Note sulla situazione in Serbia

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Kragujevac, 9 ottobre 2020

 

Fca, in Serbia lo sciopero più lungo - Rassegna mobilebandiera serbia - MondoSportivo.it

 

Cari amici e compagni,

dopo l’incontro con Trump del 13 settembre a Washington, il presidente serbo Vucic, ha dichiarato che iniziava una nuova epoca dei rapporti tra la Serbia e gli USA. Appena rientrato in Serbia sono arrivati i rappresentanti della DFC - US Development Finance Corporation (Banca Americana di Sviluppo), e viene aperto il loro ufficio a Belgrado. Annunciando questo passo “…per dare sostegno alle piccole e medie imprese''.

Per quanto riguarda il contenuto del documento firmato a Washington, le posizioni in Serbia sono divise. C'è chi ritiene che si tratti di un documento storico, mentre altri ritengono che si tratti di un documento banale oppure di un gesto a favore della campagna elettorale di Trump. Il timore principale da parte del popolo serbo è riferito al fatto che il presidente potesse firmare per il riconoscimento del’indipendenza del Kosovo. Per ora, si tratta di un altro anno di sospensione delle attività diplomatiche della parte serba contro l’indipendenza per favorire il dialogo.

I rappresentanti del governo kosovaro sono tornati delusi da Washington, con il peso di riferire alla loro parte  che non hanno adempiuto al loro compito di ottenere definitivamente l’indipendenza. Contemporaneamente è iniziato il processo ai veterani dell’UCK presso il Tribunale all'Aia per i crimini commessi durante la guerra del 1999 e dopo. Ma la maggioranza dei testimoni non si potrà presentare perché sono morti in vari incidenti o deceduti in ”circostanze misteriose''

Nel frattempo continuano negoziazioni a Bruxelles fra le due parti, serba e albanese, sotto l’occhio della Ue. Il presidente serbo ha dichiarato che siamo lontani da un compromesso ma ritiene che il conflitto congelato sia pericoloso perché non si sa quando potrebbe esplodere, come sta succedendo in Nagorny Karabakh oggi.

L’accesso della Serbia in Ue è ancora molto lontano, per cui la Serbia ha promosso un’iniziativa di una “Piccola Schengen'' ai paesi dei Balcani che condividono lo stesso destino, e alcuni incontri dei vertici di questi paesi si sono già realizzati. Per ora, la proposta è stata accettata da Macedonia e Albania. E' un segnale positivo perchè permetterà ai Paesi interessati, un libero flusso di persone, merce e capitali, con la creazione di un mercato unico.

I dati sulla vita nei Balcani paragonati con la vita nei paesi Ue sono drammatici per le generazioni attuali e future, se non si trovano soluzioni per uscire dal sottosviluppo economico e un basso tenore di vita. I giovani vanno all'estero, solo nel 2019, 51000 giovani serbi hanno abbandonato il paese.

Il numero dei contagiati aumenta ma non si e' ancora arrivati al picco della seconda ondata. E' ora in corso la vaccinazione contro l'influenza stagionale. In alcune città è in vigore lo stato di emergenza (compresa Kragujevac). Però c'é pericolo di un altro picco: quello dei malati di carcinoma, poiché da mesi sono stati trascurati a causa dell’emergenza del Covid 19. 

Grazie ai bombardamenti NATO nella guerra del 1999, con l’utilizzo di ordigni con uranio impoverito, la Serbia è al 3° posto nel mondo per le malattie cancerogene.

 

Marzo 1999, le bombe Nato (e italiane) contro la Serbia: migliaia i civili  uccisi - Secolo d'Italia

 

Ora, di fronte alle accuse che sono stati nascosti i numeri veri dei decessi causati dal Covid 19, il presidente ha annunciato la costituzione di una commissione che avrebbe fatto una revisione del numero di tutti i decessi avvenuti durante la pandemia.

 

Alcune statistiche sulla situazione sociale:

- Salario medio in luglio 2020: 45.736 dinari (390 €),  ma il 50% dei lavoratori ha percepito un salario sotto questa somma.

- Paga oraria minima 172,54 dinari (1,5 €)

- Salario minimo in agosto 2020: 28.986,72 (248 €)

- In Serbia (popolazione di 7 milioni) ci sono 1,7 milioni di pensionati.  

-Pensione media: 27.775 dinari (237 €) per tutte le categorie

-Pensione più bassa(tutte le categorie): 13.846 dinari (118 €)

-Per gli ex agricoltori pensione media: 11.885 dinari (102 €)

 

Tutti i valori medi sarebbero più bassi se non fossero stati compresi nel calcolo, quelli di Belgrado dove sono più alti. Esclusa Belgrado la situazione e' ancora più grave.

Cosa dire  della promessa  “entusiasta'' del governo, che nel 2025 il salario medio sarà di 900 euro e la pensione media di 430 euro?? Tale promessa, per la cui realizzazione ipotetica bisogna aspettare parecchio, sembra veramente assurda ancora di più se prendiamo in considerazione i dati attuali:

-          Paniere medio mensile (3 componenti in famiglia): giugno 2020: 73.396,43 dinari (627 €)

-          Paniere minimo mensile (3 componenti in famiglia): giugno 2020: 38.171dinari (326 €).

( il paniere minimo si riferisce solo al cibo e bollette, senza istruzione, sanità e altro, cioè solo della soglia di sopravvivenza).

 

La situazione a Kragujevac è preoccupante perchè dopo il periodo in cui la nostra città è stata portatrice di sviluppo dell'economia jugoslava, come centro dell’industria automobilistica, con l’embargo e poi i bombardamenti, la fabbrica “Zastava” è stata sfasciata e la città divenne la“pianura della fame''. Poi e' arrivata la Fiat ed era nata la speranza che il futuro sarebbe stato migliore. Ora si teme che Kragujevac possa di nuovo riprendere il nome del periodo dell’embargo! Quest'anno i lavoratori della Fiat/FCA hanno lavorato solo 40 giorni, L'indotto ha lavorato durante la pandemia, per cui particolari prodotti per la Fiat/FCA si sono accumulati nei magazzini e per questo motivo i datori di lavoro hanno deciso di licenziare tutti i lavoratori che, in caso di necessità future, saranno sostituiti tramite agenzie interinali.

 

Cari amici e compagni,

Sono ormai passati vent'anni da che continuate a costruire ponti di solidarietà CONCRETA, non come le cosiddette ”missioni di pace'' che organizzano i signori della guerra per insegnarci regole sulla tolleranza e convivenza, oppure facendo nascere nuove banche per “sostenere la ricostruzione'', dopo aver distrutto con le bombe l’economia del Paese.

 

controinformazione.info | L'Aggressione USA/NATO alla Serbia del 1999 e la  cortina di menzogne come pretesto

La solidarietà fra compagni e lavoratori è l'arma più potente nella lotta comune per valori di pace, antifascismo e diritto al lavoro e salute di ogni essere umano.

 

*Rajka Veljovic, lavoratrice Zastava in pensione, già responsabile dell’Ufficio Adozioni Internazionali  del  Sindacato Samostalni Zastava di KG.

Da 20 anni referente  e collaboratrice dell’Associazione SOS YUGOSLAVIA – SOS Kosovo Methoija