CIVG Informa N°38

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In Bosnia scatenata la rivoluzione colorata
Stefan Karganovic

La rivoluzione colorata che ci si aspettava da oltre un anno in Bosnia è finalmente iniziata. Ma il punto fondamentale che deve essere sottolineato è che, contrariamente a quanto molti analisti si aspettavano, questo non sarà un "cambio di regime" nella sola Repubblica di Srpska. Si preannuncia come un putsch a livello nazionale, che comprenderà sia la Federazione croato-musulmana sia la Repubblica Srpska.

Questo è un punto molto importante perché suggerisce che i servizi di intelligence occidentali e, naturalmente i loro governi, desiderano fare tabula rasa in tutto il paese. Il piano è quello di utilizzare la montante insoddisfazione sociale, per la quale ci sono numerose cause, al fine di provocare il caos generale. Questo caos e l'illusione di una vita migliore che i media occidentali e le agenzie di propaganda genereanno nella mente del pubblico, saranno quindi utilizzati per installare una nuova squadra di burattini non solo al livello dell’entità regionale, ma anche nel governo centrale.

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Scandalo del collirio: “Multarella da 180 milioni alle case farmaceutiche che hanno spennato le nostre ASL per una cifra esageratamente superiore”
bastacasta.org

Concluso il processo, il verdetto del Garante: le due società (ROCHE E NOVARTIS) si sono divise i proventi miliardari della vendita di due medicinali identici con nomi e prezzi diversi. Danneggiati i pazienti, il Servizio Sanitario e le assicurazioni private.

Big Pharma pensa a incassare miliardi, non a guarire i malati. Due colossi mondiali del farmaco, Roche e Novartis, si sono messi d’accordo per spartirsi i miliardi dalla vendita di due farmaci identici ma con nomi diversi (Avastin e Lucentis) e soprattutto a prezzi diversi. A danno dei malati, del servizio sanitario pubblico, delle assicurazioni private.
A danno di tutti gli altri, insomma.
Uno scandalo che ora l’Antitrust italiano ha sanzionato con una multa esemplare: 180 milioni di euro.

All’inizio c’è la scoperta di uno scienziato italiano, Napoleone Ferrara, che nei laboratori della California della Genentech (prima che questa venisse rilevata al 100% dalla Roche) individua un principio che blocca il fattore della crescita dei vasi sanguigni. Un principio attivo che con Avastin serve, senza però portare risultati, per la cura di alcuni tumori molti gravi, mentre con Lucentis serve per guarire dalla degenerazione maculare senile, malattia che conduce alla cecità e che nei Paesi industrializzati minaccia un over 60 su tre. Il farmaco è lo stesso ma mentre una dose di Avastin ha un prezzo tra i 15 e gli 80 euro, Lucentis costa più di 900 euro a dose.

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15° anniversario dell’aggressione della NATO contro la Jugoslavia ( Serbia e Montenegro)
Enrico Vigna

 

Forum di Belgrado per un mondo di eguali

 

 

 

Il Forum Belgrado per un mondo di eguali

L’Unione dei Veterani della Serbia ( SUBNOR)

IL Club dei Generali e Ammiragli della Serbia

 

PER NON DIMENTICARE

 

Quindici anni sono passati dall'inizio della aggressione della NATO contro la Serbia e Montenegro (24 marzo 1999). Questa aggressione ha provocato la perdita di 4.000 vite umane, tra cui 88 bambini, e 10.000 persone sono state gravemente ferite. Più di due terzi di queste vittime erano civili. Quante vite umane sono state perse nel frattempo a causa delle conseguenze dell’uso di armi con uranio impoverito, nonché delle bombe a grappolo, non potrà mai essere stabilito.

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Senza precedenti: la Russia ha ritirato tutti fondi in contanti depositati presso banche americane (oltre 100 miliardi)
Ticinolive.ch

mercoledì 12 marzo 2014

MOSCA - La Banca centrale russa ha ritirato gran parte dei suoi averi dalle banche americane. Miliardi di dollari sono stati trasferiti nelle banche europee.

La settimana scorsa la Banca centrale di Russia ha ritirato - ma la notizia è filtrata solo oggi - gran parte delle sue riserve depositate nelle banche americane per trasferirle in istituti finanziari europei. L’importo esatto della somma trasferita non è noto ma si tratterebbe di decine di miliardi di dollari. (fonti qualificate citano una somma oscillante tra gli 80 e 150 miliardi di USD).

Questo movimento mostra che nel suo conflitto con il nuovo potere in Ucraina il presidente russo Vladimir Putin considera tutti gli scenari, incluso quello che vedrebbe il governo americano congelare gli averi russi depositati nelle banche negli Stati Uniti. 

Il segnale, comunque, è tutt'altro che tranquillizzante e dà l'idea che si stia preparando uno scontro tra Stati Uniti e Russia che non si vedeva dai tempi della Guerra Fredda.

