Rapporto “Xinjiang. Capire la complessità, costruire la pace” promosso dal Cesem con EURISPES e Istituto Diplomatico Internazionale

  • Stampa

27 Maggio 2021

 

http://www.cese-m.eu/cesem/wp-content/uploads/2021/05/Copertina.jpg 

Presentiamo il nuovo rapporto dal titolo Xinjiang. Capire la complessità, costruire la pace, promosso dal nostro centro studi (CeSEM) insieme ad EURISPES-Laboratorio BRICS e Istituto Diplomatico Internazionale (IDI). L’obiettivo di questo rapporto è quello di fornire un quadro più obiettivo e realistico della situazione attraverso analisi di esperti, studiosi e testimoni che hanno avuto modo di visitare la regione autonoma cinese, le sue città, i villaggi e i campi di formazione e reinserimento, di cui molto si parla in Occidente.

 

Xinjiang. Capire la complessità, costruire la pace   Download

Xinjiang. Understanding complexity, building peace   Download


ABSTRACT – IT

Nel corso dell’ultimo anno, molti media occidentali hanno dato notevole risalto alla Regione Autonoma Uigura dello Xinjiang. Carta stampata, programmi televisivi e, soprattutto, social media si sono concentrati in particolare sulle presunte repressioni di cui sarebbe vittima la locale comunità uigura, un gruppo etnico di lingua uralo-altaica (turcofona) e di religione islamica che risiede da secoli nella regione, rappresentando poco più della metà della popolazione complessiva. In Europa, il tema, non inedito, ha suscitato scalpore e indignazione nell’opinione pubblica, sino ad influenzare la politica, convincendo i ministri degli Esteri dei Paesi membri dell’Unione Europea ad approvare sanzioni contro alcuni funzionari cinesi ritenuti maggiormente esposti – secondo le accuse – alle responsabilità nel quadro del cosiddetto “genocidio uiguro”.

Dalla Cina, tuttavia, così come da giornalisti, diplomatici, esperti, studenti o professionisti stranieri che hanno avuto o hanno tutt’ora modo di frequentare lo Xinjiang e le sue città e contee, giungono tesi e testimonianze completamente diverse, che smentiscono sostanzialmente le accuse occidentali. I campi di detenzione e rieducazione, infatti, sarebbero esclusivamente luoghi di reclusione e de-radicalizzazione per uomini e donne affiliati a gruppi terroristici che, come l’ETLO o l’ETIM, da molti anni organizzano e compiono attentati, non solo nello Xinjiang ma anche nel resto della Cina e all’estero, contro obiettivi cinesi (rappresentanze diplomatiche, comitive turistiche o aziende) o anche di altro genere, come dimostra la presenza, segnalata in anni recenti, tra le file dell’ISIS di combattenti di etnia uigura nei teatri di conflitto siriano e iracheno.

 

"Xinjiang" | I Focus del CeSE-M

I Focus del CeSE-M

Questo rapporto cerca così di fare chiarezza su un tema – quello della situazione sociale e politica nella Xinjiang – molto più vasto e complesso delle banali insinuazioni della stampa generalista occidentale, che però, confezionato e presentato all’interno di una cornice narrativa sensazionalistica, rischia di generare gravi tensioni diplomatiche, pregiudicare seriamente consolidate piattaforme di cooperazione bilaterale o multilaterale e, non ultimo, fornire a formazioni settarie, violente ed eversive una pericolosissima legittimazione politica o morale.

LISTA DEI FIRMATARI – Aggiornata 8 giugno 2021

        Michael Dunford, Emeritus Professor of Economic Geography, UK.

        Marco Ricceri, segretario generale EURISPES, Roma, ITA.

        Daniela Caruso, professoressa di “Studi sulla Cina” Nazioni Unite-Università Internazionale per la Pace, Roma, ITA.

        Jean-Pierre Page, international writer, editor of “La pensée libre” www.lapenseelibre.org, trade unionist former member of the national leadership of CGT in France and head of its international dept, FRA.

        Thomas Fazi, independent journalist, writer, translator, Roma, ITA.

        Albert Ettinger, Ph.D., author, high school and college teacher, LUX.

        Adriano Màdaro, journalist, sinologue, Ph.D. of Journalism at the University of Communications in Beijing, curator of the Great Exhibitions devoted to “The Silk Road and the Chinese and Mediterranean Civilizations “, author of books and catalogues about History and Culture of China and Far East.

        Francesco Violante, Ph.D. in Storia dell’Europa moderna e contemporanea, ricercatore e docente di Storia medievale, Università di Bari “Aldo Moro”, ITA.

        David Castrillon, Research-professor, Universidad Externado de Colombia, Bogotá, COL.

        Maria Morigi, archeologa e storica, esperta di Storia delle religioni orientali. Ha condotto ricerche in Afghanistan, Xinjiang e Tibet. Trieste, ITA.

        Raffaele Valente, General Manager Southern Europe & Western Europe presso Roto Frank Dachsystem-Technologie, Venezia, ITA.

        Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, Genova, ITA.

        André Lacroix, author, retired teacher, BEL.

        Elisabeth Martens, biologist, writer and teacher, FRA.

        Jean-Michel Carré, Regista, Parigi, FRA.

        Maria Moreni, esperta di cultura cinese e di relazioni con la Cina, Presidente di Italy-China Link per la cooperazione tra le eccellenze dei due paesi.

        Andrea Turi, Presidente del Centro Studi Eurasia e Mediterraneo, CeSEM, Pistoia, ITA

        Enrico Vigna, giornalista indipendente, saggista e attivista per la pace, attuale portavoce per l’Italia del Forum Belgrado per un Mondo di Eguali, ITA.

        Michel Aymerich, créateur et auteur du blogue «A contre-air du temps», FRA.

Nuovi firmatari dopo la pubblicazione del rapporto

        Vito Petrocelli, Senatore della Repubblica, Presidente della Commissione Affari Esteri del Senato.

        Gonzalo Tordini, Director of Sino-Argentine Strategic Program. National Defense University. President of Argentina China Alumni Association (ADEBAC).

        Prof.ssa Maria Francesca Staiano (PhD), Coordinatrice del Centro de Estudios Chinos, Instituto de Relaciones Internacionales, Universidad Nacional de La Plata (IRI-UNLP), Argentina.

        Laura Ruggeri, semiologa e saggista, Hong Kong

        Luigi Cecchetti, coordinatore dell’Osservatorio Italiano sulla Via della seta, sezione italiana del Silk Road Connectivity Research Center di Belgrado, IT.

        Tom Fowdy, political analyst, UK.

        Dr. Tamara Prosic, Monash University, AUS.

        Claudia Chaufan, Associate Professor, York University, CAN.

        Radhika Desai, Professor, University of Manitoba, CAN.

        Alan Freeman, co-director, Geopolitical Economy Research Group, Manitoba, CAN.

        Carlos Martinez, independent researcher and author, UK.

        Colin Patrick Mackerras, Professor Emeritus, Griffith University, Queensland, AUS.

        Marc Pueschel, journalist and editor for Junge Welt Berlin, GER.

        Dr Bruno Drweski, Member of faculty, Institut National des Langues et Civilisations Orientales (INALCO) Paris, Centre de Recherches Europes Eurasie, Nanterre, Île-de-France, FRA.

        Antonis Balasopoulos, Associate Professor of Comparative Literature, University of Cyprus, Cyprus, GRC.

 

Da Centro Studi Eurasia e Mediterraneo - Centro Studi Eurasia e Mediterraneo (cese-m.eu)