Situazione Militare nel Donbass al 5 febbraio 2015

LA SITUAZIONE MILITARE

 

 

Dopo l’avanzata compiuta dai novorussi nei giorni scorsi sul fronte di Debaltsevo, assistiamo ad un rallentamento delle operazioni. Abbiamo già analizzato questo modus operandi delle truppe di Donetsk e Lugansk, ma ricordo, per i distratti, che ad ogni avanzata segue necessariamente, per le condizioni logistiche in cui le VSN sono costrette ad operare, una pausa operativa durante la quale: 1) viene consolidata la posizione raggiunta con l’ eliminazione delle sacche di resistenza e degli eventuali cecchini; 2) vengono allestite le necessarie opere difensive e i presidi fissi, necessari nel caso di un contrattacco; 3) vengono portati in linea adeguati rifornimenti (munizioni, viveri, carburanti) necessari al proseguimento dell’azione.

Abbiamo potuto constatare dai video diffusi da Life news come le VSN dispongano di un numero adeguato di mezzi corazzati (carri armati e blindati). Questi mezzi preziosissimi ed insostituibili vengono impiegati con grande prudenza. Per ora la risposta governativa si è limitata ad un ulteriore estensione della compagna di bombardamenti di artiglieria e missili sulle città: in particolar modo è stata colpita la capitale Donetsk. In questi giorni hanno fatto notizia le violente manifestazioni di militanti dei battaglioni punitivi svoltesi a Kiev contro l’amministrazione Poroshenko: per oggi [5 febbraio 2015], sono previste manifestazioni di piazza e sono state mobilitate le forze di sicurezza. In diverse province serpeggia il malcontento per la chiamata alle armi (la “quarta ondata di mobilitazione”) dell’autorità di Kiev. Altra segnalazione: da giorni si susseguono allerte per possibili attacchi terroristici: a Kiev, nel Donbass ed ora in Russia. Chi c’è dietro questa strategia del terrore?

Come d’abitudine, ci apprestiamo ad analizzare la situazione sui fronti di Novorussia, partendo dal mare e procedendo verso il confine Russo.

Settore sud – Mariupol Non si sa per certo chi controlli alcuni paesi lungo la E56 che conduce a Mariupol da Novoazovsk: potrebbero essere diventati una sorta di terra di nessuno tra le prime linee delle fazioni in lotta. Di sicuro non ci sono stati scontri degni di nota e la situazione, almeno per il momento, rimane stabile intorno alla città portuale. Bombardamenti in corso invece sulla cittadina di Telmanovo, importante crocevia poco a nord di Mariupol: qui è stato segnalato l’utilizzo da parte ucraina di missili Smerch, più letali dei Grad e di maggiore gittata. Nel complesso il fronte sud è in una fase dicalma in probabile attesa di eventi prossimi o di nuovi ordini.

 

 

Mariupol – Mare

 

Settore di Donetsk Proseguono incessanti i bombardamenti della città, diversi quartieri sono stati colpiti in modo pesante: il Petrovsky ed Kirovsky a sud ovest (in questi non è più erogata la corrente elettrica a causa dei danni alle infrastrutture) il Leninsky a sud ed il Kuibishivsky a ovest: in tutti ci sono stati danni alle infrastrutture. Sono stati colpiti una scuola e un asilo (per fortuna senza vittime), mentre una clinica è stata centrata e 15 persone sono purtroppo decedute nell’esplosione: segnalo che la notizia è stata in parte riportata dai media occidentali, che però si sono preoccupati di omettere l’indicazione dei responsabili e di ridurre a cinque il numero delle vittime.

 

Sud Ovest Donetsk

 

Sul piano della guerra combattuta si segnalano due incursioni ucraine (la prima un paio di giorno fa, la seconda ieri) tra Adviivka e il nodo viario della M04 e la H20: entrambe sembra fossero più delle esplorazioni o provocazioni che dei veri attacchi. Ieri degli incursori novorussi si sono spinti in profondità nello schieramento ucraino, arrivando a mappare le truppe stanziate fino a Karlivka, per poi fare ritorno. Proseguono i combattimenti a Marinka, sobborgo a sud ovest di Donetsk. Nella periferia ovest resistono alcuni reparti ATO. Sono ripresi i bombardamenti delle strutture dell’aeroporto, conquistato dalle truppe della DNR e mantenuto saldamente da allora. Le forze di Donesk restano nella periferia sud della città di Adviivka nonostante i furibondi tentativi nemici di espellerle.

