CIVG Informa N°40

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ABKHAZIA/ABCASIA - NOTIZIE-Aprile 2014
Enrico Vigna

 

 

    

La  “ Repubblica di Abcasia/Abkhazia” è una Repubblica che si è proclamata indipendente dalla Georgia il 23 luglio 1992, ed è “de facto” un territorio indipendente; è attualmente riconosciuta a livello internazionale da 6 Stati membri dell'ONU: Russia, Venezuela, Nicaragua, Nauru, Tuvalu e Vanuatu e 2 Stati a loro volta non riconosciuti. L’ONU e l’UE non ne riconoscono l’indipendenza. E’ strutturata come una repubblica semipresidenziale, le lingue ufficiali sono l’abcaso ed il russo;  la sua superficie è di 8.432 kmq, con una popolazione di 242.862 ab., la capitale è Sukhumi (40.000 ab.).

 

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Gli ordini delle lobbies multinazionali diventano legge in Europa, la democrazia diventa un controsenso
Sonia Savioli

aprile 2014

Pagate i debiti e fate le grandi opere! I governi svendono le proprietà pubbliche, le multinazionali se le comprano a prezzi stracciati, coi soldi di tali vendite-privatizzazioni i governi ripagano una parte del debito alle banche, i debiti con le banche i governi li hanno fatti per pagare le Grandi Imprese Multinazionali che realizzano le Grandi Opere, i padroni delle Grandi Imprese delle Grandi Opere pagate dai governi nazionali sono anche i padroni delle banche con cui i governi hanno contratto i debiti e sono anche i padroni delle multinazionali che si comprano le imprese pubbliche (cioè nostre).

Oplà! Il gioco è fatto, il trucco c’è ma non si vede. Anche perché l’assistente del Mago (“media ufficiali”, si chiama) fa di tutto per distrarvi.

La crisi del capitalismo imperiale (o, se preferite, dell’impero globale capitalista), quella crisi prodotta dalla stessa natura della sua economia, è ormai diventata incompatibile con qualsiasi forma, seppur blanda e quasi del tutto formale, di democrazia. Il “quasi” non è più tollerabile.

Perché? Perché la crisi economica, cioè il ridursi della “torta da spartire”, fa sì che i potentati economici decidano di non “spartire” più niente con i lavoratori e con i popoli.

Per raggiungere questo obiettivo (niente più pensioni, niente più servizi pubblici, salari da fame ecc. ) sono però indispensabili due condizioni: la prima è una dittatura politica; la seconda è il rintronamento mediatico della plebe, che non deve accorgersi della dittatura se non quando sarà troppo tardi.

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Russia: Le foto di truppe russe vicino all’Ucraina sono state effettuate dalla NATO nel 2013
rt

Pubblicato: 10 apr 2014 | 16:46 GMT Ultimo aggiornamento: 10 aprile 2014 | 17:05 GMT

Lo Stato Generale della Russia ha chiarito che le foto scattate dai satelliti della NATO delle truppe russe schierate nei pressi del confine con l'Ucraina sono state effettivamente ottenute dalla NATO nel mese di agosto 2013.

"In queste immagini, che sono state rilasciate [oggi] dalla NATO, si vedono divisioni dell’Esercito russo della regione militare del Sud, che nella scorsa estate hanno svolto varie esercitazioni militari, anche vicino al confine con l'Ucraina", ha detto a Ria Novosti un alto funzionario dello Stato Maggiore della Russia.

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Appello alle autorità lombarde e al governo: non costruite!
Forum Civico Metropolitano

Appello al Sindaco e al Consiglio Comunale di Milano, al Presidente e al Consiglio della Regione Lombardia, al Presidente e al Consiglio Provinciale di Milano, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Parlamento della Repubblica.

 

- Non costruite nuove autostrade ; impiegate le risorse disponibili  per il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile , per bonificare aree inquinate e migliorare il paesaggio urbano.

- Non costruite a Milano l’autostrada in città, la vecchia Gronda Nord /Strada Interquartiere  Nord; trasformate il suo tracciato in corridoio verde, ciclopedonale e metro- tramviario.

- Non costruite un canale, chiamato impropriamente ‘via d’acqua’,  che devasterebbe quattro parchi urbani; riqualificate e salvate i navigli rispettando la loro storia e le loro caratteristiche paesaggistiche.

