Perché il Segretario di Stato USA, Antony Blinken è andato ad Haiti
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- Scritto da G. A San Gol e Dunkel
13 settembre 2024
Protesta anti-Stati Uniti, Gonaives, Haiti
Il Segretario di Stato USA, Antony Blinken si è recato ad Haiti e nella Repubblica Dominicana il 5, 6, 7 settembre. E’ stata la prima visita ufficiale di alto livello degli Stati Uniti in quasi 10 anni. Ciò significa che Blinken ha fatto una visita speciale ad Haiti, un paese che è il più sfruttato e più povero nell’emisfero occidentale e in una situazione interna esplosiva.
Non è che a Washington non manchino grandi sfide diplomatiche altrove. Ad esempio: la guerra per procura tra Stati Uniti-NATO e Russia in Ucraina, che sta producendo grandi tensioni sulla NATO; il genocidio israeliano a Gaza, che potrebbe potenzialmente istigare un conflitto più ampio in Asia occidentale o l’intervento arrogante di Washington alle elezioni in Venezuela. Oltre, naturalmente, all’ostilità in corso negli Stati Uniti nei confronti della Cina popolare, dimostrata dall’attuazione del 100% delle tariffe sui veicoli elettrici cinesi e sulla diplomazia militare statunitense nella regione Asia-Pacifico. È legittimo chiedersi, quindi, perché Blinken ha visitato Haiti?
Il Washington Post e il New York Times pubblicarono ciascuno degli articoli il 5 settembre, dando una ragione per la visita. Se lo stato haitiano cade a pezzi, hanno scritto, ci sarà un’ondata di rifugiati richiedenti asilo tra gli 11 milioni di haitiani che travolgeranno le strutture degli Stati Uniti.
Nel 1915 l'imperialismo statunitense iniziò un'occupazione di Haiti che durò fino al 1934, ma Washington cerca ancora di controllare la terra e la gente di Haiti.
Uno sguardo agli archivi del Dipartimento di Stato degli anni ’40 sull’occupazione statunitense di Haiti del 1915-1934 dà una ragione più basilare per l’attenzione di Blinken: “…Il governo degli Stati Uniti era stato interessato ad Haiti per decenni prima della sua occupazione, come potenziale base navale per gli Stati Uniti e altre potenze imperialiste. La stabilità di Haiti era di grande interesse per i funzionari diplomatici e di difesa degli Stati Uniti che temevano che l’instabilità potesse portare a un dominio straniero di Haiti…”. Questo rapporto contiene anche la seguente frase: "…A seguito della manipolazione [statunitense] delle elezioni del 1915 ...". È insolito per gli Stati Uniti ammettere apertamente la manipolazione delle elezioni, che è un crimine molto grave secondo la legge statunitense, ovviamente una legge spesso violata dalle agenzie statunitensi che operano in tutto il mondo.
Come è stato scelto il primo ministro Garry Conille
L’ultima elezione nazionale per la presidenza ad Haiti si è tenuta nel 2016 e i mandati di ogni funzionario eletto ad Haiti sono scaduti all’inizio del 2023. Garry Conille, il cui padre era ministro nel governo Duvalier, era stato primo ministro dal 2011 al 2012 sotto il presidente Michael Martelly, ma l’area principale di Conille è stata alle Nazioni Unite come amministratore della sanità pubblica. Conille è stato eletto con sei voti dei sette membri votanti del Consiglio Presidenziale di Transizione (TPC) di Haiti, che è stato istituito in una riunione del CARICOM a marzo.
CARICOM è l'abbreviazione della Comunità dei Caraibi, un'organizzazione intergovernativa che è un'unione politica ed economica di 15 Stati membri, per lo più isole nel Mar dei Caraibi. Né gli Stati Uniti né il Canada sono membri, né le isole delle Antille francesi – St-Martin/Sint Maarten, St-Barthélemy, Guadalupa e Martinica, che fanno legalmente parte della Francia.
Il Consiglio Presidenziale di Transizione (TPC) è un organo temporaneo che è stato ufficialmente costituito ad Haiti il 12 aprile e ha prestato giuramento il 24 aprile di quest'anno per esercitare i poteri e le funzioni del presidente di Haiti, fino all'arrivo di un presidente eletto o fino a febbraio 2026, a seconda di cosa accade prima. Ha nove membri, sette con un voto.
Blinken ha avuto diversi incontri con il primo ministro Conille e il ministro degli Esteri Dominique Dupuy all'inizio di luglio al Dipartimento di Stato a Washington. Blinken è andato a Port-au-Prince, la capitale di Haiti, per due giorni, esponendosi ad uno straordinario rischio, stante la situazione di rivolta incontrollabile che vive il paese, per far sapere al mondo che gli Stati Uniti sostengono la presenza di poliziotti kenioti ad Haiti.
Il governo degli Stati Uniti ritiene di poter ignorare i voti di milioni di venezuelani per Nicolas Maduro come loro presidente, ma riconoscono un primo ministro di Haiti che è stato eletto con sei voti. Quanta ipocrisia!
Da IAC Usa
Traduzione a cura di IniziativaMondoMultipolare/CIVG