Grenada: ottobre 1993- ottobre 2013, memoria di una invasione

Trent’anni fa, il 25 ottobre del 1983, il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, con l'attiva partecipazione dei suoi alleati nella regione caraibica, la Reubblica Dominicana , Barbados e Giamaica, in particolare, decise l’invasione di Grenada ( una piccola isola dei Caraibi) con più di 8.000 soldati di forze di terra, mare e aria.

 

Le truppe statunitensi martoriarono l'isola per diverse settimane, sorpresi da una durissima e inaspettata resistenza dell’esercito rivoluzionario del popolo grenadino e di 1.000 cubani che erano lì per costruire l’aeroporto internazionale dell'isola. L'assalto iniziale avvenne il 25 ottobre 1983, ed era costituito da circa 1.200 soldati, ma trovarono una dura e inaspettata resistenza da parte dell'esercito di Grenada. Pesanti combattimenti continuarono per diversi giorni , ma dopo che la forza di invasione crebbe a 8.000 militari, i difensori soccombettero o dovettero fuggire in montagna. Gli ottomila marines e i 353 caraibici delle  Forze Caraibiche di Pace (FCP), alleati degli USA, ebbero la perdita di 19 militari e 116 feriti; perirono 25 cubani, 59 furono feriti e 638 catturati. Le forze grenadine persero 45 soldati e 358 feriti; 24 civili morirono, molti dei quali nel bombardamento dell’ospedale psichiatrico di Grenada. Cosi, schiacciato nel sangue, fini ’il tentativo popolare rivoluzionario, guidato da Maurice Bishop, dirigente ancora oggi nel cuore e nella memoria dei grenadini, che era iniziato quattro anni prima; e dopo trent’anni il popolo di Grenada aspetta ancora molte risposte.

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MST - Movimento dos Trabalhadores Sem Terra

L'affermazione che l'agrobusiness [Agronegócio] è un modello “responsabile” per l'alimentazione del paese e l’impiego di forza lavoro contadina va a pezzi quando si guardano i dati della zona rurale brasiliana.

Secondo il censimento delle zone rurali dell’IBGE [Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica], la maggior parte della produzione alimentare (70%) della popolazione brasiliana e l'occupazione dei lavoratori (74%) è dovuta all’agricoltura familiare [Agricoltura Camponesa = Agricoltura Contadina], pur avendo meno credito (14%) e poca terra (24%).

L’industria agro-alimentare, a sua volta, concentra terra (76%), riceve più crediti (86%) e produce solo il 30% di ciò che viene consumato dalla popolazione. Il resto della produzione, per lo più “commodity” [produzione considerata “merce”], viene esportata.

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Brasile: Movimento Passe Livre (MPL), chi siamo

Chi siamo

Il Movimento Passe Livre (MPL) è un movimento sociale brasiliano che lotta per un trasporto veramente pubblico fuori dal settore privato. Una delle principali bandiere del movimento è il cambiamento dal sistema di trasporto privato a un sistema pubblico, il trasporto gratuito per tutti gli strati della popolazione. Oggi, il MPL vuole approfondire il dibattito sul diritto di trasporto urbano, sulla mobilità urbana nelle grandi città e su un nuovo modello di trasporto per il Brasile.

Le azioni del MPL sono costituite dal lavoro di divulgazione, studi e analisi dei sistemi di trasporto nelle principali città del paese, portando queste informazioni nei vari settori in ogni municipio. Inoltre, un altro elemento di rilievo sono le manifestazioni di azione diretta, attività ludiche e leggi di iniziativa popolare. Il MPL utilizza questi meccanismi per fare pressione sul potere pubblico in tutte le sfere. Crediamo che questo sia il modo migliore di fare politica.

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Brasile: Il significato e le prospettive delle mobilitazioni di strada

 ….Traduzione integrale dell'intervista rilasciata da J.P.Stedile  al giornale  Brasil de Fato...il 25 giugno 2013. Essendo state pubblicate  e fatte circolare in Italia delle traduzioni non integrali ci pareva opportuno dare un’informazione senza omissioni.

 

Per João Pedro Stedile, i giovani mobilitati, per la loro origine di classe, non hanno coscienza che stanno partecipando ad una lotta ideologica. Quindi sono contesi dalle idee della destra e della sinistra

João Pedro Stedile

25/06/2013        Nilton Viana -  Redazione  Brasil de Fato

È tempo per il governo di allearsi con il popolo o ne pagherà il conto in futuro. Questa è una delle valutazioni di João Pedro Stedile, del coordinamento nazionale del Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra (MST) sulle recenti mobilitazioni in tutto il paese. Secondo Stedile, c'è una crisi urbana nelle città brasiliane, provocata da questa fase del capitalismo finanziario. "Le persone stanno vivendo un inferno nelle grandi città, poiché perdono tre, quattro ore al giorno nel traffico quando potrebbero stare con la famiglia, studiare o fare attività culturali". Per il leader del MST, la riduzione della tariffa dei trasporti interessa molto tutta la popolazione e questa è stata l’intelligenza del Movimento Passe Livre, che ha saputo chiamare alla mobilitazione in nome degli interessi del popolo.

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