CIVG Informa N°96

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Disastro ferroviario in Puglia

ORSA


 

La sorpresa è ipocrita.
Il dolore antico.
La rabbia già vista.
La speranza sempre più fievole.
Una scena banale e sonnacchiosa di un trenino, che avanza nella calura estiva di un Luglio pugliese, si trasforma in una tragedia immane. Era tutto prevedibile, se già da tempo chi si occupa istituzionalmente di sicurezza ferroviaria aveva previsto che tutte queste linee secondarie - con pericolo primario - dovessero rientrare all'interno dei parametri di sicurezza obbligatori sul territorio italiano ed europeo; indispensabili all'esercizio della circolazione ferroviaria.


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La nostra Solidarietà concreta…continua

CISNU
Luglio 2016

In questo video la documentazione che la nostra solidarietà concreta continua. Gli attivisti del Movimento contro la guerra di AntiVoyna nostri referenti per i Progetti a Donetsk, hanno portato ulteriori contributi solidali a Donetsk; nel video si può vedere Andrey Lysenko responsabile di AntiVoyna a Donetsk, che consegna a Jana Ciepikova, rappresentante del Governo della Repubblica Popolare di Donetsk ma anche responsabile del Centro statale pre-scuola e di preparazione per la scuola a Donetsk.  Sono stati consegnati al Centro vari materiali scolastici e libri per i bambini.


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Proteste in Ucraina

DNR24
Ucraina: manifestazione contro le politiche di Poroshenko, attaccata dai militanti radicali a Dnepropetrovsk



 

Nel centro di Dnepropetrovsk si è svolta una protesta popolare di cittadini contro la situazione economica e sociale, sfilando per le vie centrali della città e bloccando la circolazione delle automobili. Attivisti del movimento di protesta  "Pattuglia Civile di Dnipropetrovsk", sono scesi in piazza contro la politica perseguita dal governo di Poroshenko, chiedendo le dimissioni del presidente ucraino.


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Solidarietà a Hebe de Bonafini

Hebe de Bonafini
Care amiche e cari amici,

ieri 4 agosto a Buenos Aires è statà una giornata difficile per Hebe de Bonafini e le Madres de Plaza de Mayo.

A fronte di una richiesta di arresto da parte delle autorità giudiziarie argentine nei confronti di Hebe de Bonafini il popolo è sceso in piazza per difendere le Madres de Plaza de Mayo ed evitare l'arresto di Hebe stessa per mano della Polizia Federale. La notizia ha "bucato" anche qualche media nazionale (Left, Corriere della Sera, Ansa): la notizia ha fatto il giro del mondo perché ha dimostrato l'atteggiamento violento e machista del governo Macri.


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Assassinata un’altra attivista honduregna del COPINH

Fronte Femminista dei Movimenti Sociali dell’ALBA
Trovata in una discarica a Marcala, a 160 chilometri dalla capitale Tegucigalpa.

Di fronte all’assassinio di Lesbia Janeth Urquía Urquía, del COPINH,

noi donne aderenti ai movimenti sociali dell’ALBA

gridiamo con Berta Cáceres: “Svegliamoci, umanità!”


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Aggressione della NATO: c'è una via d'uscita?

Christopher Black

 

Il 23 marzo Generale Breedlove, Capo di Stato Maggiore del Comando Americano Europeo, ha fatto una dichiarazione al Ministero della Difesa della Georgia, annunciando nuove manovre militari congiunte americane-britanniche-georgiane che si svolgeranno nel maggio di quest'anno sotto il nome in codice Noble Partner (Nobile Compagno) 2016.

In quel discorso ha messo in chiaro la reale intenzione dell'elite americana al potere : la guerra con la Russia.


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Morti di amianto: MD e AIEA plaudono a queste sentenze

Medicina Democratica Onlus

Condannati i dirigenti della Olivetti per morti da amianto

 

 

Il Giudice monocratico del Tribunale di Ivrea il 18 luglio ha condannato gli imputati accusati di omicidio   colposo e lesioni colpose di diversi lavoratori della Olivetti di Ivrea (poi Telecom Italia) : spiccano i nomi fra gli imputati di De Benedetti Carlo, De Benedetti Franco, Corrado Passera, ed altri. Non tutti i casi di lavoratori ammalati e deceduti sono stati considerati né tutti quelli considerati hanno determinato il riconoscimento di una colpa da parte dei datori di lavoro e dei dirigenti che si sono succeduti nel tempo.