 

Nord Ovest Donetsk

 

Settore Gorlovka Sulla città sono piovute molte meno bombe ieri [4 febbraio]: segno che Kiev sta schierando le artiglierie più indietro per evitare il fuoco di controbatteria novorusso fattosi più efficace.  Ieri l’altro, invece [3 febbraio] il bombardamento era stato molto pesante. Restano ancora incerte le posizioni nei settori delle cittadine di Krasny Partizan e Artemovo: scontri radi e nessun movimento importante di truppe.

 

Gorlovka

 

Settore del saliente / sacca di Debaltsevo. Resta Debaltsevo la parte più attiva del fronte, ove i combattimenti si succedono incessanti. Dopo l’avanzata che ha portato le forze di autodifesa di Gorlovka a conquistare Uglegorsk, si sono attivate le azioni volte a favorire una sicura evacuazione dei civili dalla cittadina, in vista del probabile contrattacco che poi è arrivato. Il primo tentativo ucraino, compiuto alcuni giorni orsono dal battaglione punitivo Donbass si è risolto in un disastro: è stato ferito anche il comandante, Semen Semenchenko, un personaggio particolarmente detestato a Donetsk per le sue “prodezze” contro la popolazione del Donbass, che invece gli hanno guadagnato un seggio parlamentare al Consiglio Supremo di Kiev. Comunque il tentativo del battaglione di Semenchenko  si è infranto sotto il tiro incrociato e il fuoco di missili grad che ne hanno devastato i ranghi mentre si avvicinava a Uglegorsk sulla strada M04. Il secondo tentativo è stato fermato invece alla periferia della cittadina dalla resistenza opposta dalle VSN. La Repubblica di Donetsk ha garantito rifugio ed assistenza ai circa 4000 civili evacuati. Le operazioni di pulizia si sono concluse ieri e tutti i capisaldi governativi a Uglegorsk sono stati catturati. Da ieri sono segnalati importanti movimenti di truppe nella parte sud del saliente, segno che qualcosa si muove effettivamente, attendiamo gli sviluppi.

 

Debaltsevo

 

Le truppe della Repubblica di Lugansk non cessano di pressare da est Debaltsevo e i territori posti attorno alla M03, che conduce alla città. I novorussi in avanzata si sono insediati intorno allo scalo ferroviario e procedono verso il centro di Debaltesevo con circospezione, realizzando progressidi piccola ma importante entità. La pressione esercitata costringe il nemico a dare fondo alle riserve di munizioni e presto si accorgeranno di quanto velocemente possano esaurirsi senza rifornimenti. Pesanti scontri sono avvenuti a Chernukin e Novogrigorovka (a sud est di Debaltsevo), mentre lungo il margine est del saliente proseguono a Myronovskaya i combattimenti per il controllo della M03.

Settore nord Lugansk A Papasnaja un reggimento cosacco ha assaltato e distrutto un deposito di carburante e munizioni ucraino, e già che c’erano anche due carri armati mediante missili anticarro Kornet. Il fronte rimane comunque stabile. A nord poco si è mosso: evidentemente il grosso delle truppe novorusse è impegnato  nel saliente, e visto che nemmeno la parte ucraina mostra intenzione di prendere l’iniziativa, la calma domina. Solo a Stanitsa Luganska, a quanto riferiscono le agenzie, sono in corso combattimenti.

 

Nord Lugansk

 

I prossimi giorni ci diranno se il comando Ucraino riuscirà a mettere in campo una qualche iniziativa crescente prima che la resistenza della guarnigione di Debaltsevo venga piegata dalle VSN.

 

Stefano Orsi

Da Vineyard