Obama è un criminale di guerra: intervento della deputata irlandese Clare Daly al Parlamento di Dublino

Intervento di Clare Daly, deputata dell’Alleanza della Sinistra Unita

Deput. Clare Daly: è importante cogliere l'occasione per portare un po 'di equilibrio nel dibattito che circonda la visita del Presidente degli Stati Uniti e di sua moglie, dato il servilismo verso la famiglia Obama, quasi senza precedenti, a cui la nazione è stata esposta nei giorni scorsi.  

E’ difficile decidere cosa è peggio, le effusioni del Presidente Obama e della moglie o l'adulazione servile su di loro da parte dell'establishment politico e dei dei media. Mentre abbiamo avuto separati e speciali notiziari dall'emittente di Stato per dirci cosa Michelle Obama e le sue figlie mangiavano a pranzo a Dublino, c'erano molte meno notizie circa il fatto che sono stati a pranzo con "Mr. Exile Tax " [in riferimento a Bono degli U2].

La più grande ironia della visita era le proteste del presidente Obama nel suo discorso sulla pace per i bambini in Irlanda del Nord, in cui ha dichiarato quanto segue:

Per coloro che scelgono la via della pace, ve lo prometto: gli Stati Uniti d'America vi sosterranno in ogni fase del percorso. Noi saremo sempre un vento in poppa per voi.

È il Presidente degli Stati Uniti alla ricerca del premio dell’ipocrisia del secolo? Dobbiamo chiamare le cose col loro nome. La realtà è che da un esame serio, quest'uomo è un criminale di guerra. Lui ha appena annunciato la sua decisione di fornire armi all'opposizione siriana, tra cui i jihadisti, che serviranno ad alimentare la destabilizzazione della regione, continuando a minare la laicità e far arretrare le condizioni per le donne. Il Presidente Obama è, in sostanza, per lo stallo dei negoziati di pace di Ginevra, cercando di ottenere  una maggiore spinta per l'opposizione siriana fornendogli armi, e al diavolo le migliaia di siriani che perderanno la loro vita e le decine di migliaia di persone che diverranno profughi con la guerra che continua. Questo è l'uomo che ha reso possibile un aumento del 200% per l'uso di droni che hanno ucciso migliaia di persone, tra cui centinaia di bambini.

Il Taoiseach [primo ministro irlandese, Enda Kenny] ha chiuso un occhio su queste attività. Ha detto che il vertice del G8 è un opportunità di mostrare l'Irlanda. Non è forse, che ci ha presentato come una nazione di ruffiani, che prostituiscono sè stessi in cambio di una pacca sulla testa? Stavamo meditando questa mattina  se il Taoiseach avrebbe posto fuori del Palazzo in Leprechaun, cappelli decorati con stelle e strisce per marcare la nostra abietta umiliazione.

Leggi tutto: Obama è un criminale di guerra: intervento della deputata irlandese Clare Daly al Parlamento di...

Parla R. Baer ex agente CIA nei Balcani

Srebrenica, la CIA e le manipolazioni mediatiche.

Parla R. Baer ex agente CIA nei Balcani


Nel corso degli anni ci sono stati molti ex militari e personale dei servizi segreti che hanno scritto libri e articoli che parlano del loro lavoro e gli obiettivi dei loro padroni. Tali informazioni sono sempre le più interessanti, quanto più l'oggetto è vicino alle emozioni della gente e quando è necessario ( per obiettivi politici) che la percezione del pubblico sia modificata.
Robert Baer è un ex alto ufficiale della CIA e autore di numerose opere sul suo lavoro di quel tempo e sui suoi ex datori di lavoro, nelle amministrazioni di Bill Clinton e George W. Bush. Le sue pubblicazioni sono state fonte di irritazione e disagi per le attuali autorità statunitensi che hanno anche portato al suo arresto in diverse occasioni.
Come agente della CIA, ha lavorato nella ex Jugoslavia dal 1991-1994 e in Medio Oriente. Ha partecipato a numerosi documentari sul canale televisivo nazionale Geographic accusando Bush di fare la guerra per il petrolio! La seguente intervista con Robert Baer è stato condotto da Milos Cupurdija in Canada e mette in evidenza alcune delle letture comuni sbagliate, in quanto abilmente manipolate circa gli eventi che hanno lacerato e insanguinato l’ex Jugoslavia.

