I programmi antisociali dell’opposizione politica ucraina rivelati da Wikileaks

Viktor Pynzenyk , ex ministro delle finanze e ora membro del partito di opposizione Oudar di Vitali Klitschko, ha spiegato nel 2010 all'ambasciatore americano che cosa erano disponibili a concedere  come nuovo governo per l’Europa:

    • Aumentare l'età pensionabile di due anni - tre anni

    • L'eliminazione del pensionamento anticipato

    • La limitazione delle pensioni per i pensionati che lavorano

    • La triplicazione del prezzo del gas per le famiglie

    • L'aumento dei prezzi dell'elettricità del 40 %

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La CDU di Angela Merkel sostiene partiti neonazisti in ucraina. I nomi e le responsabilità.

da Morning Star, dicembre 2013                  

Il rifiuto dell'Ucraina di firmare l'accordo di associazione all'UE, le proteste conseguenti e il tentativo di scacciare il governo con un voto di fiducia venuto meno, hanno origine nella grande battaglia geopolitica in atto tra la Germania e la Russia. 

La Germania usa l'Unione europea per esercitare pressioni sull'Ucraina affinché s'integri nella sfera politica ed economica di Berlino. Tuttavia il piano d'espansione della Germania ha subito una battuta d'arresto a est, nel vertice sul partenariato dell'UE a Vilnius. Solo due Paesi, Georgia e Moldova, hanno sottoscritto gli accordi di associazione dell'UE, mentre Bielorussia e Armenia hanno preferito aderire all'Unione doganale eurasiatica con la Russia. Mosca aveva fatto pressioni su Kiev, comprese sanzioni commerciali e altre minacce al fine di allontanare l'Ucraina dalla nuova corsa ad a est di Berlino. Eppure la Germania ha continuato i suoi sforzi per staccare l'Ucraina dalla sfera russa e i media tedeschi oggi parlano di "battaglia per l'Ucraina" e "nuovo cortina di ferro" da vincere ad est.

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Confessione sensazionale di Ibran Mustafic, veterano di guerra e politico bosniaco musulmano : abbiamo ucciso la nostra gente a Srebrenica

23 Gennaio 2014

Almeno 1.000 musulmani bosniaci di Srebrenica sono stati uccisi dai loro connazionali durante la fuga a Tuzla nel luglio 1995, perché c'erano liste di coloro a cui "deve  essere impedito di raggiungere la libertà, a qualsiasi costo", ha detto uno dei fondatori della SDA a Srebrenica, Ibran Mustafic.

 Ibran Mustafic è l'autore del libro "Caos pianificato ", nel quale alcuni dei crimini commessi dai soldati dell’Esercito ( musulmano ) della Bosnia-Erzegovina contro i serbi sono per la prima volta ammessi e descritti, così come il continuo illegale rifornimento occidentale di armi ai separatisti musulmani bosniaci, prima e durante la guerra, e ciò che è significativo, anche durante il periodo in cui Srebrenica era zona smilitarizzata sotto la protezione delle Nazioni Unite. Mustafic racconta dei conflitti tra musulmani e della dissolutezza generale del Comune governato dalla mafia , sotto il comandante militare bosniaco Naser Oric.  A causa delle torture di comuni cittadini nel 1994, quando Oric e le autorità locali vendevano gli aiuti umanitari a prezzi esorbitanti - invece di distribuirli alla popolazione - molti bosniaci fuggirono volontariamente da Srebrenica. "Coloro che hanno cercato la salvezza in Serbia , sono riusciti ad arrivare alla loro destinazione finale , e coloro che sono fuggiti in direzione di Tuzla ( governata dall’ esercito musulmano ) sono stati perseguitati " svela Mustafic .

