Il massacro a opera di Stati Uniti e NATO degli abitanti dei villaggi Pashtun in Afghanistan deve finire. Questa è condizione necessaria per ogni trattato di pace

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15 dicembre 2018

 

Gen. Scott Miller dice che uccide i terroristi. Erano questi bambini terroristi afghani?

 

All’Ufficio dell'Alta Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR), Palais Wilson, 52 rue de Paquis CH-1201 Ginevra, Svizzera

All'alto commissario per i diritti umani:

Credo fortemente che finché gli Stati Uniti, la NATO e i loro partner in Afghanistan continueranno l'escalation di bombardamenti e di assassinii , soprattutto di donne e bambini, nei villaggi Pashtun, gli abitanti non si siederanno attorno a un tavolo per parlare di pace. Il massacro di Stati Uniti e NATO degli abitanti dei villaggi deve cessare come prima cosa, poi verrà il dialogo.

Da quando il governo degli Stati Uniti ha nominato Khalilzad, profittatore di guerra miliardario e il criminale di guerra del JSOC (Joint Special Operations Command) in Afghanistan, Gen. Scott Miller, i crimini di guerra e il genocidio dei villaggi Pashtun, specialmente durante la notte, si sono intensificati. L'escalation della guerra e l'attacco ai villaggi Pashtun da parte dell'amministrazione Trump e del generale Miller non porteranno la pace in Afghanistan. Le loro azioni parlano più di mille parole.

Gli imminenti tavoli di confronto sulla pace in Pakistan sono solo spettacolo. È ampiamente noto agli afgani, che la CIA sta trattenendo alcune donne dei villaggi nelle sue prigioni per costringere la resistenza afgana a questi finti colloqui di pace. Questa tattica certamente non porterà alla pace. I finti dialoghi non portano alla pace.

 

 

Gli USA, la Nato e la sua amministrazione afgana devono smettere di prendere di mira e bombardare i villaggi con le loro nuove armi. Senza uno stop al massacro dei villaggi Pashtun non può esserci la pace.

 

 

Le azioni degli Stati Uniti delle quali i media sono scoraggiati a darne notizia e che vengono ignorate dalle Nazioni Unite, non mostrano che gli Stati Uniti vogliano la pace ma l'esatto contrario. Le azioni degli Stati Uniti sono quelle di un terrorista, un bullo, di una nazione canaglia fuori controllo, che fa di tutto per vincere una guerra che non può essere vinta.

Venerdì 13 dicembre 2018, gli Stati Uniti con il loro JSOC, mercenari privati e un gruppo di commandos afgani, hanno lanciato bombe e usato nuove armi in quattro villaggi nel distretto di Shigal nella provincia di Kunar. Almeno sessantasette civili sono stati massacrati, la maggior parte di essi erano donne e bambini innocenti.

Gli Stati Uniti e i suoi partner fantoccio hanno anche ucciso alcuni civili nelle città di Paktia, Nangarhar, Kunduz, Ghazni Farah, Kandahar, Logar e Helmand alcuni giorni prima.

Ad eccezione di Al Jazeera, che ha brevemente dato un resoconto della tragedia, i media sono stati silenti sull'accaduto.

Io credo che sia molto  allarmante che gli Stati Uniti non permettano ai giornalisti di essere sul campo in queste aree dell'Afghanistan, per documentare la guerra intrapresa insieme ai loro alleati. I media sono silenti su questi crimini. L'UNAMA (United Nations Assistance Mission in Afghanistan) a Kabul, non ha fatti nulla e non si esprime circa queste violazioni.

Se i normali cittadini americani e il mondo non possono vedere attraverso i media cosa sta accadendo, inclusi questi crimini di guerra, non ci sarà fine al loro perpetrarsi. Non ci sarà pace.

Deve essere accesa la luce su questi crimini di guerra e sulla violazione dei diritti. Qualcuno deve essere la voce degli innocenti cittadini Pashtun, massacrati nelle loro case recentemente e quasi ogni giorno in questo periodo lungo diciassette anni.

 

 

Le Nazioni Unite devono fare il loro lavoro. Tuttavia, negli ultimi diciassette anni, le Nazioni Unite non hanno fatto nulla. Sono diventate una marionetta.

Questi ultimi crimini di guerra e violazioni dei diritti umani devono essere divulgati nelle notizie, coperti dai giornalisti, investigati dalle Nazioni Unite e dalle altre organizzazioni per i diritti umani e i responsabili devono essere giudicati nei tribunali. Senza giustizia non può esserci pace.

 

Gli Stati Uniti, la NATO, l'amministrazione fantoccio afgana, mercenari privati e altri, che hanno commesso crimini di guerra in Afghanistan durante questi diciassette anni devono essere processati in tribunali leciti.

