del fuoco dell’esercito della giunta golpista di Kiev, e dove le formazioni neonaziste di EuroMaidan, trasformatesi in Guardia Nazionale, compiono crimini efferati e disumani, contro bambini, donne e anziani.
La colpa delle popolazioni russofone e antifasciste dell'Ucraina sud orientale è stata quella di non accettare un governo golpista, con ministri ed esponenti dichiaratamente neonazisti e banderisti ( eredi del criminale di guerra e collaborazionista del nazismo hitleriano, Stepan Bandera), per la prima volta in Europa dopo la II Guerra Mondiale; un governo completamente asservito agli interessi economici occidentali e militari della NATO, sordo alle esigenze del proprio popolo.
Avevano solo richiesto semplicemente la difesa dei propri diritti, una federalizzazione che garantisse a tutti la possibilità di esprimersi e votare propri rappresentanti locali, il rispetto delle garanzie insite nella Costituzione ucraina; quindi una scelta di difesa della libertà e dell'autodeterminazione, oltrechè della memoria storica antinazista, per cui il popolo di quelle regioni ha pagato un prezzo altissimo e su cui fu costituito lo stato ucraino; così come il rispetto e la salvaguardia della fede ortodossa, parte secolare e popolare dell'identità slava.
Di fronte alla negazione ed alla reazione militare e violenta delle bande neonaziste, bracci armati della giunta di Kiev ( mai bisogna dimenticare cosa hanno fatto ad Odessa, un crimine contro l'umanità tuttora impunito: centinaia di cittadini civili assassinati uno per uno in un orgia bestiale e inumana, come documentato). Di fronte a tutto questo l'unica possibilità di difesa delle proprie libertà e della propria sopravvivenza materiale è stata la creazione di Milizie Popolari di autodifesa, che nell'escalation degli eventi di guerra è diventato un esercito.
Intervista dell' 11 settembre a Igor Strelkov
- Dettagli
- Scritto da CIVG
Video molto importante per capire i giochi di potere interni alla Russia, tra i liberali che rialzano la cresta e i patrioti che resistono, questa conferenza stampa tenuta da Igor Strelkov, già comandante delle milizie popolari del Donbass e la situazione vera, non quella desiderata da molti in quell'area:
PUSSY RIOT: la vera storia
- Dettagli
- Scritto da CIVG
Le Pussy Riot litigano per denaro
Il fattore commerciale nel caso Pussy Riot ha completamente sopraffatto quello politico. Le componenti del gruppo, i loro avvocati e sostenitori sono tutti concentrati sul dibattito intorno alle Pussy Riot come su di un progetto di business di successo.
La prima prova del movente nascosto delle "anti- Putin” Pussy Riot è emersa nel mese di aprile di quest'anno, quando si è saputo che l’Agenzia Russa dei Brevetti ( Rospatent ) ha ricevuto una domanda di registrazione di “Pussy Riot” come marchio di fabbrica . L’attribuzione giuridica del marchio è stata condotta dalla società cinematografica Web - Bio . Il direttore generale della società è Natalia Kharitonova , la moglie di Mark Feigin, uno degli avvocati delle ragazze . Dopo la registrazione del marchio della band punk era prevista la produzione di abbigliamento, distintivi, penne, stampe, giocattoli , film , così come spettacoli e concerti .
Ucraina: Speciale regioni sud orientali
- Dettagli
- Scritto da Enrico Vigna
Kiev: forze dell'ordine impotenti, Ucraina orientale fuori controllo – 30 aprile
Il presidente ad interim dell'Ucraina Alexandr Turchynov ha dichiarato oggi a Kiev che le forze dell'ordine non sono al momento in grado di riprendere rapidamente il controllo della situazione nelle regioni di Lugansk e Donetsk.
Secondo lui, la situazione nella parte orientale del Paese rimane tesa e fuori controllo.
Turchynov ha sottolineato che le autorità centrali ucraine non controllano la situazione nella città di Slavyansk, nell'Oblast' di Donetsk. In precedenza erano stati licenziati i capi dei distretti regionali di polizia.