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Libia 2014: il popolo libico si rialza in piedi
lybia lybia

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Medicina Democratica Onlus sulla vicenda Tirreno Power sequestro degli impianti e fermata dei gruppi a carbone: una prima misura da consolidare ed estendere
Medicina Democratica Onlus

marzo 18, 2014

Centrale Tirreno Power

Medicina Democratica Onlus di Savona e il Direttivo Nazionale valutano positivamente l’iniziativa della Magistratura, che pone un primo importante stop al pesantissimo inquinamento causato da decenni dalla combustione del carbone nella Centrale Tirreno Power di Quiliano/Vado Ligure.
I temi emersi dalla indagine riguardano diversi aspetti. Principalmente il pesantissimo inquinamento ambientale provocato dalle emissioni e dalla gestione complessiva delle unità a carbone, i danni alla salute delle popolazioni ancor più accentuati dal colpevole ritardo nella ridefinizione delle autorizzazioni (Autorizzazione integrata ambientale delle sezioni esistenti) e dalle ulteriori mancanze nella attuazione della tardiva e per diversi aspetti inadeguata autorizzazione.

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Venezuela: La manipolazione mediatica al suo apice
CIVG

Pubblichiamo integralmente l'articolo scritto giovedì dall'economista statunitense Mark Weisbrot per il periodico inglese The Guardian, nel quale descrive la situazione vissuta in Venezuela in netto contrasto con la sua precedente percezione, risultato della sua interpretazione di informazioni ottenute dai mezzi di comunicazione in lingua inglese.

Il testo denuncia la falsità delle informazioni del segretario di Stato Usa, John Kerry , che ha dichiarato che il governo venezuelano starebbe portando avanti una "campagna di terrore" contro la popolazione, anche se la realtà dimostra che questa campagna è realizzata da settori dell'ultradestra radicale di opposizione con l'appoggio degli Stati Uniti.

Segue il testo:

Le immagini modellano la realtà, il che dà alla televisione, ai video fino alle fotografie un potere che può scavare in profondità nella mente delle persone, senza che nemmeno se ne rendano conto. Ho pensato anch’io di essere immune ai ripetitivi ritratti del Venezuela come Stato fallito in mezzo a una rivolta popolare. Ma non ero preparato a quello che ho visto a Caracas in questo mese: quanto poco la vita quotidiana sembrava essere colpita dalle proteste, la normalità che regna nella maggior parte della città. Anch'io ero stato ingannato dall'immaginario mediatico.

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Il parco del Pollino ostaggio della lobby dell’energia
Organizzazione Lucana Ambientalista

La centrale uccide il parco

Era nell’aria. Nonostante la presenza ieri a Castrovillari di una nutrita rappresentanza delle comunità e dei movimenti della valle del Mercure e del Pollino, contraria alla riattivazione della centrale Enel di Laino, la Comunità del Parco con il suo presidente pro tempore, Sandro Berardone, ha votato a maggioranza per il si alla riattivazione della centrale. Contrari solo i sindaci di Viggianello, Rotonda, San Severino Lucano, Morano Calabro e Acquaformosa. Le forti lusinghe politiche sui rappresentanti delle due Regioni e le promesse ai sindaci fatte da Enel – riferiscono i cittadini – hanno convinto anche i sindaci che in passato si erano dichiarati contrari, ribaltando così una decisione contraria presa in passato dalla Comunità del parco, oggi invece schieratasi per il si. A dare manforte al fronte del si, c’era ieri a Castrovillari anche il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella che, dopo le contestazioni di Marsico Nuovo ha preso parte all’incontro decisivo favorevole alla centrale. Presenti anche l’assessore all’ambiente della Regione Calabria, con il contestatissimo presidente del parco, Domenico Pappaterra.

