La verità sulla strage di Odessa

Uccisi come animali, uno per uno. Una vera e propria esecuzione di massa premeditata. In parte confermata dai reporter presenti. Un crimine contro l'umanità.

8 maggio 2014

 

La mappa degli scontri del 2 maggio. Come si vede, la casa dei sindacati si trova in centro e non lontano dalle strade in cui sono avvenuti gli scontri tra nazisti, ultrà e separatisti.



E se non fosse andata così? Se le quarantasei persone morte nel rogo della casa dei sindacati di Odessa non fossero state assassinate dal fuoco, come le apparenze illustrano? E se fossero più di quarantasei? «Abbiamo fatto fuori la mamma! Gloria all'Ucraina!». Tra i miliziani nazisti di Maidan non c'è il minimo segno di pentimento, né di compassione. Su Facebook e Twitter impazzano frasi di giubilo per «gli scarafaggi bruciati come merita la loro condizione». Ma sui social network girano (spesso involontariamente) anche foto e filmati molto utili a ricostruire quello che è avvenuto nelle ore della strage, di nascosto all'interno delle mura del palazzo.

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Bild: Nazi ucraini coordinati da Fbi e Cia

La Casa Bianca conferma. Frankfurter Allgemeine: miliziani di Pravy Sektor di Odessa stipendiati dalla Nato, da mille a tremila euro.

5 maggio 2014

«In Ucraina agiscono sul campo alcune centinaia di agenti segreti statunitensi. Il loro compito ufficiale è "combattere il crimine organizzato". In realtà, coordinano il lavoro delle squadre militari ucraine e dei gruppi di miliziani di estrema destra». Dopo il rogo di Odessa finalmente i media occidentali iniziano a occuparsi dell'estrema destra in Ucraina. E così "Bild", il più diffuso quotidiano tedesco, rivela, citando fonti interne al governo di Berlino, come Cia ed Fbi giochino un ruolo di primo piano nella partita ucraina.

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Documento segreto rivela il conto alla rovescia per l’aggressione dei golpisti nel Sud- Est

Grazie all'aiuto di un ufficiale patriottico del “SBU“ (Servizi Sicurezza ucraini), si è venuti a conoscenza di alcuni dettagli dell'operazione, che si apprestano a tenere contro le zone "ribelli" i governanti di Kiev. Non è la prima volta che un fuoriuscito dalla giunta di Kiev permette di contrastare i loro piani.

Il nuovo piano si compone di diverse fasi. Nella prima fase viene effettuato un blocco delle aree "ribelli" della Repubblica Popolare del Donbass. Istituiti posti di controllo prima della fine della settimana, dovrebbero essere installati in tutti gli ingressi alla città e ai villaggi, nonché sulle principali strade e incroci, in grado di paralizzare completamente il movimento delle milizie ribelli tra le città e "sigillare" le stesse città per impedire l’entrata e l’uscita dei "ribelli".

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Ucraina: Speciale regioni sud orientali

Kiev: forze dell'ordine impotenti, Ucraina orientale fuori controllo    –   30 aprile

 

Il presidente ad interim dell'Ucraina Alexandr Turchynov ha dichiarato oggi a Kiev che le forze dell'ordine non sono al momento in grado di riprendere rapidamente il controllo della situazione nelle regioni di Lugansk e Donetsk.

Secondo lui, la situazione nella parte orientale del Paese rimane tesa e fuori controllo.
Turchynov ha sottolineato che le autorità centrali ucraine non controllano la situazione nella città di Slavyansk, nell'Oblast' di Donetsk. In precedenza erano stati licenziati i capi dei distretti regionali di polizia.

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