Atleti russi dopati, brutti e cattivi

11/11/2015

Molti si sono chiesti che cosa ci sia dietro alla clamorosa accusa di doping contro gli atleti russi da parte della World Anti-Doping Agency [WADA]. In un momento di palese ritorno alla guerra fredda, dove l'Occidente sta cercando di incolpare Putin per ogni singolo male che affligge il pianeta, un'accusa del genere può apparire come minimo sospetta.

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Tensioni e scontri – Conseguenza delle strategie occidentali

Intervento alla conferenza internazionale “Yalta, Potsdam, Helsinki, Beograd: In ricerca dell’ordine mondiale sicuro, Belgrado, 24, 25 Novembre 2015.

 

 Settant’anni dopo la conferenza degli alleati a Yalta e Potsdam e quarant’anni dopo l’approvazione della Carta di Helsinki i rapporti internazionali sono entrati in un periodo di profondi cambiamenti. È finito il periodo dei rapporti bipolari e unipolari a livello mondiale. Non è più possibile tornare ai vecchi concetti. L’ordine mondiale sta diventando multipolare.

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Giocatori serbi rifiutano di andare in Turchia per rispetto alla Russia

La squadra di calcio serba "Stella Rossa" ha rifiutato di tenere il ritiro invernale in Turchia, così la società ed i giocatori vogliono esprimere il loro rispetto per la Russia, ha detto a RIA Novosti l’amministratore delegato del club Zvezdan Terzic.

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Il manifesto di ‘Sindacalisti per il SI’ rivendica il voto a Junts pel Sì con la migliore garanzia per un sistema lavorativo catalano più giusto

Il manifesto, che conta più di un centinaio di firmatari di differenti sindacati del paese è stato presentato a Plaça del Rei a Barcellona

16 Settembre 2015

 

La Plaça del Rei di Barcellona è stata questa sera scenario della presentazione del manifesto ‘Sindacalisti per il Sì’, un testo che conta più di un centinaio di adesioni che invocano la candidatura di Junts pel Sì come la migliore garanzia per un sistema del lavoro catalano più giusto.

Durante l’atto di presentazione del manifesto Néstor Sastre, segretario dell’Azione Sociale Intersindacale ha detto dei firmatari del documento: ‘i firmatari hanno sempre difeso la piena occupazione e sono stati contro la precarizzazione del lavoro’. Ha inoltre affermato che la difesa della piena sovranità della Catalogna va a braccetto con la difesa dei diritti sociali e lavorativi dei cittadini perché, ha detto, ‘Sono due lati strettamente connessi’.  ‘E’ necessario un nuovo stato per diventare una nazione nelle stesse condizioni di qualunque altra nazione nel mondo. Non siamo migliori, ma nemmeno peggiori, vogliamo decidere in libertà e Junts pel Sì è il migliore strumento.’

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Le milizie islamiche, alleate con i ceceni, aiutano l'Ucraina nella guerra contro i ribelli

7 luglio 2015

 

Membri delle truppe cecene che combattono contro i ribelli in Ucraina

 

Mariupol, Ucraina. Vestito con una tuta mimetica,con una folta barba sale e pepe fluente sul petto e un coltello da caccia prominente dalla cintura, l'uomo è una figura temibile nel ristorante quasi deserto. I camerieri si aggiravano con apprensione nei pressi della cucina e cercavano il più possibile che l'uomo che si fa chiamare il Muslim, un ex signore ceceno della guerra, non li chiamasse per chiedere ancora del tè. Anche per uomini induriti da più di un anno di guerra contro i ribelli, l'apparire dei combattenti islamici, per la maggior parte ceceni nelle città di confine, è sempre qualcosa di particolare e per qualche ucraino, essi sono benvenuti.“Ci piace combattere i russi” ha detto il ceceno che si è rifiutato di dire il suo vero nome,”Li abbiamo sempre combattuti”.

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