CIVG Informa N°104
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Non possiamo rimanere in silenzio
13 gennaio 2017 L’anno 2016 ha visto trionfare la normalità della guerra, la Terza Guerra mondiale a pezzetti, come la chiama papa Francesco, una guerra spaventosa che ha il suo epicentro in Medio Oriente e ha mostrato tutta la sua ferocia, disumanità e orrore nell’assedio della città martire, Aleppo. Una guerra che attraversa anche l’intera zona saheliana dell’Africa, dalla Somalia al Sudan (Darfur e Montagne Nuba), dal Sud Sudan al Centrafrica, dalla Nigeria (Nord) alla Libia, dal Mali al Gambia. Senza dimenticare i massacri nel cuore dell’Africa, in Burundi e Congo (Beni). Siamo davanti a desolanti scenari di guerra che si estendono dallo Yemen all’Afghanistan, guerre combattute con armi sempre più sofisticate e a pagarne le spese sono sempre più i civili. “Come è possibile questo? – si chiede papa Francesco. È possibile perché dietro le quinte ci sono interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere, c’è l’industria delle armi che sembra essere tanto importante”. |
La Siria è un regime alawita?
La guerra civile siriana prosegue ininterrotta da ormai 5 anni. Inizialmente essa ci è stata presentata come “una pacifica rivolta di un popolo contro un corrotto dittatore”. In seguito è diventato chiaro che la rivolta non solo era tutto men che pacifica, ma che i suoi protagonisti erano in buona parte gruppi islamisti più o meno radicali; allora la narrazione dei media ha cominciato a parlare di “guerra settaria”, “scontro religioso”, “lotta tra potenze sciite e sunnite”. Si tratta di una tecnica ben collaudata: prima si propone uno schema semplice, quello dei Buoni Democratici (preferibilmente giovani e dotati di connessione wi-fi) e dei Dittatori Cattivi. Quando lo schema manicheo è del tutto screditato, gli opinionisti occidentali lo mettono in soffitta e avanzano una nuova, sofisticata analisi, riassumibile con “la Siria è un casino”. Persone che non sospettavano nemmeno l’esistenza di una ventina di confessioni in un Paese di 22 milioni di abitanti finiscono per ridurre tutto al “caos etnico-religioso” che nella mentalità occidentale media domina tutto il resto del pianeta. Ma un cattivo deve essere comunque identificato. Nel caso della Siria è ovviamente il “regime alawita” o “sciita” (i due termini vengono usati disinvoltamente come sinonimi) degli Assad, colpevole di opprimere la maggioranza sunnita. Perfino molti mezzi di “controinformazione” accettano questa lettura, almeno per quanto riguarda l’esistenza di un governo ad egemonia alawita in Siria. In che cosa consista questo regime “alawita” non viene di solito precisato. |
L’esodo di massa dall’Ucraina alla Russia: 80.000 a settimana preferiscono Putin all’Europa
Ci sono due numeri che, al netto della propaganda occidentale su quanto sia brutta, sporca e cattiva la Russia per gli ucraini, parlano chiaro. Il primo è 1,1 milioni e sono i cittadini ucraini che dall’inizio della guerra in Donbass hanno lasciato la regione dell’est Ucraina per rifugiarsi in territorio russo. Il dato è fresco fresco ed è stato reso noto la settimana scorsa durante una seduta del Consiglio russo per le relazioni interetniche da Aslambek Paskachev, capo della Ong “Congresso dei popoli del Caucaso”. Paskachev ha aggiunto che sono più di 4 mila i ragazzi proveniente da famiglie di rifugiati accolti nelle scuole e nelle università del paese. Numeri importanti che non a caso sono stati attenzionati dal governo di Mosca attraverso un decreto firmato nel mese di maggio da Vladimir Putin, dove si prevedevano procedura semplificate e meno burocratiche per il rilascio dei permessi di soggiorno in favore dei rifugiati ucraini in Russia. “Per loro la Russia è stata, è e sarà sempre una seconda patria”, aveva detto Dmitri Medvedev in quell’occasione, commentando il provvedimento fortemente voluto da Putin. |
2.000 Mercenari stranieri arrivati nel Donbass
Circa 2.000 mercenari, alcuni dei quali parlano l'arabo, sono stati inviati nella zona del villaggio di Luhansk dal Comando ucraino, ha riportato il portavoce della Milizia popolare il maggiore A. Marochko, della Repubblica Popolare di Lugansk (LPR).