Leggi tutto: Parla R. Baer ex agente CIA nei Balcani

Audio Messaggio del 20 Ottobre 2012 di Moussa Ibrahim


”…Nel nome di Dio, il Grande, e in nome della grande Resistenza.

Salute a tutti voi, combattenti per la libertà della Libia.

Io sono il dottor Ibrahim Moussa e sto parlando con voi oggi ... mentre il nostro paese è occupato dai criminali della NATO ...

Sono qui per dire loro che abbiamo ancora potere, ed è ancora forte con l'aiuto di Dio, e abbiamo fiducia di tenere saldo il nostro dovere, che è quello di riportare la sicurezza nel nostro paese dopo tutti gli omicidi ed i saccheggi perpetrati nel nostro paese, dai ratti della NATO.

Leggi tutto: Audio Messaggio del 20 Ottobre 2012 di Moussa Ibrahim

Filosofia della disinformazione strategica

FILOSOFIA DELLA DISINFORMAZIONE STRATEGICA

 

 La costruzione geopolitica e sociologica del Nuovo Ordine Mondiale posta in essere dagli interessi privati legati alle multinazionali occidentali, agli istituti finanziari sovranazionali, al complesso militare industriale ed al Tesoro degli Stati Uniti, tramite il braccio armato della Nato, richiede il consenso, o per lo meno la non opposizione da parte delle opinioni pubbliche dei Paesi occidentali, i Paesi cosiddetti «civilizzati».

A tal fine si rende necessaria una operazione strategica e pianificata di manipolazione a mezzo stampa degli eventi e delle dinamiche politiche, economiche e sociali, connesse agli scenari di cui sopra. Scrive in merito il filosofo Domenico Losurdo:

 Già alla fine degli anni ‘90 sull’«International Herald Tribune» si poteva leggere: «Le nuove tecnologie hanno cambiato la politica internazionale»; chi era in grado di controllarle vedeva aumentare a dismisura il suo potere e la sua capacità di destabilizzazione dei paesi più deboli e tecnologicamente meno avanzati. Siamo in presenza di un nuovo capitolo di guerra psicologica[1].

La cosiddetta infowar ha radici assai antiche (Alessandro Magno, Roma), ma è certamente con l'avvento dei mezzi di comunicazione di massa che trova il proprio compimento. In particolare, nella storia del secolo XX si è assistito ad una sistematica opera di disinformazione delle realtà politiche e di sistema scaturite dall'esperienza storica della decolonizzazione, intesa come azione politica tesa alla liberazione nazionale e sociale dal regime di servaggio imposto ai popoli di Africa, Asia, America Latina e Vicino Oriente dall'Occidente imperialista e «bianco».

Leggi tutto: Filosofia della disinformazione strategica

Srebrenica. Le contraddizioni di un genocidio sancito a priori.

Il Parlamento europeo ha stabilito che l’11 luglio sia il giorno dedicato al genocidio di Srebrenica. In pratica ha proclamato un dogma: si deve credere che i Serbi sono colpevoli dello sterminio della popolazione musulmana della città senza possibilità di dubbio, obbiezioni o di ulteriore indagine.

Effettivamente gli avvenimenti che si sono svolti fra il 10 e il 19 luglio 1995 sono oscuri ed oscurati, per quindici giorni dopo la presa della città da parte serba non sono state compiute investigazioni accurate, mentre già il governo di Sarajevo  aveva denunciato all’opinione pubblica internazionale un eccidio di proporzioni inaudite senza che questo potesse essere constatato in maniera obiettiva e sollecitando un vero cataclisma emozionale sui Media. Secondo il governo musulmano 8000 uomini sarebbero stati fucilati dai Serbi.

All’epoca circolavano voci che il presidente USA, Bill Clinton, avesse promesso al leader musulmano Alija Izetbegovic di intervenire se le vittime dei Serbi fossero state superiori a 5000. L’Amministrazione Clinton, pressata dal Senatore  repubblicano Robert Dole e  dalle lobby del petrolio, che volevano favorire i patroni arabi di Sarajevo, cercava una giustificazione plausibile per agire. In realtà gli US erano già degli attivi partecipanti alla guerra nella ex Jugoslavia,  erano a poco a poco passati, unilateralmente e segretamente, ad  un coinvolgimento diretto, sempre proclamando la loro volontà di pace ed equidistanza.

Leggi tutto: Srebrenica. Le contraddizioni di un genocidio sancito a priori.