La lunga marcia contro il biocidio: la campagna d'autunno

18 / 10 / 2014

Si è tenuta ieri sera presso il Laboratorio Occupato Insurgencia la partecipata assemblea pubblica di Stop Biocidio. L’obiettivo dellappuntamento pubblico era quello di stabilire un’agenda comune per l’autunno, una campagna fatta di marce, iniziative, approfondimenti, ed appuntamenti di lotta che attraversino la Terra dei Fuochi e che siano preludio alla convocazione di una manifestazione nazionale contro il biocidio a Napoli alla fine dell’autunno. Si sono confrontati comitati di diversi territori. La bocciatura del decreto terra dei fuochi; la rivendicazione del diritto alla salute ed alla prevenzione in una regione dove la spesa sanitaria e le strutture ospedaliere si dismettono; la necessità di intervenire per fermare i roghi attraverso un’opera strutturale di controllo che inizi dal mercato della merce falsa che sfrutta inoltre i lavoratori sottopagandoli e sfruttandoli; la necessità di un investimento pubblico nelle bonifiche sotto il controllo dei comitati; la definizione precisa dei terreni inquinati e la protezione e valorizzazione dei prodotti agricoli campani di qualità. Questi in estrema sintesi i temi principali che sono stati trattati. Da tutti è venuto chiaro un segnale: bisogna tornare a riempire le piazze per imporre al governo Renzi il tema della Terra dei Fuochi. Per riempire le piazze c’e’ bisogno di una costante attività sui territori ed una grande connessione delle lotte territoriali tra loro. Così come è necessario collegare le battaglie dei nostri territori ad un piano generale. Per questo la manifestazione del prossimo 7 novembre a Bagnoli contro il decreto Sblocca Italia, rappresenta un appuntamento centrale per tutti. Lo Sblocca Italia è un modello di governance che agevola petrolieri, inceneritoristi e costruttori e devasta i territori sospendendo la prassi democratica attraverso i commissari straordinari. L’assemblea ha assunto la mobilitazione del 7 novembre e contestualmente la partecipazione all’assemblea preparatoria del 21 ottobre come punto di partenza della campagna d’autunno di Stop Biocidio.

La nostra campagna d’autunno però si sviluppare su tutti i territori a cominciare da due marce che sono state già annunciate: l’8 novembre a Frattaminore ed il 15 Novembre a Casal di Principe. Proprio quest’ultimo appuntamento ha una importanza simbolica. Fu proprio la marcia di Casal di Principe lo scorso anno che aprì la strada che portò al fiume in piena del 16 novembre. L’assemblea ha espresso l’augurio che a partire dalle tappe di Frattaminore e Casal di Principe si possa moltiplicare il processo di convocazione delle marce contro il biocidio perchè è proprio dai territori, dai comuni e dai quartieri che dobbiamo trarre la forza contrastare le politiche del governo Renzi sulla terra dei fuochi.

Il tema del diritto alla salute ha occupato gran parte del dibattito dell’assemblea. Per noi A.S.L. dovrebbe essere sinonimo di Ambiente, Salute e Lavoro, invece oggi ci troviamo davanti un servizio sanitario pubblico assolutamente incapace di far fronte al drammatico stato di salute dei campani. I picchi di mortalità per tumore registrati nei nostri territori diventano ancora più drammatici se il servizio sanitario è assolutamente inadeguato, nella cura, nella prevenzione, nelle strutture, costringendo i nostri malati ai viaggi della speranza fuori regione per curarsi. La Regione Campania, principale responsabile di questa situazione, aveva inserito nel decreto terra dei fuochi del governo la possibilità di uno screening sanitario. Ad oggi nessuna Asl è in grado di garantire questo servizio e non solo, come dimostrato nei bltiz effettuati lo scorso agosto, le direzioni delle Asl di Napoli e Caserta non hanno ricevuto alcuna indicazione in merito. Una vergogna colossale di cui il primo responsabile è il governatore Stefano Caldoro. Per questo il prossimo 14 novembre si è deciso di convocare una giornata di mobilitazione contro le Asl e la Regione Campania per il diritto alla salute. Infine, nella discussione, è emerso anche il tema del ciclo dei rifiuti urbani e le continue pressioni da parte della Regione Campania, in questo ben agevolata dalla linea del governo Renzi ribadita anche nello Sblocca Italia, per la costruzione di nuovi inceneritori. Il prossimo 24 novembre scadrà il nuovo bando per la costruzione dell’inceneritore di Giugliano, emesso dopo che il precedente era andato deserto. L’assemblea ha deciso di mobilitarsi per il prossimo 24 novembre proprio nel giorno in cui si apriranno le buste per l’inceneritore a Giugliano, nelle forme e nelle modalità che decideranno i comitati del territorio.

In sintesi questo l’elenco delle mobilitazioni della campagna d’autunno Stop Biocidio: 7 novembre – Bagnoli – Manifestazione contro lo Sblocca Italia

8 novembre – Frattaminore – Marcia stop biocidio

14 novembre – Mobilitazione generale contro le ASL e per il diritto alla Salute

15 novembre – Casal di Principe – Marcia Stop Biocidio

16 novembre – Caivano – giornata di preghiera contro il Biocidio

24 novembre – Mobilitazione contro l’inceneritore di Giugliano

 

L’assemblea ha deciso di aggiornarsi dopo la mobilitazione di Casal di Principe, per valutare il percorso svolto e continuare a programmare le mobilitazioni. Intanto per tutti quelli che vorranno organizzare una tappa della campagna d’autunno possono rivolgersi a Stop Biocidio tramite la pagina Facebook.

Coalizione Stop Biocidio