"…Circa 2.000 mercenari, vestiti in uniforme nera, sono arrivati nella zona del villaggio di Luhansk. Alcuni di loro comunicano in lingua araba. Tutti i mercenari arrivati sono stati collocati in campi estivi per bambini e case private vuote ", ha detto Marochko. 3-11-2016 |
Democrazia significa libertà, uguaglianza e informazione neutrale
Intervista rilasciata a People's Daily da Zivadin Jovanovic, Presidente del Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali. D: Molte persone sono rimaste scioccate dai risultati delle elezioni presidenziali statunitensi dello scorso novembre. Alcuni esperti sostengono che ciò sia un difetto della liberal-democrazia. Quali sono le principali colpe o errori delle democrazie occidentali? |
Hebe De Bonafini, Presidente dell’Associazione Madri de Plaza de Mayo, è stata nuovamente minacciata di morte
Hebe De Bonafini in un video ha denunciato che dopo aver scritto una lettera a Papa Francesco le hanno tagliato le comunicazioni telefoniche, isolandole il cellulare e il telefono di casa, ed è poi stata minacciata di morte. Nella suddetta lettera al Pontefice, la Presidente delle Madri di Plaza de Mayo chiedeva aiuto perché il «popolo ha paura». «Quando si è saputo che avevo scritto una lettera per il Papa, hanno isolato il mio cellulare e silenziato il mio telefono di casa - ha raccontato la Bonafini attraverso un video pubblicato su internet. Una mattina alle 2.30 mi hanno suonato anche il citofono. Impaurita mi sono alzata e una voce mi ha detto: "Vecchia di merda, cagna, finiscila, ci stiamo stufando, stiamo per scoppiare, stiamo per ridurti a una palla, ti uccideremo, se non la smetti veniamo a ucciderti, finiscila con le lettere al Papa e con le offese e gli insulti al nostro Presidente"». |
Un campo per bambini dei “ Vendicatori Azov" organizzato sul modello della "Gioventù hitleriana”, in Ucraina.
Come allevare un bambino sotto le tradizioni nazifasciste della "Gioventù hitleriana", se n’è parlato al campo dei bambini "Vendicatori Azov", organizzato in uno dei sobborghi di Kiev, lo scorso agosto. " la chiamata dei legami della mia fede è granitica, fa crescere il desiderio, il potere della volontà di andare combattere come eroi, per voi, per vendicarsi di chi ha tradito il sangue e la morte eroica degli eroi della nazione ucraina, della Rivoluzione nazionale ucraina, come il colonnello Eugene Konovaltsia Basarabovoi, Golovinskiy, Shukhevych, Bandera (ndt: tutti condannati storicamente come criminali di guerra, genocidi e collaborazionisti dei nazisti) e la morte gloriosa di Danylyshyn e Bilas, e migliaia di altri a noi sconosciuti, che le loro ossa sono sparse o sepolte in segreto". Queste parole sono ferocemente ripetute dai figli dei militanti del battaglione "Azov", che forse, neanche comprendono il significato di simili terribili parole. |
Kadyrov Ramzan: “Io lo penso veramente!”
28 novembre 2016 Il leader della Cecenia in una intervista speciale alla TASS parla della paura, dei nemici e degli amici, di Boris Nemtsov e delle guerre.
A. Vandenko: E’ da molto tempo che non registro una intervista in una palestra. Di solito le mie interviste si svolgono alla scrivania di un ufficio. R. Kadyrov: Sono qui semplicemente per una salutare sudata. Per cui non vi preoccupate, va bene così. Risponderò comunque ad ogni domanda, qualunque essa sia. |
Piena solidarietà e sostegno per Riccardo Antonini, in prima linea per la verità del crimine ferroviario di Viareggio
11 gennaio 2017 Mentre, a fine mese (il 31.01) è prevista la sentenza di primo grado per il crimine ferroviario di Viareggio del 29.06.2009, continua il calvario di Riccardo Antonini reo di aver sostenuto la richiesta di verità delle popolazioni colpite dalle inadempienze dei diversi soggetti imputati nel processo che vede anche Medicina Democratica tra le parti civili.
