Nazisti ucraini torturano prigionieri marchiandoli con svastiche sulle natiche
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- Scritto da Russia Insider
11 novembre 2014
Il video che segue contiene la testimonianza di un prigioniero torturato da paramilitari della Guardia Nazionale ucraina nella zona di Kramatorsk.
Abbiamo già segnalato dettagli di torture ammesse dai neo-nazisti – capezzoli schiacciati con le pinze, aghi infilati sotto le unghie, torture con getti d'acqua e così via.
Abbiamo anche mostrato la testimonianza di un sacerdote vittima della nuova parlamentare alla Rada ucraina, Nadezhda Savchenko, che lo ha personalmente torturato e ha suggerito di mettere in vendita gli organi delle vittime.
In questo video, il cittadino ucraino Stanislas Stankevich parla delle tecniche di tortura utilizzate dai nazisti a Kramatorsk contro prigionieri di guerra e civili. Questa è la sua testimonianza:
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Le perdite dell'esercito di Poroshenko nel Donbass hanno raggiunto la cifra di oltre 43.000 persone al 2 settembre 2014
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- Scritto da Igor Panarin
Le perdite totali della spedizione punitiva di Poroshenko nel Donbass (dal 2 maggio al 31 agosto 2014) arrivano a 43.027 persone, di cui 27.888 persone tra uccisi e feriti), 1649 catturati e 13.500 disertori e dispersi.
Contestazioni a Poroshenko
Queste le perdite delle forze di repressione: 27.888 persone (tra uccisi e feriti), 1.649 catturati; così suddivise:
- 7221 estremisti di "Settore Destro", che in generale facevano parte della Guardia Nazionale e altre perdite tra i militari della guardia nazionale Ucraina.
Il 29 maggio il responsabile dell’addestramento al combattimento della Guardia Nazionale, maggiore generale Sergey Kulchitsky, è stato ucciso nei pressi di Slavyansk;
il 21 luglio a Lisichansk il comandante del battaglione della Guardia Nazionale "Chernigov", colonnello Radiyevsky, viene ucciso e il 23 luglio in Lisichansk è stato ucciso il tenente colonnello Snitsar del comando Kirovogradskogo della Guardia Nazionale.
Dejan Berić: abbiamo nel sangue la lotta contro l'ingiustizia
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- Scritto da The Soul of the East
14 novembre 2014
Un volontario serbo in Novorossija è un tipo di persona che sembra già scomparso in Serbia. Un uomo che non scende a compromessi e non fa patti con gli empi, un uomo per il quale è un onore morire combattendo contro l'ingiustizia. Una persona che rende coraggiosa una nazione e ha mantenuto la caratteristica secolare serba di non deporre la spada nei canti epici e sul campo di battaglia. Dejan Berić, volontario serbo in Novorossija, probabilmente a causa di questo, non ha mai pensato che la sua lotta spinge a combattere tutti noi, ed egli è proprio una di quelle persone.
Nella sua intervista con il giornalista Ivan Maksimović, Dejan “Deki” Berić spiega le sue motivazioni e l'atmosfera politica della sua patria. Da secoli i serbi e i russi hanno combattuto gli uni a fianco degli altri, e il viaggio di Berić e di altri serbi può essere visto come continuazione di questo legame fraterno.
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La Croazia schiacciata tra ricatti economici USA e della UE, pressioni militari della NATO, stagnazione economica e sociale interna, e il passato che riappare
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- Scritto da Enrico Vigna
novembre 2014
Il Ministro degli Esteri russo Lavrov ha dichiarato che la visita del senatore statunitense Chris Murphy ad ottobre in Croazia, mira a fare “ pressioni vergognose” sul paese, in vista di decisioni decisive per la politica statale di quel paese.Infatti la visita è arrivata proprio mentre il governo croato si accinge a decidere alcune scelte economiche e militari che preoccupano le leadership statunitensi e occidentali. Da fonti locali è trapelato che il senatore ha cercato di ottenere una promessa da esponenti governativi della Croazia di escludere alcuna opzione di vendita di partecipazioni in Croazia della principale società di petrolio e gas la INA, a potenziali investitori dalla Russia che negli scorsi mesi avevano fatto proposte definite interessanti anche da membri del governo; come se non bastasse nei colloqui il senatore ha anche messo all’ordine del giorno degli incontri, addirittura una forma di veto ad eventuali forme di cooperazione con la Russia.
Donbass: Chiamata di aiuto dai Padri ortodossi
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- Scritto da Enrico Vigna, CISNU, CIVG
Cari fratelli, sorelle e Padri !
Viviamo sul fronte dei combattimenti nella regione di confine di Yasinovataya, vicino a Donetsk. Un terzo della città è distrutta del tutto, i bombardamenti nella periferia della città continuano ad aumentare, il numero di edifici e case devastate e la perdita di vite umane. I pensionati non ricevono da 4 mesi le loro pensioni , solo una piccola percentuale della popolazione riceve lo stipendio . Briciole di aiuti umanitari, che si danno una sola volta sola, a persone sopra i 65 anni, sono sufficienti solo per un paio di giorni. Grazie all'aiuto della confraternita di Giovanni Battista di Trezvenie , negli ultimi 4 mesi abbiamo aiutato più di 4.000 persone con cibo e medicamenti, siamo stati in grado di fare le riparazioni ordinarie della chiesa e della Scuola attigua, che erano crivellate dalle bombe. Con l'inizio della stagione fredda aumenta il numero di persone in cerca di aiuto. Da novembre trasformano il Donbass nella Leningrado assediata. Saremmo grati se qualcuno riuscirà ad organizzare spedizioni con cibo e medicine. I prodotti più necessari sono i cereali e conserve. Elenchi di farmaci necessari possono essere scaricati da internet.
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