SIRIA Notizie – Giugno 2013

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SIRIA Notizie – Giugno 2013

 

                  

Yara Abbas  giovane reporter di 25 anni della TV Indipendente siriana Al-Ikhbariya è stata uccisa da un cecchino ad al-Qusair nella provincia di Homs in prossimità della base aerea militare Al-Daba'a, che è stata riconquistata dalle truppe siriane a seguito di una grande offensiva sulla città di Al-Qusayr.

Il Padre della Martire Yara Abbas: Orgoglioso del Martirio di mia figlia

Il Padre della Martire Yara ha detto all’Agenzia SANA che il martirio di sua figlia è un motivo di orgoglio, perché "…Yara è stata martirizzata mentre  stava svolgendo il suo dovere nazionale a denunciare le pratiche dei gruppi terroristici armati e il caos che hanno apportato alla patria."

 

"…Yara rimarrà viva nei cuori degli amanti della libertà, perché incarna un modello di una giornalista coscienziosa e consacrata al suo paese…", ha aggiunto.

Il  governatore di Homs, Ahmad Mohammad Munir, ha detto che la martire Yara "ha raggiunto una costellazione di eroi della Siria, che hanno fatto il loro dovere in mezzo a una guerra internazionale combattuta contro la Siria."

Il cameraman di Al-Ikhbariya Osama Dayyoub, che è stato ferito durante l'attacco, ha detto che "…Yara mi aveva detto che voleva preparare una relazione dettagliata sulle vittorie dell'esercito arabo siriano ad al-Qseir." Yara Abbas al-Ikhbariya corrispondente che copriva le operazioni dell'esercito siriano arabi al-Qseir. E 'nata nel 1988.

Il 29 maggio 2013 a Homs, è satto dato l’ultimo saluto alla martire Yara Abbas, che  è stata accompagnata dall’ Ospedale al-Zaeem di Homs al suo ultimo luogo di riposo nel villaggio Nisaf nella zona di Masyaf a Hama, tra un'ampia e ufficiale partecipazione civile e popolare.

Yara è stata accolta con fiori e riso dagli abitanti dei villaggi nella zona di Masyaf, che hanno scandito slogan sottolineando il sostegno alla Siria, all'esercito siriano e ai martiri caduti.

I discorsi pronunciati in occasione della cerimonia funebre hanno sottolineato che la martire Abbas e tutti i martiri della Siria rimarranno "nella mente e nel cuore" di tutti i siriani.

In seguito, sono state eseguite le preghiere funebri per il riposo dell'anima della martire e la musica dell’ "Addio” e dei “ Martiri” è stata suonata.

I giornalisti siriani non sono solo stanno aiutando il popolo siriano e l'Esercito arabo siriano a trasmettere la verità al mondo, che i disinformatori occidentali e la NATO lavorano duramente per nascondere, diffondendo le proprie versioni falsate dei fatti; i giornalisti siriani stanno anche pagando un prezzo molto pesante perchè sono presi di mira direttamente dai “ Combattenti della Libertà” della NATO  con assassini e rapimenti, per cercare di ridurli al silenzio; il monito è: chi non è nel Nusra Front ( il fronte insorgente) è un' Shabeeha ' ( la Sicurezza del Ministero Interni siriano).

Qui di seguito un ricordo di M. Correggia, attivista italiana della lotta per la pace, che l’aveva incontrata pochi giorni prima del suo assassinio.

 28 maggio 2013

 

La domanda di Yara ,       di Marinella Correggia

Rimane un foglietto sul quale mi aveva scritto nome e email, con una grafia di sbieco. Era il 10 maggio e Yara Abbas, giovane giornalista della tivù siriana Al Ikbhariya, aveva partecipato a Damasco alla conferenza stampa finale della delegazione internazionale in appoggio al movimento siriano Mussalaha (riconciliazione). I giornalisti erano pochi, tutti siriani  e poi la venezuelana Telesur, nessun media occidentale o arabo presente a Damasco aveva ritenuto di doversi scomodare per  ascoltare Mairead Maguire, irlandese premio Nobel per la pace, che guidava la delegazione della quale facevo parte anche io.