Comunicato della Cassa dei Ferrovieri MERCOLEDÌ 18 GENNAIO, ALLE ORE 10.00 PRESSO LA CORTE DI CASSAZIONE DI ROMA, PIAZZA CAVOUR 95 UDIENZA CONTRO IL LICENZIAMENTO DEL NOSTRO COLLEGA RICCARDO ANTONINI |
Il Battaglione Azov e i Servizi di Sicurezza Ucraini (SBU) hanno occupato e perquisito gli uffici del PSPU (Partito Socialista Progressista di Ucraina) a Kiev
11/11/2016
Il Servizio Stampa del PSPU ha emesso un comunicato di denuncia circa l’occupazione e la perquisizione dei propri uffici, nonché il sequestro subito di diversi materiali. Il raid è avvenuto il 28 ottobre a Kiev ad opera del Battaglione Azov e dei Servizi di sicurezza ucraini. Il Battaglione Azov è una formazione armata che fa parte del movimento nazifascista Pravy Sector (Settore Destro), determinante nel violento colpo di stato del febbraio 2014 in cui fu rovesciato in Ucraina il legittimo presidente Victor Yanukovich. Quest'anno, Azov si è registrato come partito politico col nome “Corpo Nazionale”. |
Bombe molotov contro una Chiesa del Patriatcato di Mosca in Ucraina
Alcuni sconosciuti non identificati, hanno attaccato con bombe molotov la Chiesa di Cyril e Methodius della Chiesa Ortodossa Ucraina del Patriarcato di Mosca a Pavlograd, nella Regione ucraina di Dnipro.
L’attentato è avvenuto alle 2 di notte, e sono state lanciate tre bottiglie incendiarie dentro l’edificio. La galleria del coro e i libri sacri sono andati completamente bruciati e considerevoli danni hanno subito la parte centrale della chiesa con I dipinti, le icone, le vetrate decorate e il sistema acustico. |
Terrorismo dove è NATO e chi lo USA
Edizioni Dissensi 140 pag. – 12 Euro
Molti sostengono che sia già iniziata la III guerra mondiale, ma che noi, cittadini dei paesi occidentali, non ne siamo consapevoli. Io non sono di questo avviso, sostengo che la II guerra mondiale in realtà non è mai finita, la pace ha avuto un ruolo formale privilegiando solo alcuni stati, i quali, non hanno avuto sul loro territorio nemici combattenti, ma questi stati in pace, hanno agito costantemente, dal 1945 ad oggi, guerreggiando in altre parti del mondo, a volte in luoghi a loro lontani, a volte in luoghi a loro vicini. E’ pur vero che la storia dell’umanità è anche una storia di guerre e di conflitti continui, interrotti da momenti di tregua più o meno lunghi. Considerando gli ultimi due secoli c’è solo una nazione, che dalla sua fondazione e fino ad oggi, è stata costantemente in guerra e non ha mai visto aggressioni al suo territorio, salvo una sola volta, quando subì un attacco a Pearl Harbur da parte del Giappone. |
La disinformazione e la formazione del consenso attraverso i media
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E' uscito il primo volume della trilogia sulla Disinformazione di Paolo Borgognone con la prefazione di Giulietto Chiesa.
Dalla Prefazione di G. Chiesa
Il mainstream peggiora a vista d’occhio. E, tanto più peggiora, tanto meglio si vede in filigrana quando mente (anche se non è facile, di primo acchito, vedere quanto mente). Peggiora ma non pare destinato, per il momento, a passare a miglior vita. Infatti viene sostenuto da possenti iniezioni di morfina, che lo rendono , se non più sano, quanto meno abbastanza arzillo. Io, da modesto cronista, l’ho seguito con grande attenzione nelle sue circonvoluzioni: dalla narrazione che imbastì a proposito della fine dell’Unione Sovietica, all’esaltazione della figura di Boris Eltsin, dipinto a tinte pastello come il primo presidente democratico della nuova Russia, mentre era soltanto un Quisling ubriacone che la Russia la svendette, privatizzandola, tutta intera, con la modica spesa di 10 miliardi di dollari (sottolineo, dieci miliardi di dollari).
