Venezuela: La manipolazione mediatica al suo apice

Pubblichiamo integralmente l'articolo scritto giovedì dall'economista statunitense Mark Weisbrot per il periodico inglese The Guardian, nel quale descrive la situazione vissuta in Venezuela in netto contrasto con la sua precedente percezione, risultato della sua interpretazione di informazioni ottenute dai mezzi di comunicazione in lingua inglese.

Il testo denuncia la falsità delle informazioni del segretario di Stato Usa, John Kerry , che ha dichiarato che il governo venezuelano starebbe portando avanti una "campagna di terrore" contro la popolazione, anche se la realtà dimostra che questa campagna è realizzata da settori dell'ultradestra radicale di opposizione con l'appoggio degli Stati Uniti.

Segue il testo:

Le immagini modellano la realtà, il che dà alla televisione, ai video fino alle fotografie un potere che può scavare in profondità nella mente delle persone, senza che nemmeno se ne rendano conto. Ho pensato anch’io di essere immune ai ripetitivi ritratti del Venezuela come Stato fallito in mezzo a una rivolta popolare. Ma non ero preparato a quello che ho visto a Caracas in questo mese: quanto poco la vita quotidiana sembrava essere colpita dalle proteste, la normalità che regna nella maggior parte della città. Anch'io ero stato ingannato dall'immaginario mediatico.

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Russia: Le foto di truppe russe vicino all’Ucraina sono state effettuate dalla NATO nel 2013

Pubblicato: 10 apr 2014 | 16:46 GMT Ultimo aggiornamento: 10 aprile 2014 | 17:05 GMT

Lo Stato Generale della Russia ha chiarito che le foto scattate dai satelliti della NATO delle truppe russe schierate nei pressi del confine con l'Ucraina sono state effettivamente ottenute dalla NATO nel mese di agosto 2013.

"In queste immagini, che sono state rilasciate [oggi] dalla NATO, si vedono divisioni dell’Esercito russo della regione militare del Sud, che nella scorsa estate hanno svolto varie esercitazioni militari, anche vicino al confine con l'Ucraina", ha detto a Ria Novosti un alto funzionario dello Stato Maggiore della Russia.

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Che “carini” eh? Non vi viene voglia di unirvi a loro...

Fonte: http://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/14_marzo_23/venezuela-bacio-pietra-pugno-cosi-si-combatte-regime-d0852f28-b26f-11e3-a842-5090550d57eb.shtml 

 

Sulla crisi politica in Venezuela i principali organi d'informazione maistream da varie settimane stanno proponendo stereotipi politico-mediatici tesi a suscitare consenso attorno alla causa neoliberista dell’opposizione, che come sappiamo mette insieme tutti, dai fascisti agli zombie trotzkisti, passando per i giovani-bene “cui tutto è dovuto per nascita e censo”, di Caracas e Miranda.

Vogliono costruire l’idea di una «rivoluzione democratica per i diritti di libertà individuali e l’amore» (gli unici “diritti”, per così dire, riconosciuti in Occidente, perché funzionali alla perpetuazione sine die del meccanismo consumistico di riproduzione del capitalismo odierno, mentre i diritti collettivi, sociali e nazionali, vengono definiti dalla stampa aziendale «espressione di un passato ormai anacronistico»), contro un governo denunciato, del tutto arbitrariamente, come «militare», «autoritario» e «repressivo».

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Srebrenica

 

Docente Ordinariodi Diritto Internazionale nell’Università di Teramo

 

1. Srebrenica, la Auschwitz degli anni ’90. L’Aja, la Norimberga attuale. Equiparazioni oggi correnti, sono fra i mantra dell’ideologia imperiale, i derivati del mostruoso sistema di “giustizia penale internazionale” che alquanto spensieratamente si pretende discenda dal Tribunale di Norimberga, al quale fu assegnato di giudicare i criminali del nazifascismo tedesco. Sulla base dell’accordo internazionale di Londra dell’8 agosto 1945 fra le quattro grandi Potenze (Unione Sovietica, USA, Gran Bretagna, Francia) che occuparono la Germania debellata nel secondo conflitto mondiale.

Srebrenica. Quale Srebrenica? La conclamata strage di (si dichiara) 8000 musulmani ad opera dei Serbi di Bosnia nel 1995 – la strage detta ma che secondo molti forse non ci fu, almeno nei termini della presentazione usuale -, o quella non detta, ma che ci fu, dei serbi perseguitati, trucidati, espulsi, soprattutto ma non solo nel 1995 intorno a Srebrenica e altrove, inclusa la Kraijna di Croazia? Su tutto ciò, Autori varii Il dossier nascosto del “genocidio” di Srebrenica, La Città del sole, Napoli 2007.

È davvero esistito il massacro (quello “ufficiale”) di Srebenica?

Oramai bisogna dubitare di tutto. Tante volte siamo stati ingannati:

Vi ricordate il famoso massacro di Timisoara attribuito a Ceaucescu ed alla sua crudele “Securitate”? Quanti di noi sanno oggi che i cadaveri fotografati erano quelli di persone decedute per cause naturali e “straziati” non dalle torture, ma dall’obduzione condotta dal personale medico dell’ospedale municipale?

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Se non vi piace la Storia…falsificatela!

 

Molti pensatori e filosofi di tutti i tempi, orientali e occidentali, hanno considerato e considerano la Storia un campo di studi assai invidiabile da parte delle altre discipline umanistiche. Il fascino della Storia non è dovuto soltanto al suo alto, nonché affascinante dinamismo che potrebbe condurre qualche volta ad una certa conflittualità, per non dire contraddittorietà, si pensi all’invito di Edward Said ad una “lettura contrappuntistica” della storia coloniale; ma esso è determinato anche dalla sua particolare suscettibilità alla contraffazione. Anatole France combinò questa caratteristica dello storicismo con un aspetto estetico quando disse nel 1881: “Tutti i libri storici che non contengono menzogne sono mortalmente noiosi.” (Le crime de Sylvestre Bonnard).

E dato che la Storia non è altro che una “irascibile e bugiarda vecchia signora”, come la dipingeva Guy de Maupassant, necessita “truccarla” perché sia adatta ai pensieri degli storici e, soprattutto, alle agende dei politici.

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