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PFAS: cosa sono e dove si trovano? | Fondazione Umberto Veronesi

 

Pfas e allattamento al seno.

Bisfenolo, ftalati, pfas, quando assunti nel latte materno possono provocare l’alterazione del sistema ormonale del bambino con conseguenze diverse e gravi quali diabete, obesità, pubertà precoce ma anche disturbi del comportamento. I ricercatori dell’Università di Parma in collaborazione con l’Ausl-Ircss di Reggio Emilia e con le università di Firenze e Cagliari, con una maxi ricerca hanno scoperto queste sostanze inquinanti nel latte materno, la prima fonte di alimento del bambino. Fonti di rischio: biberon, plastiche monouso, contenitori per cibo, alimenti conservati, alimenti freschi non lavati. Ridurne l’esposizione, stante l’assenza di una legge che le vieti.

Pfas nella fratturazione idraulica.

A rischio la contaminazione di tutto lo Stato di Pennsylvania: allarme del gruppo per la salute ambientale, il Physicians for Social Responsibility (PSR). Le sostanze sono utilizzate per la “fratturazione idraulica” iniettando una miscela di sabbia, acqua e Pfas nella crosta terrestre, al fine di “fratturare” la roccia ed estrarre petrolio o gas naturale dalle profondità. L’industria dei combustibili fossili ha utilizzato circa 160 milioni di libbre di queste sostanze non divulgate in circa 5.000 pozzi di petrolio e gas non convenzionali in tutto lo Stato dal 2012 al 2022. Malgrado alle industrie i PFAS siano noti per la loro incapacità di degradarsi nel tempo, persistendo sia nella natura che nel corpo umano, e per la loro esposizione a lungo termine collegata al cancro, all’infertilità, ai difetti congeniti e altro ancora. Lo Stato di Colorado ha vietato l’uso di PFAS per l’estrazione di petrolio e gas.

Pfas tra Svizzera e Italia.

L’inchiesta della trasmissione “Patti chiari” della tv svizzera Rsi ha messo in onda le analisi sugli inquinanti Pfas, nei pesci pescati in laghi (Maggiore/Verbano) condivisi con l’Italia e nel fiume Ticino, in quantità preoccupanti: (3mila ng/100 grammi)al di sopra dei limiti cosiddetti “tollerabili” per l’essere umano stabiliti dall’Unione europea (4,4 ng per chilo) in certi casi anche oltre dieci volte al di sopra. Risultati preoccupanti anche sui campioni di terra contaminati. L’azienda MKS Pamp si dice estranea in quanto opererebbe in un sistema a circuito chiuso.

 

Da Movimento di lotta per la salute MaccacaroRETE AMBIENTALISTA