Nell’anniversario dei fatti del 26 giugno 1975 nella Riserva di PINE RIDGE, una iniziativa pubblica e un appello al Parlamento europeo. Per Leonard Peltier.

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giugno 2021

 

 

Free Leonard Peltier on Twitter: "Leonard Peltier has been wrongly  imprisoned for 44 years. Enough is enough. Leonard deserves clemency.  #FreeLeonardPeltier #FreeLeonardNow… https://t.co/wdAPUxyCgM" Circolo Vegetariano VV.TT. Calcata » Blog Archive » In difesa di Leonard  Peltier, da 45 anni prigioniero politico in USA

 

Il 26 giugno 2021 a Viterbo, nel "Parco delle querce", il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", Peppe Sini, ha letto e commentato il discorso tenuto da Leonard Peltier il primo giugno del 1977 al termine del processo svoltosi a Fargo (nel Nord Dakota) nel quale fu condannato innocente per un delitto che non aveva commesso.

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I fatti di sangue del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge

Il 26 giugno 1975 nella riserva indiana di Pine Ridge, nel Sud Dakota, vi fu un conflitto a fuoco al termine del quale due agenti dell'Fbi e un nativo americano restarono uccisi.

Della morte dei due agenti dell'Fbi fu accusato Leonard Peltier, attivista dell'American Indian Movement, difensore dei diritti umani dei nativi americani.

L'accusa si basava su prove false e su testimonianze altrettanto false. La falsita' delle une come delle altre fu subito dimostrata, ma al termine di un processo-farsa Leonard Peltier venne vergognosamente condannato nonostante la sua innocenza fosse del tutto evidente.

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Alcune parole conclusive rivolte da Leonard Peltier al giudice

Nelle parole che rivolse al giudice prima della lettura della sentenza, Leonard Peltier dopo aver riassunto ancora una volta le flagranti illegalità e menzogne commesse e propalate da chi istruì e gestì il processo ed aver ribadito la sua evidente innocenza, concluse dicendo:

"Non ho fatto nulla per cui sentirmi in colpa.

Non rimpiango di essere un attivista nativo americano: migliaia di persone negli Stati Uniti, in Canada e in tutto il mondo continuano e continueranno a sostenermi per denunciare le ingiustizie che sono avvenute in quest'aula di tribunale.

Provo compassione per il suo popolo, costretto a vivere sotto un sistema tanto orribile. Sotto il suo sistema, vi vengono insegnati la cupidigia, il razzismo, la corruzione e, piu' grave di tutto, la distruzione della Madre Terra.

Nel sistema dei nativi americani, ci viene insegnato che tutte le persone sono Fratelli e Sorelle; a condividere la ricchezza con i poveri e i bisognosi. Ma la cosa piu' importante di tutte e' rispettare e proteggere la Terra, che noi consideriamo nostra madre. Ci nutriamo dal suo seno, nostra Madre ci da' la vita dalla nascita e, quando e' il momento di lasciare questo mondo, ci riprende nel suo ventre. Ma la cosa principale che ci viene insegnata e' di preservarla per i nostri figli e i nostri nipoti, poiche' saranno quelli che vivranno su essa.

No, non sono io il colpevole qui dentro; non sono io quello che dovrebbe essere chiamato criminale: l'America bianca razzista e' il criminale che distrugge le nostre terre e e la mia gente".

(Cit. in Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, 1994, p. 182).

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Un dovere dell'umanita'

Dal 1977 Leonard Peltier e' detenuto, tutti sanno che non ha ucciso nessuno, gli stessi accusatori hanno dovuto ammetterlo, ma continua ad essere detenuto da oltre quarant'anni.

Perche' e' detenuto pur essendo innocente?

E' detenuto per lo stesso motivo per cui in tanti paesi del mondo sono detenuti tante donne e tanti uomini difensori dei diritti umani delle persone e dei popoli, difensori della Madre Terra.

