L’ELAP 2015 si conclude con la conferenza magistrale del presidente Rafael Correa

 

Con una conferenza magistrale del presidente della Repubblica dell’Ecuador, Rafael Correa Delgado, e la lettura della Dichiarazione Finale, si conclude la seconda edizione dell’Incontro Latinoamericano Progressista ELAP 2015.  L’atto ha avuto luogo al Teatro Nazionale della Casa della Cultura Ecuadoriana a Quito.

Al tavolo principale si son seduti con il presidente Ricardo Patiño, cancelliere dell’Ecuador, Gabriela Rivadaneira, Presidentessa dell’Assemblea Nazionale, Doris Soliz Carrion, Segretaria Esecutiva del Movimento di Alleanza PAIS; Guillame Long, Presidente della Commissione di Relazioni Internazionali di Alleanza PAIS; Fabian Solano, presidente di Frente UNIDOS, Blanca Eekhout, Deputata della Casa Patria Grande “Presidente Nestor Kirchner” di Argentina, Estela de Carlotto, Presidentessa delle Madri di Plaza de Mayo in Argentina e Martin Torrijos Ex Presidente di Panama.

Doris Soliz Carrion salutò i 63 movimenti e partiti politici che parteciparono e annunciò la fondazione della Red ELAP (rete ELAP) come risultato del secondo Incontro Latinoamericano Progressista del 2015 che ebbe luogo in Ecuador come parte del rafforzamento regionale contro gli intenti di destabilizzazione.

Guillame Long, dopo aver ringraziato tutti i partecipanti all’appuntamento regionale e mondiale della sinistra progressista disse: “Il futuro sta nell’organizzazione politica, nei movimenti politici, nella militanza e i cittadini si devono conoscere e integrare per le lotte presenti e future.”

Durante la conferenza magistrale il presidente della Repubblica, alla chiusura dell’ELAP 2015 fece un appello per rimanere uniti in un’America Latina libera e sovrana e disse che:”Uniti siamo una forza invincibile.”

Al ritorno delle Nazioni Unite disse che quello che si chiede per Cuba è la giustizia. Dichiarò che i golpisti potranno vestire a lutto in eterno perché il passato non ritornerà. Aggiunse inoltre che le leggi sull’eredità e la plusvalenza toccano meno del 2% della popolazione: “Siamo gente buona che sta facendo cose buone per la maggioranza. Siamo socialisti” disse il primo mandatario.

Parlò dell’illegalità  così come ebbe una grande quantità di disinformazione e che lasciò 130 agenti di polizia feriti. Mise in allarme nei confronti della strategia della restaurazione conservatrice che attua in forma articolata a livello nazionale e internazionale e che chiamò “nuova guerra fredda”.

 

Fonte: Movimiento Alianza PAIS

 


 

Nell’Incontro Latinoamericano Progressista si dichiara il sostegno a governi democratici contro gli interventi di destabilizzazione

 

Il sostegno ai differenti governi latinoamericani e caraibici e il rafforzamento dell’Incontro Latinoamericano Progressista (ELAP) sono stati i punti chiave della dichiarazione finale letta questo mercoledì in chiusura dell’incontro celebrato alla Casa della Cultura di Quito dove il presidente Rafael Correa ha svolto il suo discorso di chiusura.

Nel caso del paese ospite la dichiarazione sostiene il governo ecuadoriano, governato da Rafael Correa, “di fronte a qualunque intervento destabilizzatore che pretenda con la violenza o la via antidemocratica di prendere il potere”, così come il Brasile, El Salvador e il Venezuela.

Inoltre appoggia il governo del Brasile di Dilma Rousseff, il presidente del Venezuela Nicolas Maduro, il presidente di El Salvador, Jesus Sanchez Ceren, il presidente del Nicaragua Daniel Ortega “di fronte a qualunque intervento di destabilizzazione, che sia una guerra economica o mediatica”.

Il documento inoltre celebra il ristabilirsi delle relazioni diplomatiche tra Cuba e gli Stati Uniti ma domanda anche “la chiusura della base di Guantanamo, così come la fine del blocco economico, finanziario e commerciale contro l’isola”.

