Hebe De Bonafini: “José López è un traditore del kirchnerismo”

19/06/2016

Le Madri hanno fatto la loro marcia numero 1992 intorno alla Pirámide de Mayo, come lo fanno da più di 39 anni. Poi ha preso la parola la presidentessa dell’associazione, Hebe de Bonafini. Queste sono le sue dichiarazioni:

 

Con quello che sta succedendo - immaginatevi la storia che portiamo noi Madri dentro il nostro corpo, i nostri piedi e la nostra testa - mi torna in mente l’atteggiamento dei giudici quando si portavano via i nostri figli. Quei giudici che avevano la stessa impronta di quelli attuali. Che hanno studiato con gli stessi professori, che rispondono agli stessi interessi. Quando noi Madri li andavamo a trovare e dicevamo che stavano torturando i nostri figli, che c’erano dei campi di concentramento, c’erano case e commissariati, che per favore li cercassero, loro ci cacciavano via e a volte ci hanno persino arrestate per aver reclamato i nostri figli. Era già tutto organizzato e pianificato da moltissimo tempo, non solo dal 24 marzo, si stavano preparando a tutto questo da molto tempo, anche per l’Operazione Condor. Gli yankee, i potenti, quelli che comandano oggi in questo paese, si preparano da molto tempo per dominarci, per toglierci le idee, per renderci schiavi, per toglierci le ricchezze, e per far questo hanno dovuto rubarci i nostri figli. Sequestrarli, violentarli, torturarli, gettarli vivi nel fiume: e i giudici zitti, i giudici complici. Oggi i giudici ci chiamano per rendere le nostre deposizioni ma voglio dirvi che quando è successo il caso Schoklender, quella truffa, quel furto, noi Madri abbiamo messo degli avvocati e siamo andati a parlare della causa con il Primo giudice, Oyarbide, e quando gli ho parlato lui mi ha detto: ‘Signora, io so dove gli Schoklender tengono i soldi, stia tranquilla che andrò io stesso a investigare’. Gli abbiamo portato tutte le prove, 600 scatole di prove, le registrazioni di quando parlavano di come ci stavano derubando. Quando Oyarbide ha detto che avrebbe investigato su di loro, Schoklender è andato in tribunale con un filmato in cui compariva Oyarbide con un tipo e la causa è finita così. L’hanno passata a Martínez de Giorgi, ma lui non l’ha nemmeno guardata. Sono sette anni che ce l’ha e ci ha condannati a pagare il debito di questo truffatore (José López) e di Schoklender. A noi Madri ci hanno sequestrato tutto: i camioncini, il furgone, la casa e persino cose personali. Perché questi giudici sono gli stessi di sempre, quelli che hanno permesso che gettassero le nostre compagne nel fiume dopo aver torturato Azucena, Mary ed Esther, con la complicità della stampa e dei giudici. Oggi persino la stampa ci gode a parlar male delle Madri. Sapete, compagni? Non ce la faranno. Dovranno mettere molti canali tv, molti figli di puttana. E questo tipo, López, vi dirò una cosa, quest’operetta mal orchestrata, mal organizzata, io credo che López non sia solo un ladro, che non sia solo un truffatore, López è un traditore. E’ un tipo che hanno infiltrato quando hanno visto che aveva potere, sono venuti i servizi segreti e lo hanno infiltrato nel movimento, nel kirchnerismo, e adesso hanno organizzato tutta questa vergognosa macchinazione. Questo tipo è vero che ha rubato, ma era anche un traditore. E ha rubato per questo, per tradire il movimento, per screditare la politica, per dire che è tutto una merda, che noi kirchneristi siamo degli stronzi, che Néstor non è servito a niente, che Cristina non serve; è stato per questo, compagni. Non è un caso che lo stesso giorno che ci hanno rovinato la pensione, il giorno stesso che hanno approvato tutto questo, quello stesso giorno il tipo ha lanciato le borse, tutto questo era preparato, organizzato.