E' detenuto perche' un regime violento e razzista, rapinatore e distruttivo, non vuole riconoscere i diritti fondamentali degli esseri umani e del mondo vivente, e quindi perseguita e mira ad annientare chi si batte per essi.

Il governo degli Stati Uniti d'America, ed i potentati economici di cui è il comitato d'affari, continua a derubare, perseguitare ed opprimere le popolazioni native americane e non solo.

La persecuzione e la strage dei nativi americani, la depredazione e l'avvelenamento delle loro terre residue, e' sotto gli occhi di tutti.

Non e' un dovere dell'umanita' opporsi a questo genocidio che continua?

Non e' un dovere dell'umanita' richiamare anche gli Stati Uniti d'America, come ogni altro paese del mondo, al rispetto dei diritti umani e della natura?

Non e' un dovere dell'umanita' richiamare anche gli Stati Uniti d'America, come ogni altro paese del mondo, a rispettare le leggi e i trattati che proibiscono violenze cosi' scellerate come la persecuzione razzista, le stragi, il genocidio e la distruzione del mondo vivente?

Non e' un dovere dell'umanita' richiamare anche gli Stati Uniti d'America, come ogni altro paese del mondo, al rispetto della democrazia e dell'umanita'?

Non e' un dovere dell'umanita' battersi perche' gli Stati Uniti d'America finalmente liberino Leonard Peltier, l'uomo innocente Leonard Peltier, il difensore dell'umanita' e della Madre Terra Leonard Peltier?

Leonard Peltier non e' un criminale, ma un eroe.

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Un appello al Presidente del Parlamento Europeo

Ancora una volta chiediamo alle istituzione europee, che con gli Stati Uniti d'America hanno legami tali da avere il potere di influire sulla politica americana, di impegnarsi per la liberazione di Leonard Peltier.

Ancora una volta chiediamo a tutte le persone di volonta' buona e a tutte le istituzioni democratiche di scrivere al Presidente del Parlamento Europeo, l'italiano David Sassoli, affinche' si esprima e si impegni, ed impegni il Parlamento Europeo tutto, per la liberazione di Leonard Peltier.

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, 26 giugno 2021

 

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Presidente Sassoli, l'Europa faccia sentire la sua voce per la liberta' di Leonard Peltier.

Un appello dell'associazione "Respirare" di Viterbo

Al Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli  e-mail: president@ep.europa.eu

Gentilissimo Presidente del Parlamento Europeo,

anche noi siamo a pregarla di voler assumere un'iniziativa per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre difensore dei diritti  umani dei popoli nativi americani dal 1977 detenuto negli Stati Uniti d'America per delitti che non ha commesso.

Leonard Peltier e' un perseguitato politico, una vittima del razzismo, un uomo innocente che da oltre quarant'anni subisce un'iniqua detenzione solo per essersi impegnato a difendere la vita, la dignita' e i diritti dei popoli nativi americani, di tutti i popoli e di tutti gli esseri umani.

Un celebre libro-inchiesta di un prestigioso scrittore, tradotto anche in italiano, lo ha dimostrato inconfutabilmente; se non lo ha gia' letto, gentilissimo Presidente, la preghiamo di farlo: e' il libro di Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, pubblicato in inglese nel 1983 e tradotto in italiano nel 1994.

Gentilissimo Presidente del Parlamento Europeo,

sappiamo che in questi giorni gia' altre persone ed associazioni democratiche ed umanitarie le hanno rivolto la stessa richiesta. E che altre lo faranno nei prossimi giorni.

Il Parlamento Europeo in più occasioni si è dimostrato sensibile ed impegnato nella difesa dei diritti umani: una sua persuasa iniziativa per la liberazione di Leonard Peltier può costituire un importante, autorevole contributo a convincere il Presidente degli Stati Uniti d'America a porre fine alla scandalosa detenzione di un innocente, di un uomo di pace, di un autentico rappresentante non solo delle popolazioni native americane ma di tutti i popoli oppressi e di ogni persona di buona volontà.

Confidiamo pertanto nella sua attenzione e nel suo impegno.

