Hebe De Bonafini Ha Chiuso La Seconda Riunione Plenaria Sulle Politiche Pubbliche

 01/03/2013

Le Madri sono state invitate dal vicegovernatore Gabriel Mariotto e di fronte a migliaia di militanti Hebe ha sottolineato il momento politico che il paese sta vivendo grazie a Néstor e Cristina Kirchner.

Nella giornata di giovedì si è svolta la seconda riunione plenaria delle Politiche Pubbliche organizzata dal vicegovernatore Gabriel Mariotto. In questa occasione la sede prescelta è stata il club Banfield di Luis Guillón [provincia di Buenos Aires], dove fin dal mattino i vari gruppi tecnici hanno discusso di politica in diverse aree. Gli iscritti si sono avvicinati già dalle prime ore per partecipare alla giornata. Le commissioni che si sono formate sono le seguenti: Sicurezza democratica, Educazione, Scienza e tecnologia, Cultura, Comunicazione e Leggi sui media, Gioventù, Promozione dell'uguaglianza, Gestioni territoriali, Risorse e pianificazione, Ambiente e sviluppo sostenibile, Trasporti e opere pubbliche, Inserimento sociale, Terra e habitat, Giustizia e diritti umani, Produzione, Lavoro ed Economia solidale e Strategie socio-Sanitarie.

 

Nel pomeriggio c'è stata la chiusura della riunione plenaria con i discorsi del governatore di Entre Ríos, Sergio Uribarri, del Ministro del lavoro Carlos Tomada, del capo del gruppo parlamentare dei deputati del F.P.V [Frente para la Victoria], Agustín Rossi, del Presidente della Camera dei Deputati Julián Domínguez, del deputato Andrés Larroque, e del vicegovernatore Gabriel Mariotto che ha chiesto che fosse Hebe de Bonafini l'incaricata per la chiusura dei lavori.

Nell'ambito del suo discorso, il vicegovernatore di Buenos Aires ha assicurato che la giornata è stata incentrata sulla politica, e soprattutto sulla politica del dare un contributo e non sui modelli del passato.

Ha affermato che è proprio grazie ad incontri come questo, che sarà possibile offrire ai ministri e al governatore occasioni di riflessione per orientare la politica pubblica della provincia di Buenos Aires nella stessa direzione della politica statale del Presidente.

"L'arrivo di Néstor - ha affermato - rappresenta la speranza di un cambiamento di modello, e lo Stato si trova all’avanguardia della trasformazione".

Mariotto ha fatto anche riferimento alla crisi economica internazionale, sulla quale alcuni paesi europei gettano benzina utilizzando le ricette degli anni 90, che continueranno a far scendere i livelli della giustizia sociale.

"E' uno specchio nel quale dobbiamo guardarci per non tornare al passato", ha detto.

E a questo proposito ha anche aggiunto che "il mondo in crisi sta osservando quello che succede nell'America Latina guidata da Chávez, Pepe Mujica, Dilma, e dalla nostra geniale Presidente".

"Quando parliamo di politica parliamo di idee, è finita la cattiva politica delle code per accaparrarsi un posto", ha sottolineato Mariotto.

Hebe de Bonafini ha chiuso la giornata davanti a un nutrito gruppo di militanti, per lo più giovani, che l'hanno accolta con i canti sulla lotta delle Madri durante la storia argentina.

Hebe ha detto che "i giovani hanno la fortuna di trovarsi qui e di ascoltare questi dirigenti, che sono una meraviglia di dirigenti e dobbiamo ascoltarli molto bene perché dobbiamo imparare da loro. Noi Madri non avremmo mai immaginato di poter vivere questi momenti. Abbiamo sempre sperato e per questo non abbiamo mai abbandonato la lotta, abbiamo sempre pensato che un giorno gli assassini sarebbero stati condannati, ma mai avremmo potuto immaginare tutto quello che ci hanno dato Néstor e Cristina, due persone incredibili".

Riferendosi alle attività delle Madri e come ringraziamento per l'invito di Mariotto, Hebe ha detto: "noi stiamo bene. Siamo state nei Tribunali, poi nella Piazza e adesso chiudiamo la giornata qui ringraziando Gabriel che ci ha invitate. Quando organizzò l'altra riunione mi sembrò meraviglioso. Questo è ciò che bisogna fare. Ascoltarci tra di noi, discutere, litigare e dimenticarci del nemico che si contorce dalla rabbia".

Riferendosi puntualmente ai giovani, la Presidente dell'Associazione delle Madri della Plaza de Mayo li ha incoraggiati a fare politica: "è bellissimo fare politica, non stancatevi di fare politica. Bisogna farlo da quando ci si alza, a colazione, quando apriamo la finestra perché entri Néstor e ci porti i compiti del giorno, perché lui ci da tutti i giorni dei compiti da svolgere. Non accontentiamoci di nominarlo, cerchiamo di fare quello che lui stesso ha detto e fatto. Sono convinta che così facendo vinceremo queste elezioni e quelle del 2015, perché si è fatto così tanto e ci hanno dato così tanto che sentiamo un orgoglio enorme nell'avere dei dirigenti così fantastici. Ragazzi, sappiate che prima non era così, godete di questa libertà, imparate ad essere solidali, a non cambiare, non fatevi convincere perché ci sono molti che vogliono convincere i giovani. Per favore, spegnete la televisione e leggete di più".

Ricordando la lotta dei suoi figli, Hebe ha evidenziato che "Néstor e Cristina stanno facendo esattamente ciò che avrebbero voluto i nostri figli e per questo è un sogno incredibile, ma un sogno diventato realtà; godetene, vivetelo, amate, l'amore è la cosa più importante, amate il compagno, la famiglia, ma godetevi anche la politica come facevano i nostri figli. E' l'azione migliore dell'uomo. La lotta ci rende grandi, ci rende persone migliori e dobbiamo essere così perché Néstor e Cristina siano orgogliosi del loro popolo. Studiate, lavorate, amate, lottate e fate tutto questo nel migliore dei modi. Non cercate un posto, la politica e la lotta non si fa solo da un posto di comando. La politica è dare, offrire alla patria", ha chiuso Hebe davanti a un numero enorme di militanti e dirigenti che ascoltavano emozionati le sue parole. In prima fila un gruppo di sette Madri accompagnava i discorsi e poi si sono goduti la banda musicale uruguayana "Agarrate Catalina".

Hanno partecipato alla celebrazione anche il segretario di Sicurezza di Stato Sergio Berni; i deputati nazionali Eduardo De Pedro, Gastón Harispe, Maira Mendoza, Leonardo Grosso, Carlos Raimundi e Edgardo Depetri, e il dirigente Luis D´Elía, del gruppo Miles.

 

da madres.org

Traduzione di Isabella C. per Civg.it