Comunicato stampa: sentenza Montedison Mantova e dispositivo della sentenza

ottobre 14, 2014

 

In data odierna si è svolta l’ultima udienza del Processo contro i 13 imputati del processo Montedison.
Alle ore 19 il Tribunale ha pronunciato la sentenza. La sentenza arriva dopo 4 anni dall’inizio del processo e 15 alle prime denunce si è giunti a questo processo per la caparbietà di alcuni cittadini, esperti, lavoratori e familiari di lavoratori. Ciò sulla scia del processo contro la Montedison di Marghera che ha segnato lo spartiacque dei procedimenti giudiziari sulla salute e sicurezza sul lavoro.
La sentenza arriva dopo 4 anni dall’inizio del processo e 15 alle prime denunce si è giunti a questo processo per la caparbietà di alcuni cittadini, esperti, lavoratori e familiari di lavoratori. Ciò sulla scia del processo contro la Montedison di Marghera che ha segnato lo spartiacque dei procedimenti giudiziari sulla salute e sicurezza sul lavoro.

La sentenza per quanto abbia pronunciato una condanna, non è stata del tutto soddisfacente. Ha segnato comunque un’ulteriore progresso sulla definizione delle responsabilità i chi per anni ha inquinato ed è stato l’artefice della morte di decine di lavoratori e di cittadini inquinati, anche se il processo ne ha interessati solo alcuni. Sono infatti stati riconosciuti i lavoratori morti per esposizione all’amianto mesotaliama e qualcuno per tumore del polmone. Solo 2 per leucemia da esposizione a benzene. Non riconosciti i morti per tumore del pancreas. Ci sono state anche assoluzioni per avvenuta prescrizione. I famigliari delle vittime hanno avuto consistenti risarcimenti come provvisionale (nel senso che dovranno fare una causa civile per avere il resto). Anche MD e AIEA sono state risarcite come le altre parti civili associazioni e sindacati Medicina Democratica e l’Associazione Italiana Esposti Amianto, difese ambedue dall’avv. Laura Mara, è stata protagonista di questo processo. E’ stato fatto un grande lavoro tecnico-ambientale e giuridico che si è affiancato a quello compiuto da altri nel corso dell’istruttoria.
Una sentenza complessivamente buona, ma continuiamo a lottare perché:


– I tempi di prescrizione che ha tagliato fuori molte vittime loro famigliari vengano eliminati o almeno fortemente aumentati
– Le vittime e i loro famigliari vengano sempre risarciti;
– Tutti i tumori professionali vengano riconosciuti
– Che vi sia la considerazione dei delitti dolosi e non solo quelli colposi
– Infine e in particolare l’ambiente interno ed esterno al Petrolchimico venga risanato a carico degli inquinatori e non della collettività.

Per MD e AIEA
Fulvio Aurora – Alberto Alberti
Milano, 14 ottobre 2014

 


 

Lettera di Laura Mara, avvocato di parte civile per Medicina Democratica:

Cari Tutti,
dopo anni di intenso lavoro, udienze estenuanti, memorie, repliche, controrepliche, relazioni tecniche, contro-relazioni, costi esorbitanti per spostamenti, per marche da bollo, per estrazioni di verbali, viaggi settimanali con partenza alle 5,00 del mattino e ritorno alle 9,00 alle sera, finalmente ieri si è arrivati alla sentenza, le cui motivazioni saranno depositate fra 90 giorni.

Per le nostre Associazioni Medicina Democratica ed AIEA si è raggiunto un ottimo risultato.

E’ scattata la condanna degli imputati per i lavoratori deceduti per mesotelioma pleurico, per due carcinomi polmonari e per altri due lavoratori deceduti per leucemia mieloide acuta in quanto esposti a Benzene.

Il reato di cui all’art. 437 c.p. non è stato riconosciuto. Per altre Famiglie purtroppo è intervenuta la tagliola della prescrizione.

Si tratta comunque di un’importante sentenza che andrà meglio vagliata alla luce delle motivazioni che verranno depositate.

Per opportuna conoscenza, Vi trasmetto copia del dispositivo reso disponibile dalla Cancelleria questa mattina.

Un caro saluto a Tutti.

Laura MARA

 

CODICE PENALE ( stralcio)

Art. 437 Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro – Chiunque omette di collocare impianti, apparecchiature o segnali destinati a prevenire disastri o infortuni sul lavoro, ovvero li rimuove o li danneggia, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni.

Se dal fatto deriva un disastro o un infortunio, la pena è della reclusione da tre a dieci anni.

Da Medicina Democratica