Si celebra inoltre l’annuncio di un accordo di pace tra il governo colombiano e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) che si dovrà realizzare fino al marzo del 2016.

Dall’altro lato, l’ELAP saluta l’inizio della presidenza ecuadoriana pro-tempore della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (Celac) e la presidenza pro-tempore dell’Unione delle Nazioni Sudamericane (Unasur), detenuta dall’Uruguay “per facilitare il dialogo tra il Venezuela e la Colombia, e ristabilire la fiducia per un obiettivo di pace proposto dal presidente venezuelano Nicolas Maduro”.

La dichiarazione appoggia i processi democratici nelle prossime elezioni presidenziali nella Repubblica Argentina e nel Nicaragua; e insiste nel “rafforzamento dell’ELAP” che si tiene, nella sua seconda edizione, nella capitale ecuadoriana con l’obiettivo di stringere legami tra i paesi latinoamericani e caraibici, e costituirsi come una regione di pace.

La seconda edizione dell’Incontro Latinoamericano Progressista (ELAP 2015)  ha riunito dal 28 al 30 Settembre più di 80 organizzazioni politiche per dibattere  sulle sfide che affrontano i governi progressisti della regione nello scenario politico attuale.

Durante i tre giorni ci sono stati discorsi magistrali e mesi di dibattiti a tema durante i quali si è parlato di argomenti come la costruzione di un socialismo del buon vivere, la situazione dell’America Latina nel contesto dell’economia mondiale, temi relazionati alla Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (Celac) e la costruzione di organizzazioni politiche di sinistra moderne.

 

Altri punti della dichiarazione sono stati:

 

  • Elevare e rafforzare la riflessione attorno alla redistribuzione della ricchezza e l’equità.
  • Approfondire la partecipazione a favore dei processi progressisti e la formazione politica in tutti i settori
  • Rafforzare la partecipazione di giovani, donne e indigeni ai movimenti e ai partiti attraverso nuovi spazi di articolazione ed agenda programmatica a corto raggio e largo periodo.
  • Dare impulso ai paesi partecipanti per la risoluzione del decennio dei discendenti africani emessa dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU)

 

Fonte: Andes

 


 

L’ELAP ha espresso la sua solidarietà ai popoli in guerra

 

 

Mercoledì 30 Settembre 2015. Con arringhe e discorsi di appoggio al governo della Rivoluzione Cittadina e ai governi progressisti della sinistra dell’America Latina,  ha avuto inizio questo mercoledì 30 Settembre il tavolo tematico “America Latina solidale con i popoli in guerra”.

Kenia Serrano, presidentessa dell’Istituto Cubano di Amicizia con il Popolo; Juan Dalmau di Porto Rico, Daniel Filmus, Segretario delle Relazioni con le Isole Malvinas della Cancelleria Argentina; Mehmet Dogan, antropologo documentarista kurdo, e portavoce per l’America Latina del comitato di solidarietà Kurdistan e Izan Khury della Palestina hanno partecipato al tavolo sull’Internazionalismo che è stato moderato da Diego Vintimilla.

Sono stati affrontati da diverse prospettive i conflitti specifici che coinvolgono ogni paese della regione e del mondo. I relatori hanno sottolineato la grande importanza dell’internazionalismo nella risoluzione dei conflitti e nelle lotte storiche come quella del popolo cubano per l’abolizione dell’embargo, quella del popolo argentino per le isole Malvinas o quella del Porto Rico per la decolonizzazione.

Nel suo intervento, Juan Dalmau ha sottolineato: ”La piena indipendenza dell’America Latina si logorerà quando si danneggerà l’indipendenza del Porto Rico”. Inoltre, si è data speciale enfasi all’importanza che ha la solidarietà per affrontare i diversi conflitti e la necessità imperativa di continuare a lavorare per l’integrazione Latinoamericana e quella dei popoli di sinistra in tutto il mondo.

Da parte sua, Isac Kury dichiarò:”Noi palestinesi non dimenticheremo mai la solidarierà latinoamericana nei confronti del nostro popolo”.

 

Fonte: Movimento Alianza PAIS

Traduzioni di Giulia B. per civg.it