Ma non avrei notato Yara – che non avevo mai visto prima – se non fosse stato per una sua domanda, forse era retorica o forse un po’ provocatoria. Aveva alzato la mano e aveva chiesto: “Arrivano diverse delegazioni internazionali, qui. Ma mi pare che al ritorno nei vostri paesi, a livello di informazione sulla Siria non cambi nulla. Come mai secondo voi?”. Imbarazzante. Come quando i medici di Baghdad, nel lungo affamante embargo fra le due guerre all’Iraq (500mila morti fece quell’embargo), dopo aver mostrato lo stato degli ospedali alle delegazioni in visita osservavano: “Abbiamo incontrato diversi gruppi dall’estero, ma siamo sempre qui, niente è cambiato”.

A Yara, non c’era stata una vera risposta, adesso non riesco a ricordare perché. Ma le avevo chiesto l’email. Le avevo scritto il giorno dopo, ancora a Damasco, per spiegarle alcuni meccanismi, e per dirle del nostro impegno. Nessuna risposta, e del resto forse era partita appunto per il fronte. Avevo pensato di riscriverle per risponderle meglio.

Ma nessuno potrà più risponderle. Yara Abbas è stata uccisa oggi, 27 maggio 2013,  nella provincia di Homs, vicino alla base aerea di Dabaa, dunque vicino a Qusair dove continuano i combattimenti. Si trovava là al seguito dell’esercito siriano. Lei vedeva la guerra da quella parte. Un lavoro pericoloso che faceva da molti mesi. Secondo una nota del ministero dell’informazione, Yara è stata colpita da un cecchino ovviamente dell’opposizione armata. Nel suo ultimo reportage, oggi, mostrando immagini di soldati che avanzano, macerie sparse e ordigni recuperati, Yara dice: “Siamo nel punto vicino all’area fino a poco fa controllata dai mercenari, laggiù c’è il macello di Qusair con il tetto rosso,  da lì i terroristi cercavamo di entrare a Qusair ma ora tutto è sotto il controllo dei soldati”.

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Donne Siriane denominatesi “Leonesse siriane” si sono costituite nei ranghi delle Forze di Difesa Nazionale

Donne siriane nei ranghi delle FDN

14 febbraio 2013

Juhaina News, un'agenzia di stampa siriana indipendente è andata alla città centrale di Homs e ha fatto un video report di un gruppo di donne siriane delle Forze di Difesa Nazionale, queste donne e  ragazze hanno aderito a questo nuovo esercito appena creato, per imparare a usare le armi e per difendersi dalle violenze e stupri dei  jihadisti wahabiti, e per difendere le loro famiglie dall’essere decapitate dalla sporcizia più sporcizia del mondo, questi agenti della NATO, e per difendere il loro paese e che non venga diviso in piccoli emirati islamisti (non islamici), ciascuno guidato da un gruppo di signori della guerra, solo per compiacere chi è interessato a rubare la terra e a rendere in schiavitù il suo popolo.

           

Le donne parlano della loro sofferenza e delle ragioni per cui hanno aderito alle FDN, oltre a imparare su come utilizzare le armi leggere, ad imparare il primo soccorso, come identificare e gestire gli IED  (ordigni esplosivi improvvisati) e altri tipi di esplosivi, e di appoggiare l'esercito siriano nel garantire le aree purificate dai terroristi.

E’ possibile vedere un video in inglese su di esse all’indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=lQy4f7r9s98

Le donne come è molto evidente nel video report, provengono da luoghi diversi, da diverse religioni  ed etnie, questa è la Siria a cui siamo abituati e la Siria che difendiamo.

Da Siria 360 °

Traduzione di Vincenzo Z.  per civg.it

 

A cura del Centro Iniziative Verità e Giustizia