Associazione "Respirare" di Viterbo, 25 giugno 2021”.

 

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Una minima notizia su Leonard Peltier

Leonard Peltier e' nato a Grand Forks, nel North Dakota, il 12 settembre 1944; attivista dell'American Indian Movement che si batte per i diritti umani dei nativi americani, nel 1977 fu condannato a due ergastoli in un processo-farsa sulla base di presunte prove e presunte testimonianze successivamente dimostratesi artefatte, inattendibili, revocate e ritrattate dagli stessi ostensori. Da allora e' ancora detenuto, sebbene la sua innocenza sia ormai palesemente riconosciuta. Di seguito riportiamo una breve nota di presentazione di un suo libro edito in Italia nel 2005: "Accusato ingiustamente dal governo americano, ricorrendo a strumenti legali, paralegali e illegali, dell'omicidio di due agenti dell'FBI nel 1975 (un breve resoconto tecnico della farsa giudiziaria è affidato all'ex ministro della giustizia degli Stati Uniti Ramsey Clark, autore della prefazione), Peltier, al tempo uno dei leader di spicco dell'American Indian Movement (AIM), marcisce in condizioni disumane in una prigione di massima sicurezza da quasi trent'anni. Nonostante la sua innocenza sia ormai unanimemente sostenuta dall'opinione pubblica mondiale, nonostante una campagna internazionale in suo favore che ha coinvolto il Dalai Lama, Nelson Mandela, il subcomandante Marcos, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Robert Redford (che sulla vicenda di Peltier ha prodotto il documentario Incident at Oglala), Oliver Stone, Howard Zinn, Peter Matthiessen, il Parlamento europeo e Amnesty International, per il governo americano il caso del prigioniero 89637-132 e' chiuso. Non sorprende dunque che Peltier sia divenuto un simbolo dell'oppressione di tutti i popoli indigeni del mondo e che la sua vicenda abbia ispirato libri (Nello spirito di Cavallo Pazzo di Peter Matthiessen), film (Cuore di tuono di Michael Apted, per esempio) e canzoni (i Rage Against the Machine hanno dedicato a lui la canzone Freedom). In parte lucidissimo manifesto politico, in parte toccante memoir, questa è la straordinaria storia della sua vita, raccontata per la prima volta da Peltier in persona. Una meravigliosa testimonianza spirituale e filosofica che rivela un modo di concepire la vita, ma soprattutto la politica, che trascende la dialettica tradizionale occidentale e i suoi schemi: i nativi la chiamano la danza del sole". Dalla scheda di presentazione del libro di Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, 2005, nel sito della casa editrice: fazieditore.it).

Opere di Leonard Peltier: La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, 2005.

Opere su Leonard Peltier: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, 1994; Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano, Erre Emme, 1996.

Il sito dell'"International Leonard Peltier Defense Committee": www.whoisleonardpeltier.info

Alcuni altri libri utili per approfondire: Alce Nero, La sacra pipa, Rusconi, Milano 1986, 1993; Bruno Bouchet (a cura di), Wovoka. Il messaggio rivoluzionario dei nativi americani, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1982; Dee Brown, Seppellite il mio cuore a Wounded Knee, Mondadori, Milano 1972, 1977; Vine Deloria jr., Custer e' morto per i vostri peccati, Jaca Book, Milano 1972, 1977; Raymond J. DeMaille (a cura di), Il sesto antenato. I testi originali egli insegnamenti di Alce Nero, Xenia, Milano 1996; Charles Hamilton (a cura di), Sul sentiero di guerra. Scritti e testimonianza degli indiani d'America, Feltrinelli, Milano 1956, 1960; Diana Hansen (a cura di), Indiani d'America. Identita' e memoria collettiva nei documenti della nuova resistenza indiana, Savelli, Roma 1977; Philippe Jacquin, Storia degli indiani d'America, Mondadori, Milano 1977; Franco Meli (a cura di), Parole nel sangue. Poesia indiana americana contemporanea, Mondadori, Milano 1991; Messaggio degli Irochesi al mondo occidentale. Per un risveglio della coscienza, la Fiaccola, Ragusa 1986, 1989; Nando Minnella, Pascoli d'asfalto. Poesia & cultura degli indiani d'America, Rossi e Spera Editori, Roma 1987; Nando Minnella, Michele Morieri, Indiani oggi. La Resistenza indiana oggi: documenti e testimonianze, Gammalibri, Milano 1981; John G. Neihardt, Alce Nero parla, Adelphi, Milano 1968, Mondadori, Milano 1973, 1977; William W. Newcomb jr., Gli indiani del Nord-America, Il Bagatto, Roma 1985; Scritti e racconti degli indiani americani, raccolti da Shirley Hill Witt e Stan Steiner, Jaca Book, Milano 1974, 1992; Stan Steiner, Uomo bianco scomparirai, Jaca Book, Milano 1977, 1994.