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Ecco chi sono i gruppi d’assalto della rivolta di Kiev

 

Documento inedito per l’Italia

 

Come gli ultra nazionalisti ucraini sono stati preparati, da un istruttore della base militare NATO in Estonia, alla lotta per la democrazia. Ecco chi sono i gruppi d’assalto della rivolta di Kiev, vezzeggiati dai media e dai politici occidentali, da quali radici storiche provengono e quali valori li animano.                                          

A cura di Enrico Vigna

 

Ecco la foto del gruppo della Gioventù Nazionalista Ucraina, che ha partecipato ad un corso di addestramento di “terrorismo diversivo”, sotto la guida di istruttori NATO, in un campo militare della base militare atlantica in Estonia, nell’estate del 2006. Alcuni di loro sono stati arrestati proprio in queste settimane per gli scontri a Kiev.

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Libia : La liberazione del popolo libico è in marcia

19/01/2014  

Libia: il 13 Febbraio 2013 , la Dichiarazione delle tribù libiche aveva annunciato l'impegno di rivalsa e di preparare la liberazione del popolo libico affrancato.

Questo appello al mondo, dall’est all’ovest, spiegava e difendeva la legittimità dell'assunzione da parte del popolo libico libero, di liberare la sua terra dai criminali  satanici al servizio della NATO ed dal regime oppressore e dimostrare che hanno mentito sin dall'inizio della loro presunta "ribellione " e sono stati guidati soltanto  dalla voglia di rubare e rapinare il territorio africano .

Il 17 gennaio 2014, meno di un anno dopo la dichiarazione delle tribù , il Movimento di Resistenza Giovanile di Tripoli ….VIDEO…. ha annunciato in un video pubblicato su Internet le prime rivincite. Nella dichiarazione , la Resistenza invita la gente a sollevarsi e combattere per liberare la loro terra e applicare le leggi della Jamahiyra.

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Presentazione del libro: "5 eroi - Dalla verità alla libertà"

20 gennaio 2014, Presso la Biblioteca Popolare “ Il faggio rosso” di Grugliasco

Un'altra bella e interessante serata, riuscita grazie al contributo fondamentale del CIVG nelle figure di Flavio Rossi e Andrea Galileo, autori del libro "Cinque eroi - dalla verità alla libertà".

La questione dei 5 cubani, i cui nomi sono: Gerardo Hernàndez, Ramòn Labanino, Antonio Guerrero, Fernando Gonzàles e Renè Gonzàles, non è solo una storia di controspionaggio e di intelligence, è una storia d'impegno, di responsabilità, una storia d'amore per il proprio Paese e per il proprio popolo. 

Un esempio di partigianeria alle soglie del XXI secolo, quando, per fermare, o quantomeno arginare, il proliferare degli attacchi verso Cuba, questi cinque compagni coraggiosi si introdussero negli ambienti dei gruppi terroristici di Miami, dove, con l'avvallo USA, si decidono i tempi e i modi di questi attacchi, in uno dei quali peraltro morì il nostro connazionale Fabio Di Celmo.

Da qui iniziarono a fornire materiale informativo al loro governo, permettendogli di prendere precauzioni e contromisure utili a intraprendere contromisure difensive.

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CELAC a Cuba

Sono giorni di fuoco qui a L’Avana, per la stampa locale e straniera accreditata e anche per una parte della popolazione, dato che ci sono percorsi obbligatori perchè si sta svolgendo il iI Vertice della CELAC, la Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi formata da 33 nazioni indipendenti che si riconoscono nel pensiero e negli ideali di Bolívar e di Martí.

In  città ci saranno  molti capi di Stato e di Governo.
Il Vertice d’alto livello durerà due giorni: il 28 e il 29 gennaio - a Pabexpo, preceduto dalla riunione dei ministri degli Esteri e da quella dei coordinatori nazionali.
Cuba è stata presidente nel 2013 e il 29 consegnerà la presidenza pro tempore  ricevuta dal Cile all’inizio del 2013, a Costa Rica.
Saranno presenti anche Ban ki Moon e il segretario generale della OSA, Insulza, come invitato straniero.

