Il deputato russo Klintsevich dichiara: la Russia completerà le operazioni in Siria entro la fine dell’anno e lo stato russo deve rivedere le regole della nazione, per quanto riguarda l'uso di armi nucleari in caso di gravi tensioni con l'Occidente

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Il senatore della Duma russa, già primo vice presidente del Comitato del Consiglio della Federazione per la Difesa e la Sicurezza, ex comandante delle forze paracadutiste sovietiche in Afghanistan e  già Presidente del consiglio dell'Unione russa dei Veterani dell'Afghanistan, Franz Klintsevich, ha valutato che la lotta contro lo Stato islamico (ISIS) in Siria sarà completata entro la fine di quest'anno. Inoltre, prevede che gli aerei militari russi lasceranno il paese durante questo periodo, ha riferito RIA Novosti.
Klintsevich ha spiegato con queste affermazioni, le dichiarazioni fatte durante un incontro tra i presidenti Vladimir Putin della Russia e Bashar Al-Assad della Siria.

Sì, le valutazioni fatte durante gli incontri bilaterali, indicano che l'operazione militare sarà completata entro la fine dell'anno: l'ISIS sarà distrutta dentro il territorio della Siria prima della fine dell'anno, e l'aeronautica russa se ne andrà subito dopo”, ha detto il senatore. “lo stesso Putin ha affertato che l'operazione militare in Siria sta volgendo al termine.”.

 

Sempre nella stessa intervista, lo stesso senatore, ha denunciato che: “ il dispiegamento di forze della NATO sempre più vicine ai nostri confini, hanno l’obiettivo di minacciare la Russia.”. L’esponente della Duma russa è tra i promotori di un gruppo di parlamentari russi che ha chiesto al Cremlino di rivedere le regole della nazione per quanto riguarda  l'uso di armi nucleari in caso di tensioni con l'Occidente.
Il membro del parlamento russo Franz Klintsevich ha affermato che questa proposta di revisione della dottrina nucleare va considerata come una delle conseguenze dettate dallo spiegamento di forze della NATO sempre più vicine e aggressive ai confini della Russia.

I partecipanti alle audizioni organizzate dal Comitato di Difesa della Duma hanno proposto che il Consiglio di sicurezza presidenziale rediga una nuova versione della dottrina nucleare; la notizia è stata riportata anche dall'Associated Press.
I legislatori hanno dichiarato nelle loro proposte, che la dottrina rivista dovrebbe in particolare prevedere una risposta a un attacco contro la Russia, con armi ipersoniche nucleari e non.

L'attuale dottrina militare russa sancisce che la Russia può utilizzare armi nucleari in risposta a un attacco nucleare contro di essa o ai suoi alleati o un'aggressione che implichi armi convenzionali che minacciano "l'esistenza stessa dello stato".

 

22 novembre 2018    Da RIA Novosti e AP  - A cura di Enrico Vigna, CIVG