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E’ uscito il nuovo lavoro di Enrico Vigna, in proseguimento di: “ L’UCRAINA TRA GOLPE, NEONAZISTI, RIFORME E FUTURO”.
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- Scritto da Enrico Vigna
Una raccolta di 240 pagine di foto, testimonianze, documenti, interviste sulla situazione di quell’area
UCRAINA, DONBASS
i crimini di guerra della Giunta di Kiev
17x24 cm
240 pagine a colori
20 €
ISBN 978-88-98582-14-3
Questo è un libro che documenta e denuncia crimini e orrori... occorre una forte dose di forza d’animo e di coraggio interiore per sfogliarlo, non è un libro per animi leggeri, ma per animi sensibili sì... questo non è un libro che analizza, che narra, che vuole convincere, che difende una ideologia o una fazione politica... Questo libro è un atto di accusa, dove a parlare, a testimoniare, a deporre sono immagini, fatti e atti che non hanno bisogno di parole, analisi, interpretazioni ideologiche o dottrinali. In questo libro sono portati all’attenzione dell’opinione pubblica atti, fatti, documenti, immagini non opinabili, interpretabili o discutibili.
È un lavoro con l’obiettivo della ricerca della verità, per poter avere più giustizia e contribuire alla lotta per la pace tra i popoli; ed è parte, come sempre, di un percorso concreto di solidarietà per i bambini del Donbass, verso cui andrà il ricavato delle vendite.
Per Informazioni, richieste, presentazioni, contatti, scrivere a: info@civg.it
Nostri PROGETTI di Solidarietà concreta
Progetto con Yasinovataya, Donetsk – Referente Padre Vitaliy Bakun
Cari fratelli, sorelle e Padri !
Viviamo sul fronte dei combattimenti nella regione di confine di Yasinovataya, vicino a Donetsk. Un terzo della città è distrutta del tutto, i bombardamenti nella periferia della città continuano ad aumentare, il numero di edifici e case devastate e la perdita di vite umane. I pensionati non ricevono da 4 mesi le loro pensioni , solo una piccola percentuale della popolazione riceve lo stipendio . Briciole di aiuti umanitari, che si danno una sola volta sola, a persone sopra i 65 anni, sono sufficienti solo per un paio di giorni. Grazie all'aiuto della confraternita di Giovanni Battista di Trezvenie , negli ultimi 4 mesi abbiamo aiutato più di 4.000 persone con cibo e medicamenti, siamo stati in grado di fare le riparazioni ordinarie della chiesa e della Scuola attigua, che erano crivellate dalle bombe. Con l'inizio della stagione fredda aumenta il numero di persone in cerca di aiuto. Da novembre trasformano il Donbass nella Leningrado assediata. Saremmo grati se qualcuno riuscirà ad organizzare spedizioni con cibo e medicine. I prodotti più necessari sono i cereali e conserve. Elenchi di farmaci necessari possono essere scaricati da internet.
Vi preghiamo fortemente di rispondere a questo appello e aiutarci con le preghiere e concretamente.
Progetto per i bambini della scuola bombardata № 24
della città di Krasnodon – Referente insegnante Serghey Aartemov
AIUTATECI ad AIUTARLI
Dottor Liza, l’angelo dei bambini vittime della guerra e degli ultimi, è volata via
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AD Memoriam, dicembre 2016
Il 25 dicembre 2016 è caduto sul Mar Nero in Russia un aereo Tupolev TU –154 del Ministero della Difesa russo con 92 persone a bordo, tutte decedute.
Era diretto in Siria per portare un carico di aiuti umanitari destinati all’Ospedale Tishreen e a quello di Lattakia. A bordo c’era una parte del coro dell’Armata Rossa, che avrebbe cantato il 31 dicembre in un concerto per le truppe russe. Sull’aereo vi erano anche 9 giornalisti tra cui tre reporter del Canale Uno di Russia e tre del canale televisivo Zvezda Tv.
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