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Pericolo di guerra: il disperato appello di Putin

Ossin

Vladimir Putin

 

 Per anni, Washington ha utilizzato il pretesto della «minaccia iraniana» per dispiegare il suo famoso sistema antimissile nell’Europa dell’est. In seguito, la riabilitazione di Teheran l’ha costretta a cambiare narrazione e il colpo di Stato fomentato in Ucraina le ha finalmente permesso di indicare con chiarezza il vero bersaglio di tutto il dispositivo: la Russia. Una vicenda piena di sotterfugi ed è tutto molto ben documentato (1) anche se i «merdia» occidentali, di proprietà di miliardari apolidi iscritti al Partito della guerra atlantista, ci hanno riversato addosso la loro propaganda per convincerci che il responsabile di tutti i nostri mali è il super-cattivo Putin. Ma la realtà di oggi è che gli Stati Uniti minacciano la Russia a partire dal territorio europeo, con missili oramai operativi e capaci di prendere l’iniziativa di un attacco nucleare. In un video impressionante (2), Vladimir Putin lancia quindi un appello quasi disperato ad una sfilza di «giornalisti» internazionali, dicendo loro in sostanza: «Ma smettetela di mentire, dite ai vostri popoli la verità sul pericolo imminente che ci minaccia tutti!»


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CUBA: Sapremo essere all’altezza delle nuove sfide!

Granma italiano e CIVG

Discorso pronunciato da José Ramón Machado Ventura, Secondo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, nella manifestazione centrale nazionale per il 63º anniversario degli attacchi alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes, a Sancti Spíritus, il 26 luglio del 2016, “58º Anno della Rivoluzione”.

 

José Ramón Machado Ventura durante il suo discorso


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13 Agosto 2016: OMAGGIO A Fidel Castro Ruz, per il suo novantesimo compleanno

Granma italiano e CIVG
13 agosto 2016       

“…Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni epoca e in ogni circostanza, ma mai, senza lotta, si potrà avere la libertà...”

 

 

„Lei crede in Amnesty International?!.. Beh, è libero di farlo. Io non ci credo: rispetti almeno questo mio pensiero…(Intervistato dal regista Oliver Stone in “Looking for Fidel)“


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Contro-propaganda in stile russo

Ortodossiatorino

 

L'ascolto dei media occidentali darebbe l'impressione che il Cremlino controlli tutti i media russi con un pugno di ferro e che non sia ammessa una singola parola di critica della Russia, per non parlare dello stesso Putin. Questa situazione è tanto grave che gli anglo-sionisti stanno finanziando nuovi sforzi di "informazione" per contrastare la macchina della propaganda russa e portare alcune informazioni tanto necessarie al popolo russo, che chiaramente non si rende conto di essere oggetto di menzogne e di essere privato ​​di qualsiasi informazione veritiera o anche alternativa.

In realtà, niente potrebbe essere più lontano dalla verità.


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Il terrore è sempre stato un’arma del potere e la grande finanza è disposta a tutto pur di impedire che i popoli europei si liberino dal suo dominio

Fernando Rossi

               

La lotta del così detto ‘mondo libero’ contro il comunismo, era la base giuridico - mediatica e la causa di forza maggiore con cui , per difendere il potere della grande finanza, le forze politiche e quelle di polizia si sentivano in diritto di violare le fondamenta della democrazia e non applicare le rispettive Costituzioni.

Con il crollo del socialismo reale nell’URSS e nei suoi stati satelliti, la strategia elaborata da Cheney, Rumsfeld, Kissinger e Brezinsky, voluta e sostenuta  dagli ideologi della lobby sionista (che vi vedeva il trionfo della tesi  giustificativa della occupazione della Palestina e di territori di altri stati arabi), impose il nuovo nemico del  ‘mondo libero’: l’integralismo-terrorismo islamico.


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Jamala ha “vinto” cantando le lodi delle SS Naziste Tartare

F. William Engdahl


 

Non voglio discutere dei meriti musicali di chi avrebbe dovuto vincere il recente festival musicale per dilettanti di Stoccolma. E’ assolutamente evidente che Jamala, di etnia Tartaro-Ucraina, è stata fatta vincere in una gara truccata per farne un caso politico. Come lei stessa ha ammesso successivamente, si è voluto accomunare le azioni di Stalin durante la Seconda Guerra Mondiale contro i Tartari di Crimea con quelle di Mosca in Crimea nel 2014. La canzone di Jamala era palesemente politica e, secondo le regole dell’Eurovisione, bisognerebbe privarla del titolo, a prescindere dal suo talento canoro (dalla mancanza di esso). Quello che manca in maniera così evidente nella copertura mediatica occidentale, in quella che da molti viene considerata una palese politicizzazione di un festival musicale, è chi veramente fossero quelli contro cui, nel lamento di Jamala, combattevano i Tartari di Crimea nel 1944. La risposta potrebbe essere per molti una sorpresa.


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