Crescita del fatturato per le grandi imprese industriali, ma non per l’occupazione

29 gennaio 2016

Fonte: Elaborazioni su dati Istat di Giorgio

Nei primi undici mesi del 2015 il fatturato delle maggiori imprese industriali è aumentato rispetto all’analogo periodo del 2014 dello 0,4%. Al netto della variazione dei prezzi alla produzione (-2,6), le vendite reali segnano un incremento del 3,1%, trainate soprattutto dal mercato interno (+3,3). Le vendite all’estero aumentano  invece dell’1,7 (quelle complessive nazionali nello stesso periodo sono aumentate dell’1,9).

Tuttavia, nonostante l’aumento delle quantità vendute, le imprese hanno preferito smaltire le scorte accumulate (-2,7% negli ultimi dodici mesi). La produzione industriale ne ha tratto pertanto un giovamento alquanto limitato, aumentando per meno di un punto percentuale.

 

 

L’espansione dell’attività produttiva, per quanto modesta, non si è estesa all’occupazione, che è stata anzi  ridotta dell0 0,8%. Si è fatto affidamento sia sull’aumento delle ore lavorate per dipendente (+0,9), sia sull’inasprimento dei ritmi produttivi (+0,8).

 

 

L’aumento delle ore lavorate per dipendente deriva sia dagli straordinari, in crescita del 2,5%, sia dal crollo delle ore perse per sciopero (-56,9%). Ma nel complesso il monte ore di lavoro resta di fatto invariato (+0,1) per la diminuzione della base occupazionale.

Il costo orario del lavoro aumenta dell’1%,  Tenendo conto del leggero aumento delle ore lavorate, il costo complessivo cresce dell’1,1. L’aumento della produzione permette di contenere la crescita del costo del lavoro per unità di prodotto (clup) allo 0,2%.

 

 

Da rischiocalcolato