 

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Alcuni siti utili

- International Leonard Peltier Defense Committee: www.whoisleonardpeltier.info

- Centro studi americanistici "Circolo Amerindiano": www.amerindiano.org

- Il Cerchio, coordinamento di sostegno ai/dai nativi americani: www.associazioneilcerchio.it

- Soconas Incomindios, comitato di solidarieta' con i nativi americani: www.soconasincomindios.it

 

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Un intervento di di Severino Vardacampi: Liberare Leonard Peltier

“  Il genocidio dei nativi americani continua, continua la rapina e la devastazione delle loro terre residue, continua la distruzione della loro cultura, continua l'azione per annientare le loro esistenze e i loro valori da parte dei poteri politici ed economici dominanti e delle loro organizzazioni squadriste e assassine.

Ma anche la Resistenza dei nativi americani continua.

Una delle figure piu' prestigiose e rappresentative di questa Resistenza e' Leonard Peltier, da oltre quarant'anni ingiustamente detenuto nelle prigioni statunitensi.

E' stato condannato in un processo-farsa sulla base di prove false poi smentite e di testimonianze false poi ritrattate.

E' stato condannato per crimini che non ha mai commesso.

E' stato condannato innocente.

Innocente, è in carcere perché è un perseguitato politico.

Innocente, è in carcere perché è voce del suo popolo.

Innocente, è in carcere perché si oppone allo sterminio fisico e morale, culturale e spirituale, del suo popolo da parte del governo degli Stati Uniti d'America, dei suoi apparati repressivi, dei potentati economici che per saziare la loro insaziabile avidità  rapinano, avvelenano ed annientano vite umane e natura, e stanno trascinando alla catastrofe l'umanità intera e quest'unico mondo vivente.

Innocente, è in carcere perché difensore della vita, della dignità e dei diritti del suo popolo e di tutti i popoli oppressi.

Innocente, è in carcere perché difensore della vita, della dignità e dei diritti di ogni essere umano calpestato dai poteri dominanti.

Innocente, e' in carcere perché difensore della vita, della dignità e dei diritti della Madre Terra.

Cosa aspetta l'umanità intera ad insorgere nonviolentemente per la sua liberazione?

Cosa aspettano le istituzioni democratiche del mondo intero a premere nonviolentemente sugli Stati Uniti d'America affinchè Leonard Peltier sia finalmente liberato?

Cosa aspettiamo noi, io che scrivo queste parole, tu che le leggi, a fare quanto in nostro potere per la liberazione di Leonard Peltier?”

 

Free Leonard Peltier! Presidio al Consolato USA - YouReporter LEONARD PELTIER: 43 ANNI DI INGIUSTA PRIGIONIA – Radio Onda d`Urto

 

Il CIVG (Centro di Iniziative per la Verità e la Giustizia), da sempre al fianco delle battaglie di verità e giustizia, ritiene la campagna per la liberazione di “Leonard Peltier”, una battaglia di civiltà per diritti calpestati, pienamente  interna ai nostri intenti e obiettivi. Aderisce e si mette a disposizione per eventuali iniziative di sostegno e solidarietà  richieste. www.civg.it