Vietata la candidatura di Natalia Vitrenko alla presidenza dell'Ucraina

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Il XXXII Congresso Straordinario del Partito Socialista Progressista Ucraino (PSPU) aveva chiesto al Ministro della Giustizia dell'Ucraina di poter registrare il nuovo Programma e Statuto del Partito, in modo che il PSPU potesse nominare Natalia Vitrenko, già candidata nel 1999 e nel 2004, alla presidenza dell'Ucraina nel 2019.

Tre giorni dopo il Ministero della Giustizia ucraino guidato da Pavel Petrenko, ha annunciato di non poter consentire a Natalia Vitrenko di partecipare alle elezioni presidenziali.

Nel 2015, il PSPU, come partito di opposizione, cadde sotto la cosiddetta legge della de-comunistizzazione; in due congressi di partito straordinari furono portate alcune modifiche nello statuto e nei simboli di partito, in cui si soddisfacevano i requisiti della legge sulla decomunistizzazione. Ma nonostante questo il Ministero della Giustizia non ha preso atto degli emendamenti al Programma e alla Carta del Partito, anche se questa è una violazione dell'Art. 170 del codice penale ("Ostacolare le attività lecite di sindacati, partiti politici, organizzazioni pubbliche"). Ancora una volta il Ministero della Giustizia dell'Ucraina non visiona i documenti forniti dal Partito. Ricordiamo che nell'ottobre 2016 i militanti neonazisti del Battaglione "Azov", con il disinteresse complice delle forze dell'ordine, avevano fatto irruzione e sequestrato tutti i documenti nella sede del PSPU.

Il Partito ha rilasciato un comunicato dove si legge: “Riteniamo che si stiano commettendo discriminazioni illegali, dal momento che i nostri documenti sono stati respinti già tre volte…Tale attività viola i diritti dei cittadini dell'Ucraina che sono rappresentati dal PSPU. La violazione dei nostri diritti impedisce al PSPU di partecipare alle campagne elettorali”.

N. Vitrenko è stata rieletta all'unanimità presidente del PSPU.  Dei 33 delegati, 27 hanno preso parte ai lavori del Congresso.

 

 

Nell’intervento in conclusione del Congresso, la Vitrenko ha denunciato che l'Ucraina è diventata un buco nero in Europa e che il paese non può salvarsi senza cambiare il corso della politica interna ed estera “L'Ucraina ha concluso il 2018 con lo stato vergognoso di paese più povero d'Europa. Il PIL pro capite dell'Ucraina è stato di $ 2.820, che è 4 volte inferiore alla media mondiale, 20 volte inferiore ai paesi sviluppati e persino 2 volte inferiore rispetto ai paesi in via di sviluppo ... Nel contempo i profitti bancari sono aumentati di 7 volte in 10 mesi nel 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017, mentre le rimesse dei cittadini ammontano a $ 11 miliardi (circa il 10% del PIL), mentre nel 2017 era dell'8,3%. Se si tiene anche conto del caos della legalità dilagante nel paese, del l'ideologia nazista al potere, del controllo e influenza sulle forze dell'ordine dei partiti e movimenti nazisti, è chiaro che le condizioni di vita in Ucraina per la maggior parte della popolazione sono diventate intollerabili. Questo è il motivo per cui le persone stanno fuggendo (oltre 10 milioni di persone rimaste): il crimine, la tossicodipendenza, la prostituzione, le incursioni e la corruzione hanno spazzato via il paese. 

E’ ridicolo che sotto le grida della lotta alla corruzione per l'intero anno 2018, con una decisione del tribunale, solo 5 mila dollari sono stati confiscati dai funzionari corrotti nel bilancio! Questo è solo il 3% del budget pianificato del Paese"

Il XXXII Congresso straordinario del PSPU ha adottato una dichiarazione finale dove si denunciano le attività criminali del presidente Poroshenko e dei deputati dell'Ucraina contro l'ortodossia, la Chiesa ortodossa ucraina e i diritti dei fedeli ortodossi.
Nel Congresso il PSPU ha invitato i venezuelani a resistere al colpo di stato organizzato dagli imperialisti statunitensi ea sostenere il presidente legittimamente eletto Nicolas Maduro.

 



25 gennaio 2019 da antifashist  - A cura di Enrico Vigna SOS UcrainaResistente/CIVG