Il presidente ceco Milos Zeman ha chiamato il primo ministro ucraino Arseniy Yatsenyuk un "primo ministro della guerra"

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4/01/2015

"A giudicare dalle dichiarazioni di Yatsenyuk, credo che sia un 'primo ministro della guerra', mi pare che non voglia una soluzione pacifica del conflitto ucraino raccomandato dalla Commissione europea, ma stia cercando di risolverlo con l'uso della forza", ha detto Zeman in un'intervista con i media cechi. Secondo Zeman, il presidente ucraino Poroshenko può fungere da paciere, mentre Yatsenyuk rappresenta il partito della guerra che mantiene un atteggiamento non negoziale verso le milizie in Ucraina orientale. Zeman ritiene inoltre che le sue dichiarazioni sulla situazione in Ucraina orientale potrebbero aver provocato una diminuzione della sua popolarità in Repubblica Ceca negli ultimi mesi, ma egli, come non tutti nel paese, è a conoscenza di ciò che è realmente accaduto a Kiev lo scorso febbraio. "Pensano che quegli eventi sono stati in qualche modo simile alla nostra Rivoluzione di Velluto. Maidan non è stata una rivoluzione democratica e credo che una guerra civile sia in corso in Ucraina", ha detto Zeman.

 


 

 

Qualcosa sta andando male con l'Ucraina, e qualcosa non va con l'Unione europea

5 gennaio 2015        

 Praga.

Che l'Unione europea si sia astenuta dal dire almeno qualcosa di critico sulla recente fiaccolata, processione di strada dei neo-nazisti in Kiev, è un segno sicuro che c’è qualche cosa di fondamentalmente sbagliato nell'Unione europea”, ha detto su una stazione radio locale il presidente ceco Milos Zeman “La processione e il modo in cui era stata preparata sembravano più o meno come le parate naziste in Germania di Hitler prima della seconda guerra mondiale”, ha aggiunto.

"Qualcosa sta andando male con l'Ucraina. Su Internet ho visto un video di una folla di diverse migliaia di dimostranti in Piazza dell'Indipendenza di Kiev. Portavano ritratti di Stepan Bandera. Ho visto quel ritratto per la prima volta. Bandera mi ha fatto ricordare Reinhard Heydrich (il capo della sede principale della sicurezza della Germania nazista e fiduciario del Reich in Boemia e Moravia [ndt]”, ha dichiarato Zeman.

"Qualcosa sta andando male con l'Ucraina, e qualcosa non va con l'Unione europea, che non ha protestato per quella manifestazione" ha aggiunto Zeman.

Nella stessa trasmissione radiofonica Zeman ha criticato la partecipazione della Repubblica Ceca alle sanzioni contro la Russia.

"La Repubblica Ceca dimostra di essere pronta a soddisfare interessi di altri paesi", ha detto. A suo parere, le sanzioni sono un “consenso al buio” con le opinioni dei paesi più grandi e più forti." Da TASS

In precedenza il commissario del Ministero degli Esteri russo per i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto, Konstantin Dolgov, aveva detto che le fiaccolate in Ucraina erano una chiara evidenza di un ulteriore movimento verso radici naziste.

Durante la marcia in Kiev nazionalisti hanno attaccato un corrispondente e un conduttore del canale televisivo Russia Life News.

"Tutto ciò che è accaduto nel centro dell'Europa civilizzata!", Ha detto Dolgov. "A quanto pare, i manifestanti erano consapevoli di come sono agghiaccianti le proprie opinioni. C'è qualche altra spiegazione per i loro attacchi contro i giornalisti russi che stavano facendo il loro dovere professionale?

 


 

Poroshenko concede la cittadinanza ucraina a un Neonazista bielorusso

08.12.14

di Halya Coynash

 

La decisione del presidente ucraino Petro Poroshenko di concedere a Sergei Korotkykh, noto russo/ bielorusso neo-nazista, ricercato in Russia e Bielorussia, la cittadinanza ucraina, non può non far sollevare le sopracciglia.

Il sito web del Presidente informa che il 5 dicembre Poroshenko ha consegnato un passaporto interno "al bielorusso Sergei Korotkykh che ha combattuto nel battaglione Azov da quando è stato creato e ne è il comandante di ricognizione. Il Presidente ha ringraziato Sergei Korotkykh per il suo coraggioso servizio". Ha inoltre annunciato che il Ministero della Difesa, insieme al Ministero dell'Interno, sta preparando una serie di decreti per poter concedere la cittadinanza ucraina ai combattenti "che disinteressatamente difendono la sovranità del paese e l'integrità territoriale".

Il coraggio e l'impegno di combattenti volontari del battaglione Azov sono state dimostrate in azione. Il battaglione è molto noto per le dichiarazioni neo-naziste pronunciate dei suoi comandanti e dai suoi membri.

Secondo un rapporto originale sul sito Unian, Korotkykh [noto come 'Malyuta'] è un bielorusso dell’estrema destra radicale con una forte caratterizzazione neo-nazista.

In precedenza è stato nel consiglio politico della Società Nazionalsocialista, formatasi in Russia nel 2004, molti dei cui membri sono stati in seguito condannati per motivi di odio razziale, noti per gli attacchi omicidi contro persone provenienti da repubbliche dell'Asia centrale e Asia che lavorano in Russia, o omicidi politicamente motivati.                                  

Egli è un amico stretto del leader skinhead neonazista Maxim Martsynkevich ['Tesak']; è inoltre un ex membro del partito neo-nazista Russian National Unity.

“Korotkykh è stato accusato di aver organizzato una potente esplosione nel centro di Mosca nel 2007, che per puro caso non ha ucciso nessuno, e un attacco ad un esponente dell'opposizione bielorussa Dmitry Sannikov nel 1999. E’ anche ricercato per un accoltellamento di tre antifascisti a Minsk nel 2013. "

Tutti questi dettagli sono stati rimossi, insieme alla parola 'neo-nazista', dalla versione modificata della dichiarazione presidenziale. Perché questo è accaduto può essere solo indovinato, tuttavia non è perché l'informazione sia imprecisa.

 

da khpg

Traduzioni di Enrico V. per CISNU/CIVG