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Marzo 1964
Frei Betto

 

Nel 1964 abitavo a Rio, in un buchetto all’angolo delle strade Laranjeiras e Pereira da Silva. Lì si insediavano i giovani dirigenti della JEC (Gioventù Studentesca Cattolica) e della JUC (Gioventù Universitaria Cattolica), movimenti dell’Azione Cattolica. Lì venivano ospitati spesso i dirigenti studenteschi Betinho, Vinicius Caldeira Brant e José Serra.
Io ero entrato nel corso di Giornalismo dell’Università del Brasile (attuale UFRJ) e tra i miei professori spiccavano Alceu Amoroso Lima, Danton Jobim e Hermes Lima. Di destra, c’era Hélio Vianna, professore di storia, cognato del maresciallo Castelo Branco.
Dal momento del mio arrivo a Rio, dal Minas, il Brasile viveva una fase di turbolenza politica. Si svegliava il gigante addormentato in una splendida culla. Tutto era nuovo sotto il governo di João Goulart: la bossa, il cinema, la letteratura...  
La Sudene (Sovrintendenza per lo sviluppo del Nordest) diretta da Celso Furtado, alleata del governatore del  Pernambuco, Miguel Arraes, ridisegnava un Nordest libero dal dominio dei colonnelli, industriali e latifondisti.  Francisco Julião sosteneva le Ligas Camponesas, che lottavano per la riforma agraria.

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Contribuisci gratuitamente al sostegno economico di Sos Yugoslavia - ONLUS
Enrico Vigna

S.O.S. Yugoslavia - ONLUS

Associazione di Volontariato

C/c n. 10/160153 Intesa – Sanpaolo

IBAN     IT56 K030 6909 2171 0000 0160 153

C/c postale n. 78730587 

 

 

CONTRIBUISCI GRATUITAMENTE AL SOSTEGNO ECONOMICO DI SOS YUGOSLAVIA - ONLUS

 

 

In occasione della prossima dichiarazione dei redditi delle persone fisiche è possibile destinare una quota del reddito a finalità sociali.

 

Anche quest’anno con la legge 183 del 12/11/2011 è previsto che, fermo quanto già dovuto dai contribuenti a titolo di imposta sul reddito delle persone fisiche, può essere devoluta una quota pari al cinque per mille dell’imposta netta a sostegno delle associazioni non lucrative e di volontariato di utilità sociale (ONLUS).

 

Puoi contribuire anche tu al sostegno di SOS Yugoslavia, destina il 5%o a:

 

SOS YUGOSLAVIA

Codice Fiscale  97587940012

 

(In caso di adesione, ricordiamo che è necessaria la massima cura nel riportare in modo corretto il numero del codice fiscale, perché costituisce l’unico riferimento ineccepibile)

Questa forma di contributo totalmente gratuita permette di aiutarci nel sostenere, con un semplice gesto, i vari progetti che da dieci anni portiamo avanti con coerenza e tenacia e che manteniamo attivi a favore delle comunità serbe in Kosovo-Metohija, delle famiglie di ex dipendenti licenziati della Zastava di Kragujevac, dei malati di sclerosi multipla di Kosova Mitrovica e dei profughi Kosovari di tutte le etnie ora residenti a Nis.

 

NON SPRECHIAMO QUESTA POSSIBILITA’

GRAZIE

 

Con Cuba Alla Casa Rossa Di Milano (Free The Cuban Five!)
CIVG

CON CUBA ALLA CASA ROSSA DI MILANO.

FREE THE CUBAN FIVE!

LIBERTAD PARA LOS CINCO CUBANOS!

 

 

Venerdì 14 marzo 2014, presso la Casa Rossa di via Monte Lungo 2 a Milano, iniziativa informativa e di solidarietà sul tema:

“ Libertà per i Cinque!” Libertad ya para los cinco antiterroristas cubanos!”.

Proiezione del documentario “La storia dei cinque eroi cubani sequestrati negli Stati Uniti”, a cura del CIVG (Centro di Iniziative per la Verità e la Giustizia), video di Luigi Albert tratto dallo spettacolo teatrale “Cuba o muerte!”, Associazione Culturale Narramondo. Sono quindi intervenuti Marcello Gentile (Casa Rossa di Milano, esperto di politica internazionale con alle spalle parecchie esperienze a fianco delle nuove realtà latinoamericane), nonchè gli autori Flavio Rossi e Andrea Galileo del CIVG, per la presentazione del libro “Cinque eroi dalla verità alla libertà” (prefazione di Gianni Minà con intervista esclusiva ad Aili Labanino, figlia di Ramon Labanino uno dei cinque, 144 pagine, edizioni la Città del Sole).

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