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Siria: Testimonianze dirette dei Padri da Damasco e Aleppo.

“La popolazione vuole vivere in pace e non sotto l’incubo delle bombe”.

Padre Bahjat Elia Karakach è francescano della Custodia di Terrasanta, superiore del convento francescano di Damasco, principale parrocchia cristiana di rito latino della capitale.

Le parole, ma soprattutto l’audio, in italiano, sono molto esplicativi. Di una schiettezza sconcertante ed emozionante. (Tiziano Tussi)

Siamo stati svegliati alle 4 di notte dal sibilo dei missili e abbiamo capito che gli attacchi erano in corso. Si sono udite delle esplosioni nei dintorni di Damasco. Qui al centro tutto è tranquillo ma la gente è preoccupata per il futuro”.

Così padre Bahjat Elia Karakach, , racconta l’attacco missilistico. “Sapevamo che esisteva l’intenzione di bombardare da parte degli Usa dopo il presunto attacco chimico alla Ghouta orientale ma la speranza era riposta in un’indagine oggettiva sull’uso di armi chimiche e che per questo non ci sarebbero stati lanci di missili”, dichiara il frate che spera non si ripeta quanto già avvenuto in Iraq che fu invaso nel 2003(da una coalizione formata per la maggior parte da Stati Uniti e Regno Unito, e con contingenti minori di altri Stati, ndr) perché il regime di Saddam Hussein era stato accusato di possedere armi di distruzione di massa. Armi che non furono mai trovate. La volontà è distruggere la Siria. Il progetto va avanti con le bombe. Non ci resta che pregare per la pace ora più che mai.

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Dichiarazioni del Partito comunista unificato Siria, del Comitato per la pace -Turchia e del Syria Solidarity Movement (internazionale)

Fuori Turchia e Usa dalla Siria! Siriani uniti per l’indipendenza e la pace.

 

 

DICHIARAZIONE DEL PARTITO COMUNISTA UNIFICATO DELLA SIRIA

Le autorità turche hanno perpetrato un nuovo crimine, attaccando la città di Afrin in Siria, facendo già diverse vittime civili. I bombardamenti continuano, con il pretesto di colpire le posizioni militari curde, in violazione del diritto internazionale che proibisce l’aggressione di un altro paese, indipendentemente dalle ragioni.

Gli attacchi fanno parte di una serie di politiche adottate dal regime fascista di Erdogan contro la Siria, e degli alleati imperialisti come gli Stati uniti e i regimi arabi reazionari, nel tentativo di rovesciare e distruggere lo Stato nazionale siriano.

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Afrin, Siria: è arrivata la Brigata Liwa al Baquir, reparto avanzato delle Forze popolari siriane per la difesa della regione

marzo 2018

 

 

La Brigata Liwa al Baquir, reparto avanzato dell’Esercito Arabo Siriano e delle Forze popolari siriane per la difesa della regione e la liberazione della Siria. La popolazione li ha accolti così. Seguono alcune note sulla storia della Brigata Liwa al Baquir di Aleppo.

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Palestina. Rapporto OCHA del 30 gennaio

 

 

Laith Abu Naim 16 anni, ucciso con un colpo alla testa reo di avere da solo tirato delle pietre ai soldati

Il 30 gennaio, nel villaggio di Al Mughayyir (Ramallah), durante un episodio di lancio di pietre, un ragazzo palestinese di 16 anni è stato ucciso dalle forze israeliane.

Il ragazzo è stato colpito al collo con arma da fuoco, secondo quanto riferito, dopo aver lanciato pietre contro due veicoli militari israeliani che attraversavano il villaggio. Secondo testimoni oculari e fonti della comunità locale, in quel momento nel villaggio non erano in corso scontri. Le autorità israeliane hanno annunciato l’apertura di un’indagine da parte della polizia militare. Dall’inizio del 2018, questo è il quarto ragazzo palestinese ucciso nei territori occupati in episodi di lancio di pietre; gli altri minori sono stati uccisi in Iraq Burin (Nablus), Deir Nidham (Ramallah) e nel Campo profughi di Al Bureij (Deir Al-Balah).

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GHOUTA orientale, Siria. Speciale di SOS Siria/CIVG

5 marzo 2018

 

  

 

Per il popolo siriano e la Siria tutta, questo è un momento storico e militare fondamentale per il suo futuro e la sua strada verso la liberazione della propria patria e terra.

Aggredito ormai da 7 anni da terroristi, jihadisti, mercenari stranieri e potenze internazionali, dagli USA ad Israele, dalla Turchia al Qatar, all’Arabia Saudita, questo popolo e il suo Esercito Arabo Siriano, le sue Forze popolari, unite nelle Forze di Difesa Nazionale, con le centinaia di Milizie di villaggi e città delle Forze di Difesa Locali, espressione di TUTTE le componenti etniche, religiose, politiche e sociali della Società siriana, stanno eroicamente resistendo e ora hanno iniziato un sanguinoso e difficile cammino verso la riconquista e la liberazione di ogni ettaro della loro terra. Proprio questo vittorioso cammino iniziato in questi mesi ha fatto saltare i piani di destabilizzazione e occupazione del paese da parte degli aggressori, provocando una reazione furiosa militarmente e scientifica di DISINFORMAZIONE nelle opinioni pubbliche occidentali; nei popoli dei paesi che sono i tre quarti dell’umanità c’è molta più consapevolezza e capacità di orientarsi riguardo le guerre di aggressione e occupazione…forse perché le conoscono direttamente sulla loro pelle e nella propria storia…). Di fronte a questa ennesima aggressione mediatica e di menzogne prefabbricate, a cui molto pochi sono i giornalisti che si rifiutano di sottostare, riteniamo di dare un nostro modesto contributo informativo, attraverso questo SPECIALE GHOUTA, assemblando le testimonianze, gli appelli e le denunce circostanziate riguardanti questa fase della storia del popolo siriano, che alcuni siti, riviste,media indipendenti hanno pubblicato.

Per noi di SOS SIRIA/CIVG, questo è una parte del nostro lavoro, l’altra è quella della SOLIDARIETA’ CONCRETA, tramite i nostri Progetti solidali in corso da anni,  e di fronte a quanto sta accadendo ed al prezzo spaventoso che sta pagando la popolazione siriana, essa avrà una ulteriore spinta a rafforzare ancora di più la nostra solidarietà materiale, per contribuire seppur in maniera modesta, alla resistenza ed alla vittoria del popolo siriano, poi quando saranno vinti e cacciati i mercenari stranieri, saranno loro a decidere il loro futuro.                      

 

Enrico Vigna per SOS Siria/CIVG

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