Tra questi l'ex presidente George W. Bush, il vicepresidente Cheney, il presidente Obama, il segretario generale della NATO e altri alti funzionari e leader militari nelle loro amministrazioni, responsabili della guerra in Afghanistan. Credo che tutti i criminali di guerra dal 1979 a oggi debbano essere perseguiti.

 

Questa guerra e l'occupazione in Afghanistan, con le forze speciali di operazioni del JSOC, gli agenti della CIA e i mercenari privati sono al di fuori dello stato di diritto, al di fuori della supervisione del Congresso e il loro comportamento ben si adatta alla definizione di terrorismo. Gli abitanti dei villaggi afgani, che sono la maggioranza, sono le vittime di questi atti terroristici. Sono le vittime di questi crimini di guerra.

Questi criminali di guerra, afghani e americani, chiunque essi siano e qualunque posizione o lavoro occupino, incluso l'ufficio esecutivo, devono essere processati in tribunali legali per questi crimini. Le vittime afghane, proprio come i bosniaci, i ruandesi, gli ebrei ecc., hanno diritto alla giustizia. Sfortunatamente, come abbiamo visto in Afghanistan negli ultimi quarant'anni, senza giustizia non può esserci pace.

 

 

Le Nazioni Unite, gli americani comuni e tutti i cittadini onesti del mondo devono svegliarsi e chiedere giustizia per le vittime afghane, che sono nel buio e non hanno voce.

Nel corso degli anni gli abitanti dei villaggi afgani e i combattenti non hanno voluto parlare con le amministrazioni fantoccio afgane perché queste hanno firmato accordi con gli Stati Uniti che prevedono che gli USA non possano essere perseguiti per crimini di guerra commessi in Afghanistan.

 

 

Gli abitanti dei villaggi afgani vogliono la pace, ma non può esserci pace senza giustizia, il che richiede che prima si concluda la guerra degli Stati Uniti e l'occupazione dell'Afghanistan. Deve inoltre esserci trasparenza, indagini, responsabilità, azioni penali, giustizia e umanità da parte degli Stati Uniti e delle forze NATO. Ci deve essere una fine ai loro crimini di guerra. Gli Stati Uniti e la NATO devono accettare la sconfitta in Afghanistan.

Questi orrendi crimini di guerra commessi contro il popolo afgano dalle forze operative speciali del JSOC e australiane, dagli Stati Uniti, dai suoi agenti e dalle forze della NATO sono il vero impedimento dei negoziati di pace. Non sono i combattenti afghani. Sarebbe logico che un abitante afgano si sedesse con entusiasmo a un tavolo dei negoziati di pace con gli autori di questi crimini di guerra?

Sarebbe logico aspettarsi che un abitante di un villaggio afgano, il cui figlio è stato ucciso, la moglie violentata, la cultura calpestata, la casa invasa e distrutta da bulldozer, il villaggio bombardato, la religione disprezzata, le risorse naturali e tesori rubati, e il paese occupato, si sieda avidamente a negoziare la pace con gli autori di quei crimini?

Deve esserci una fine immediata ai crimini di guerra, una fine immediata alla guerra e all'occupazione e ci deve essere una vera ricerca di giustizia prima che razionalmente ci possa essere la pace. I mercanti della guerra in Afghanistan chiedono tutto alle loro vittime afgane, non richiedono nulla da loro stessi. Senza giustizia non può esserci pace.

Negli ultimi diciassette anni, gli Stati Uniti con la loro guerra hanno terrorizzato le donne e i bambini afgani nei villaggi. Ogni giorno donne e bambini afghani, in particolare i pashtun, vengono stuprati, rapiti, torturati, bombardati, le loro case demolite, le loro risorse naturali sfruttate, le donne vengono imprigionate per opinioni politiche, costrette alla prostituzione e uccise. In molti punti in Afghanistan, gli Stati Uniti, in particolare la CIA, detengono donne afgane in centri di detenzione segreti. Gli Stati Uniti hanno commesso crimini di guerra contro gli abitanti dei villaggi afgani.

Il gruppo etnico maggioritario, i pashtun, che sono i nativi e vivono in aree ricche di risorse terrestri, vengono etnicamente epurati e si sta verificando un genocidio. Una conferenza di pace non è un gong per fermare questo terrore. Ci deve essere una fine alla guerra e all'occupazione degli Stati Uniti, che è stata intensificata dall'amministrazione Trump.

 

Cordialmente, Kadir A. Mohmand

Ex rappresentante dei mujaheddin afgani per il Nord America negli anni '80

da Veteran Today - Traduzione di Giulia B. per SOS Afghanistan/CIVG.IT