Rimostranze indiane sulle comunicazioni italiane in seguito all’azione a fuoco della Lexie

L’AFFERMAZIONE DA PARTE ITALIANA CIRCA IL TENTATIVO DI ARREMBAGGIO  ALLA ENRICA LEXIE, DA PARTE DI CINQUE PREDONI DEL MARE, NON SEMBRA RISPONDERE A VERITA’, COSI’ COME NON SEMBRA RISPONDERE A VERITA’ L’AFFERMAZIONE SECONDO CUI LA LEXIE SI SAREBBE TROVAVA A 30 MIGLIA DALLA COSTA MERIDIONALE INDIANA (LA LEXIE SI TROVAVA A 20,5 MIGLIA DALLA COSTA INDIANA, IN ACQUE CONTIGUE, CHE SI ESTENDONO FINO A 24 MIGLIA – LE 30 MIGLIA INDUCONO QUINDI A PENSARE AD UN GRAVE ERRORE DI POSIZIONE).

QUANTO AI MENZIONATI “WARNING SHOTS” A SCOPO DISSUASIVO, NON SI TIENE CONTO DELL’ESIGENZA DELLA MESSA IN ATTO NON SOLO DI TALI “WARNING SHOTS”,  PRIMA DELL’EFFETTUAZIONE DELL’AZIONE A FUOCO, MA DI TUTTI I DISPOSITIVI PREVISTI DI AVVERTIMENTO NELLE REGOLE PER L’USO DELLA FORZA (RUF) CHE CONTEMPLANO LA MESSA IN AZIONE DELL’AVVISO VIA RADIO (VHF), DI GETTI D’ACQUA AD ALTA PRESSIONE, RAZZI ILLUMINANTI, LAMPEGGIAMENTO DI PROIETTORI, FISCHI DI SIRENE, ECC.

L’INDIA HA PURTROPPO MOTIVI DI PROTESTA, A PARERE DELLO SCRIVENTE, VALIDI.

 

Pirateria: Fucilieri del Reggimento San Marco sventano tentativo di arrembaggio nell’Oceano Indiano. 15/02/2012.

Comunicato Stampa n. 4 del 15 febbraio 2012.

“I fucilieri del Reggimento San Marco imbarcati come Nucleo di Protezione Militare sui mercantili italiani in zone sotto minaccia dei pirati, sono intervenuti, oggi, alle 12.30 italiane, sventando un ennesimo tentativo di abbordaggio. La presenza dei militari della Marina ha dissuaso cinque predoni del mare che, a bordo di un peschereccio, hanno tentato l’arrembaggio alla Enrica Lexie, a circa 30 miglia a Ovest dalla costa Meridionale indiana, nell’Oceano Indiano. I fucilieri, avvistati i pirati, sono intervenuti secondo le procedure previste, con “warning shots”, ossia esplodendo tre serie di colpi d’arma da fuoco a scopo dissuasivo. Dopo l’ultima serie, l’imbarcazione dei pirati si è allontanata dalla nave italiana. Sabato scorso, un altro nucleo del Reggimento San Marco aveva sventato, stavolta senza esplodere colpi, due tentativi di arrembaggio nel Mar Arabico, prima ai danni della Jolly Arancione e poi, a distanza, impartendo direttive via radio al comandante di un mercantile maltese.

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N.B.: Circa la questione delle 30 miglia il dato è falso. Dal sistema satellitare GPS si rilevava che la Lexie si trovava non a 30 miglia dalla costa, ma a 20,5 miglia. La questione non è irrilevante, in quanto  se si accetta il fatto che la nave si trovava a 30 miglia dalla costa, ciò implicava che la nave NON si trovava in ACQUE CONTIGUE (le quali si estendono fino a 24 miglia) ma fuori dalle acque contigue, dove non vigono le disposizioni normative esistenti per le acque contigue. Nelle acque contigue devono essere rispettate le leggi doganali e altro nel paese costiero. Menzionando le 30 miglia si occulta questa importantissima disposizione stabilita dalla Convenzione di Montego Bay (art. 33).