L'ESM e la sua costituzionalità

18 marzo 2014

 

La Corte Costituzionale tedesca ha decretato costituzionale il Fondo salva-stati, l'ESM, e i giudici supremi tedeschi hanno ribadito la legittimità delle azioni avviate da Bruxelles e dalla Banca centrale europea per salvare l'euro.

Di fatto i giudici hanno stabilito che il fondo da 700 miliardi di euro, approntato per salvare l'euro da attacchi speculativi, non viola i diritti del parlamento tedesco in materia di politiche economiche: almeno fino a quando, comunque, il Bundestag avrà sufficiente potere di controllo sullo stesso ESM. Mica male come garanzia.

Qual è il compito dell'ESM? La sua mission è acquistare bond (obbligazioni) in scadenza dei Paesi in difficoltà sul mercato, in cambio di titoli a lunga scadenza; concedere prestiti fino a un massimo di 15 anni e ricapitalizzare le banche comunitarie attraverso prestiti anche per gli Stati che non hanno firmato un programma di salvataggio, come l’Italia e la Spagna. In pratica c'è un capitale stanziato da alcuni Stati membri e con quello si compiono le azioni necessarie utili al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ma la cifra a disposizione difficilmente basta a coprire le necessità che si presentano nelle varie economie nazionali, complici la perenne drammatica (ricercata) congiuntura economica e il circolo vizioso dell'inestinguibile debito contratto con le stesse banche (per il fatto che la massa monetaria che viene prodotta dalle banche non include il denaro per pagarne gli interessi che poi esse richiedono).

Può essere legittimo, uno strumento del genere?

Chi decide allora delle nostre economie? Come nascono i vincoli economici che costringono le economie nazionali a scelte anti-sociali e culturalmente inaccettabili? Quali scelte politiche risulterebbero più sane in un simile contesto europeo?

 

Sarebbe bene capirlo a pochi mesi dalle elezioni europee.

 

Gian Paolo Caiazzo – Grugliasco Comunità Sostenibile