La Nato vuole chiudere l'Ungheria dietro una cortina di ferro

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09 luglio 2021

 

DICHIARAZIONE DELLA COMUNITA’ PER LA PACE UNGHERESE


 
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La NATO e l'Unione Europea hanno lanciato un attacco politico coordinato all'Ungheria per porre fine alla nostra cooperazione con Cina e Russia. Vogliono che l'Ungheria rescinda l'accordo con la Russia sull'ampliamento della centrale nucleare di Paks, e con la Cina sulla costruzione della linea ferroviaria Belgrado-Budapest e l'istituzione dell'Università Fudan in Ungheria.

Il sistema di alleanza occidentale, di cui il nostro Paese è membro, ci impone di tagliare i fili verso l'Est e di sottometterci pienamente alla volontà della NATO. 

Il loro attacco è nascosto sotto le spoglie della difesa della democrazia. Sostengono di essere preoccupati per il destino delle libertà e dei diritti umani in Ungheria. Senza dubbio ci sono molti problemi con questo a casa nostra! Non pochi! 

Ma non c'è dubbio che la causa diquesti problemi non sia da ricercare nella costruzione con l'Est di relazioni e di cooperazione basate sui reciproci vantaggi. L'Occidente teme che l'esempio ungherese possa diventare invitante e riveli che l'apertura all'Est porti enormi benefici, tra cui la protezione della vita per la popolazione: per esempio frenare l'epidemia con i vaccini orientali! 

La NATO si lamenta che il potere non sintonizza il popolo contro russi e cinesi, come fanno i polacchi, i cechi, i rumeni, gli ucraini e i baltici. 

Si lamentano che siamo pronti a ripristinare le relazioni diplomatiche con la Siria. 

Soprattutto, si lamentano del fatto che stiamo ponendo il veto all'integrazione dell'Ucraina nella NATO. Mentre si preoccupano per la democrazia in Ungheria, fanno un patto con i nazisti in Ucraina! Così come con polacchi, cechi, rumeni e baltici. 

Nessuna critica è stata mossa alla legge approvata il 1° luglio, che suddivide l'Ucraina in gruppi etnici subalterni e sovrastanti, e funge da base giuridica per la privazione dei diritti di popoli, nazioni e minoranze nazionali dichiarate non autoctone. Secondo questa legge, le minoranze ungheresi, rutene, russe, polacche, rumene e molte altre che compongono l'Ucraina non sono più considerate autoctone. 

Se il vero obiettivo della NATO fosse proteggere le libertà e i diritti umani, non sosterrebbe un'Ucraina che li schiaccia! 

Ma poiché questo non è l'obiettivo, ma l'uso e l’utilizzazione dell'Ucraina contro la Russia, volta le spalle ai propri valori dichiarati e si unisce anche agli estremisti ucraini nello spirito della politica dell'obiettivo, che santifica lo strumento. 

Non solo espone i nostri ungheresi che vivono in Ucraina ad atrocità, ma mette anche in pericolo la pace e la sicurezza dell'Ungheria con il riarmo dell'Ucraina, le sue esercitazioni militari congiunte e la sua serie di provocazioni intorno alla Crimea. 

Secondo i principi della Comunità per la  Pace Ungherese, l'Ungheria deve vivere in pace e in buoni rapporti sia con l'Oriente che con l'Occidente. 

Consideriamo un alleato dubbio quello che non ci sostiene, ma ci ostacola nella questione del destino per la sopravvivenza della nostra nazione. 

La Comunità Ungherese per la Pace è schierata per l'amicizia e la pacifica convivenza dei popoli. Vogliamo una cooperazione equa, reciprocamente rispettosa e reciprocamente vantaggiosa con l'Est, non una cortina di ferro occidentale verso Oriente! 

 

Da Forum Belgrado per un Mondo di Eguali         -        Traduzione a cura del Forum Belgrado Italia