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Chomsky sull'Accordo di Associazione Trans-Pacific (TPP)

Chomsky: Il Patto Trans-Pacific di Obama è una aggressione neoliberista di dominio sociale

19 gennaio 2014

 

L'accordo di Associazione Trans-Pacific (TPP) che l'amministrazione Obama sta cercando di firmare è un attacco ai lavoratori, in quanto è destinato ad aumentare il dominio sociale, dice l'attivista Noam Chomsky.

Sebbene l'amministrazione Obama - che ha negoziato per anni l'adesione al TPP, così come altre 11 nazioni del Pacifico -  non ha ancora firmato l'accordo, gruppi di interesse degli Stati Uniti hanno già espresso un forte sostegno per il TPP, che descrivono come un accordo di libero scambio che promuove la crescita economica.

Tuttavia, gli esperti dicono che il trattato avrà effetti negativi soprattutto in materia di accesso ai farmaci, alla cultura, alla libertà in Internet e nelle normative ambientali. Non per niente, i sindacati dei lavoratori e una serie di gruppi tradizionalmente liberali, così come ecologisti e difensori della salute pubblica hanno duramente criticato le trattative.

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Il limite dell'autoreferenzialità

"Cosa entra nell'inceneritore e che cosa esce dal suo camino?", "A che cosa serve questo CLC?".

Chi c'era ieri in una più che gremita Sala Consiliare avrà sentito più volte porre queste domande, al CLC (Comitato di Controllo Locale) durante la seduta convocata d'urgenza grazie alle reiterate richieste dei cittadini di Beinasco e Grugliasco, a seguito agli ultimi sforamenti dei limiti degli agenti inquinanti.

 Ieri è successa una cosa importante: si è celebrato il de profundis all'Autoreferenzialità di questa politica/partitica, ieri a Grugliasco, è avvenuta la fine morale di un meccanismo che, negli anni, ha inquinato l'ambiente politico partecipato deturpandolo nella sua natura e inducendo il credo, purtroppo diffuso, che tanto non si può cambiar nulla.

Ieri Cittadine e Cittadini si sono riappropriati della politica mettendo in crisi un Sistema semplicemente ponendo domande, benchè non fosse concessa l'autorizzazione (perchè questo è il loro senso di democrazia), e con quelle domande hanno schiacciato al muro della verità amministratori locali e provinciali, responsabili dell'ARPA e dirigenti di TRM che più volte hanno provato a replicare ma invano. Da parte loro solo silenzi o omissioni: l'insulto l'hanno fatto loro derubricando le nostre legittime e motivate perplessità.

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Sul mainstream o media aziendali

Il mainstream peggiora a vista d’occhio. E, tanto più peggiora, tanto meglio si vede in filigrana quando mente (anche se non è facile, di primo acchito, vedere quanto mente).

Peggiora ma non pare destinato, per il momento, a passare a miglior vita. Infatti viene sostenuto da possenti iniezioni di morfina, che lo rendono , se non più sano, quanto meno abbastanza arzillo.

Io, da modesto cronista, l’ho seguito con grande attenzione nelle sue circonvoluzioni: dalla narrazione che imbastì a proposito della fine dell’Unione Sovietica, all’esaltazione della figura di Boris Eltsin, dipinto a tinte pastello  come il primo presidente democratico della nuova Russia, mentre era soltanto un Quisling ubriacone che la Russia la svendette, privatizzandola, tutta intera, con la modica spesa di 10 miliardi di dollari (sottolineo,  dieci miliardi di dollari).

L’ho seguito, il mainstream  durante gli eventi dell’11 settembre 2001, a volte perfino ammirato della sua spettacolare potenza. Non si poteva non restare affascinati dalla capacità planetaria con cui riuscì prima a raccontare che il colpevole era stato Osama bin Laden, insieme a 19 terroristi semi-analfabeti, naturalmente islamici, poi a chiudere bruscamente e per sempre (forse) la pagina, dimenticandola insieme ai prigionieri di Guantanamo. Che infatti sono ancora là a prendere il sole di Cuba senza essere stati gratificati nemmeno da un qualche modesto capo d’accusa,  in compenso  definiti sbrigativamente “nemici combattenti”, che solo Bush sapeva cosa volesse dire.

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