Da Ticinolive.ch- ilnord


Venezuela Notizie – Marzo 2014
CIVG

Contribuiamo all’informazione relativa alla difficile situazione nella Repubblica Bolivariana, con questi tre articoli che riteniamo siano un contributo a capire la realtà, certamente complessa e non semplice, ma diversa dalla marea di menzogne e falsità che la disinformazione mediatica ci somministra Come CIVG aderiamo all’appello per la verità qui sotto riportato e ci mettiamo a disposizione per contribuire e sostenere questo impegno.

 

Indice articoli

- Appello per la verità sul Venezuela

- 25 verità sulle manifestazioni in Venezuela

- Il Presidente venezuelano chiama a mantenere il ritmo del lavoro

- Venezuela: è l’opposizione a essere anti-democratica 

- Oliver Stone risponde “all’opposizione venezuelana”

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Stop agli F35 nel 2014? Ecco quanto si risparmierebbe
Globalist.it

Rete disarmo si rivolge direttamente al premier Renzi: si parla di circa 500 milioni, ma si potrebbero recuperare ben 4,5 miliardi

martedì 11 marzo 2014 19:22

Un risparmio di oltre 4 mld solo con i tagli ai «rami secchi» della Difesa. Il conto è della Rete italiana per il disarmo, che sull'ipotesi di taglio della spesa ricorda che non ci sono solo gli F35, anche se è «un bene che Renzi - ha affermato il portavoce, Francesco Vignarca - abbia pensato a questa possibilità, che però vorremmo confermata e non solo lasciata al campo delle ipotesi».

Con altri tagli alla spesa militare, in particolare «quelli proposti dalla campagna Sbilanciamoci nel suo rapporto annuale sulla spesa pubblica -prosegue Vignarca- le risorse a disposizione del governo per l'annunciato taglio di 10 miliardi delle tasse sarebbero da subito di oltre 4 miliardi, non solo i circa 600 milioni ricavabili dalla sospensione annuale del programma F35».

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La NATO verso Est, la costruzione di un “Impero Romano” in Europa
Zivadin Jovanovic

21 febbraio 2014

Il primo atto illegale della guerra di aggressione “umanitaria” della Nato, denominata “Operazione Deliberate Force” nel 1995, contro la Republika Srpska, ha dato il via libera per attuare, successivamente, la spietata campagna aerea contro obiettivi civili nella Repubblica federale di Jugoslavia. Il fatto che alla Nato sia stato permesso di farla franca con questi atti di guerra d'aggressione e che gli architetti Usa-Nato siano stati autorizzati a mettere in atto tali scenari, ha incoraggiato ancora di più l'“alleanza” ed ha portato alla sua recente espansione globale ed a decine di “cambi di regime” e “guerre per il controllo delle risorse”, mascherati da “guerre umanitarie”. Lo scenario è pressoché identico ogni volta e sta verificandosi attualmente in Ucraina. Per il 15 esimo anniversario dell'aggressione alla Jugoslavia, in un'intervista esclusiva, alla Voce della Russia ha parlato l'ultimo ministro degli Esteri della Repubblica federale di Jugoslavia, Zivadin Jovanovic. Qui è John Robles, sto parlando con Zivadin Jovanovic. Egli è l'ex-ministro degli Esteri della Repubblica federale di Jugoslavia e presidente del Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali. Questa è la prima parte di un colloquio più lungo. Potete trovare il testo di questa intervista sul nostro sito web voiceofrussia.com

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Thyssenkrupp Terni - Agire subito per contrastare omicidi e veleni
Ex lavoratori ThyssenKrupp Torino

Nonostante le proteste e gli allarmi denunciati dalla popolazione di Terni i dirigenti della ThyssenKrupp perseguono nel loro comportamento criminale di devastazione del territorio e della salute dei cittadini attraverso la dispersione di nichel, cromo, arsenico e altri metalli pesanti nell'area a ridosso dello stabilimento di Terni (http://www.corriere.it/inchieste/neve-velenosa-che-ci-uccide/d4b02ebc-a95b-11e3-a393-9f8a3f4bf9ce.shtml).

Le colpe di questo disastro sociale e ambientale sono da imputare a tutti i livelli, industriali, sindacali e amministrativi: dall'azienda che lucra impunemente sulla pelle di lavoratori e cittadini, ai sindacati che "monetizzano" il rischio anziché costringere l'azienda a non inquinare per arrivare alle istituzioni (comunali, provinciali e regionali) che si fanno ricattare dall'azienda e chiudono un occhio sulla vicenda. Per non parlare poi delle gravissime responsabilità dei Ministeri di Ambiente e Salute e delle Asl territoriali, che da anni monitorano i superamenti dei livelli di emissione di tutte le sostanze senza fare assolutamente nulla. Ormai sono tantissimi i casi di allergie, intolleranze e sensibilizzazioni, senza dimenticare i crescenti casi di tumore, dovuti all'esposizione delle sostanze nocive emesse dall'acciaieria riscontrate tra i cittadini ternani, in special modo gli abitanti del quartiere Prisciano, quello a ridosso dello stabilimento.

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