Appello ai cittadini di tutto il mondo! Esigiamo giustizia, non assassinii!

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La Nuova Libia, una fabbrica di estremismo, un terreno fertile per le formazioni dell’ISIS, un paese senza legge e governo, senza un legittimo organo giudiziario, ha condannato a morte per fucilazione il figlio di Muammar Gheddafi, Saif al Islam al Gheddafi, e sette funzionari dell'ex potere popolare tra cui Abdullah al-Senussi ex capo della Sicurezza nazionale, l’ex primo ministro al-Mahmoudi al-Baghdadi e l’ex capo del controterrorismo Abu Zeid Dorda.

 

È certo che, come tra gli altri, anche ufficialmente dichiarato e confermato dall'ufficio dell'alto commissario dell'Onu per i diritti umani, il processo a Tripoli non è stato giusto e non è stato compatibile con le norme internazionali per i processi equi!

Tra le principali mancanze c’è "l’incapacità di stabilire le singole responsabilità penali in relazione a reati specifici" ha sottolineato l’Ufficio dell’ONU.

"Ci sono state anche gravi questioni relative alla possibilità negata di incontrare i propri assistiti da parte de gli avvocati, forme di maltrattamenti duri, e l’impossibilità di difendersi in tribunale di alcuni imputati, condannati in contumacia”. Come ribadito dall'ufficio dell'alto commissario dell'Onu per i diritti umani e come anche la CNN ha evidenziato "è fondamentale individuare la responsabilità di gravi violazioni dei diritti umani. Tuttavia, questo deve essere fatto con scrupoloso rispetto delle norme internazionali e con il pieno rispetto per i diritti degli imputati. In caso contrario, è l'ingiustizia ad essere acuita".

La corte dello stato islamista di Tripoli non è un organo legislativo interno alle Convenzioni del Diritto Internazionale e non dispone di sufficienti prove contro Saif al-Islam al-Gheddafi e gli altri condannati a morte.

Gli "argomenti" del Tribunale Islamico di Tripoli sono basati su ipotesi, quindi nessuna sentenza di pena di morte può essere considerata valida!

I cittadini di tutto il mondo sono invitati a elevare forti proteste contro questa ingiustizia e impedire l'esecuzione della pena di morte, oltre a chiedere il rigetto della vergognosa sentenza rilasciato dalla Corte dello Stato islamico di Tripoli.                                                                                                                                   Questa sentenza rappresenta nient'altro che un omicidio di persone che non hanno avuto il diritto ad un processo equo!

Ciascuno è chiamato a chiedere giustizia.

Ciascuno è chiamato a esigere giustizia. Grazie.

  

Comitati popolari della Resistenza Verde dentro e fuori dalla Libia

 

Da Bengasi, Sabha, Sirte e Bani Walid si svolgono manifestazioni del popolo libico contro i processi sommari e le condanne a morte dei leader della Libia popolare, araba e socialista.  

E’ necessario lanciare una campagna internazionale e all’ONU per chiedere la liberazione di questi patrioti libici.

 

IL CIVG ritenendo interno ai propri intenti e obiettivi fondanti questo appello farà da punto di riferimento per sostenere e supportare il movimento libico, sulla base delle indicazioni che ci verranno richieste da là, per la difesa della giustizia e della verità, oltreché la salvaguardia della concezione dei Diritti Umani come normalmente sanciti nel Diritto Internazionale.