Io sono andata a parlare molte volte con Martínez de Giorgi. A volte sono andata con testimoni. Una volta gli ho detto: ‘Dottore, io non ho gli stessi soldi di Schoklender che viene tutti i momenti e gliene dà un bel sacchetto, per questo Lei ci condanna a pagare’. Mi chiese se lo stavo denunciando e io gli risposi che la prendesse come voleva. Non ha mai mosso un dito e adesso è venuto fuori con questa cosa di chiamare tutti a randere la deposizione. Sono sette anni che avrebbero già dovuto farla. Non si vergognano, sapevano quello che stava succedendo e sono stati zitti perché tutti davano loro dei soldi, anche López. Adesso, che hanno troncato i rapporti e lo hanno lasciato solo, lo stupido finge di essere fuori di testa, di aver bisogno di cocainaLa verità è che non dobbiamo considerare López come un politico kirchnerista, López è un traditore, un ladro, un fannullone e un mascalzone, non è un politico. Compagni, non facciamoci ingannare, queste sono operette molto ben orchestrate per rovinarci la vita, in modo che anche i kirchneristi litighino tra loro perché alcuni pensano con i piedi invece di usare la testa. Rivendichiamo il valore dei compagni, della gente che ha dato la propria vita come Néstor, di Cristina, di Axel Kicillof, di Agustín Rossi, del Cuervo Larroque, di Raimundi, non voglio dimenticarne nessuno perché sono molti i compagni che stanno lottando e continuano a farlo e ci mettono la loro faccia. La politica non è una merda, la politica non è Macri, Macri è un gran figlio di puttana, non è un politico. Macri ci lascerà senza cibo, senza casa, senza pensione. In un solo giorno ha fatto tutto. Era tutto preparato e non da adesso, ma da molto tempo. Questo tipo è vero che ha rubato, ma non è solo un truffatore, è un traditore. E non è un politico, è un dannato figlio di puttana. Per questo vi dico che non dobbiamo lasciarci convincere, compagni. Raccontiamola giusta, non ha solo lanciato le borse alle suore, perché così ha colpito anche il Papa; volevano prendersi tutto, non è un caso, dobbiamo pensare con la testa e non con i piedi. Rivendichiamo il valore della politica e dei politici. Proprio il 16 giugno, centinaia di persone sono morte in questa piazza sotto i tiri dello stesso nemico di oggi, non è un caso che sia successo come oggi il 16 giugno. Anche dei nostri figli ci dicevano, inventandolo, che erano morti combattendo per strada, mentre invece li fucilavano come cani dopo averli torturati. E la gente ci credeva, credeva che fossero terroristi e che facessero bene ad ucciderli. Lo stesso 51% che ha votato per Macri era d’accordo che uccidessero i nostri figli. Così è la vita e noi continueremo a lottare. I miei figli hanno dato la vita per questa patria meravigliosa che dobbiamo continuare ad amare. I miei figli hanno dato la vita perché amavano la politica, dobbiamo amare la politica perché non è una merda, loro sono merda; tutti i media che dicono qualsiasi cosa contro noi Madri, quelli che fanno le riprese, che devono filmare e consegnare la registrazione e poi loro ne tirano fuori quello che vogliono. Ci hanno sequestrato tutto, controllate. Non andrò a fare la mia deposizione, Martinez de Giorgi, mettiti la deposizione nel culo. Non ci andrò perché non credo in questa giustizia, non credo in questi giudici e nemmeno in certi avvocati. A giovedì prossimo, compagni”.

 


 

 

MACRI HA PAURA DEL POPOLO - La Plata, 19 giugno 2016

Macri ha fatto transennare da ieri centinaia di metri intorno al Monumento alla Bandiera, a Rosario, in modo che possano accedere solo i bambini che vanno a giurare alla bandiera. Che vergogna! Si fermerà solo quarantacinque minuti. Con Cristina c’erano centinaia di metri occupati dai militanti, pieni di orgoglio per la nostra bandiera, Cristina restava cinque o sei ore insieme ai bambini che giuravano e insieme a noi. Ieri, oggi e domani, noi militanti peronisti, kirchneristi o come ci vogliano chiamare, continueremo ad occupare le strade. Il peronismo è come il cristianesimo: non lo si può distruggere. Viva la bandiera celeste e bianca! Viva Belgrano! Viva la Patria!

Hebe de Bonafini, Presidentessa dell’Associazione Madres de Plaza de Mayo

Da madres.org - Traduzione di Isabella C. per civg.it

 

Il CIVG (Centro di Iniziative per la Verità e la Giustizia), ritenendo completamente interno ai suoi intenti e obiettivi la battaglia delle MADRI e di Hebe de Bonafini, raccogliendo l’invito alla solidarietà si rende disponibile a qualsiasi azione che possa essere utile alla loro storica e valorosa causa.

Il direttivo del CIVG