Cina Notizia - Aprile 2025

Immagine che contiene testo, grafica, cartone animatoDescrizione generata automaticamente

Aprile 2025

A cura dell’Osservatorio Italiano sulla Via della seta/CIVG, sezione italiana del Silk Road Connectivity Research Center di Belgrado. t

 

 

In questo Cina-Notizie intendiamo offrire alcune informazioni chiave sul funzionamento del sistema sanitario della Repubblica Popolare. Per la ricostruzione storica ringraziamo il dottor Carlo Arduino, ex Dirigente medico presso il Servizio di Genetica Medica della Città della Salute e della Scienza di Torino.

 

La sanità in Cina: dai primi sistemi ai nuovi scenari

Di Carlo Arduino

Health care in China: Entering 'uncharted waters' | McKinsey

 

Delle forme di assistenza sanitaria esistevano in Cina già 3.000 anni fa, ma la creazione di un sistema sanitario è avvenuta in tempi più recenti (intorno alla metà del XX secolo).

All’epoca della Cina Imperiale, la sanità consisteva essenzialmente nella pratica della medicina tradizionale cinese ed era organizzata attraverso cliniche o prestazioni private, o in specifiche istituzioni culturali (come templi e centri di beneficenza). Non esisteva dunque un sistema pubblico di sanità. La sanità era un’attività esclusiva del settore privato e per la tutela della salute veniva conferita grande responsabilità all’individuo e al suo nucleo familiare.

Con l’arrivo dei missionari occidentali, nei primi anni del XIX secolo, venne gradualmente introdotta in Cina la medicina allopatica e delle rudimentali forme di medicina occidentale. Nel tempo la medicina occidentale iniziò a diffondersi come integrazione di quella tradizionale cinese. Nel 1927, venne costruito uno dei primissimi ospedali universitari cinesi, il Peking Union Medical College Hospital – PUMCH.

Nel 1949 – quando Mao Zedong e il Partito Comunista Cinese presero il potere – la Cina era un paese stremato dopo più di due decenni di invasioni straniere e di guerra civile. Povertà, malnutrizione, malattie endemiche (dalla tubercolosi alla schistosomiasi) erano piaghe estremamente diffuse da cui derivavano alti tassi di mortalità infantile (252 morti x 1000 nati vivi) e bassi livelli di sopravvivenza della popolazione (32 anni di speranza di vita alla nascita)

Nel Primo Congresso Nazionale sulla Salute (1950) furono annunciate le quattro linee che avrebbero guidato negli anni a venire la politica sanitaria del paese: a) La medicina doveva servire i lavoratori, i contadini e i soldati; b) La medicina preventiva doveva avere la precedenza su quella curativa; c) La medicina tradizionale cinese doveva essere integrata con la medicina scientifica occidentale; d) Gli interventi sanitari dovevano avere il sostegno dei movimenti di massa.

Fu così allestito un sistema sanitario dotato di un robusto apparato di sanità pubblica, impegnato a combattere le principali malattie infettive attraverso vaste campagne vaccinali e radicali interventi di bonifica dell’ambiente (es.: lotta contro la malaria e la schistosomiasi).

Dagli anni ‘50 agli inizi degli anni ‘80 il sistema sanitario cinese ha ottenuto enormi risultati: la mortalità infantile è crollata al 34 per 1000 nati vivi e la speranza di vita alla nascita si è innalzata a 68 anni.

 

undefined

 

Nel 1984 cominciò una fase nuova, caratterizzata da cambiamenti radicali per il sistema sanitario cinese. Il finanziamento governativo degli ospedali fu drammaticamente ridotto e molti operatori sanitari, tra i quali anche i medici scalzi, finirono per perdere il loro sussidio pubblico. Il governo era ancora il proprietario degli ospedali ma esercitava scarso controllo sulle organizzazioni sanitarie, che vi operavano quindi come entità for-profit in un mercato senza regole. Molti professionisti sanitari divennero imprenditori privati e i medici ospedalieri ricevevano laute ricompense se facevano crescere i profitti degli ospedali. A rendere ancor più drammatica l’esperienza di un sistema sanitario basato sul libero mercato fu il fatto che la maggior parte della popolazione rimase senza copertura assicurativa, dato che il governo non fornì alcuna copertura e non vi erano compagnie assicurative private. Nel 1999, solo il 49% della popolazione delle città possedeva una assicurazione sanitaria, perlopiù stipulata con imprese statali o governative, ed appena il 7% della popolazione rurale godeva di una qualche forma di copertura. Perciò, una popolazione non protetta contro il rischio di malattia si scontrava con un sistema che puntava alla sola sostenibilità economica e con una classe di medici che, non avendo avuto modo di sviluppare un’etica professionale indipendente, erano incoraggiati ad operare come imprenditori sanitari

Nel 2003 cominciò una nuova fase, quando il governo cinese prese dei primi provvedimenti per mitigare la sfiducia dei cittadini verso il sistema sanitario, introducendo delle coperture assicurative per coprire le spese sanitarie ospedaliere dei residenti nelle aree rurali.

Tuttavia le riforme del 2003 non furono sufficienti a risolvere le profonde problematiche del sistema sanitario cinese.

Bisogna aspettare il 2009 per trovare una risposta politica decisiva agli enormi problemi della sanità cinese, l’obiettivo è quello di realizzare un servizio sanitario equo, accessibile ed efficiente, che garantisca la copertura universale entro il 2020.

Su due punti fondamentali l’impegno politico del governo cinese assunto nel 2009 – quello di considerare la sanità una priorità strategica – è stato mantenuto: a) un enorme investimento finanziario sul sistema sanitario, b) il raggiungimento della copertura sanitaria universale.

Oggi il 99% della popolazione cinese usufruisce di una copertura assicurativa. Ciò non significa che i problemi di equità, qualità ed efficienza del sistema siano stati risolti. Ci sono stati dei considerevoli progressi, ma anche molti limiti e ritardi.

Il sistema di sicurezza medica nazionale in Cina è un sistema multilivello, con l’assicurazione medica di base (BMI) come pilastro, l’assistenza medica pubblica come supporto e l’assicurazione sanitaria privata, le donazioni di beneficenza e le attività di mutuo soccorso medico come servizi supplementari.

 

Immagine che contiene edificio, cielo, aria aperta, testoIl contenuto generato dall'IA potrebbe non essere corretto.

 

Il sistema BMI serve due gruppi di persone: dipendenti e residenti. I dipendenti sono iscritti al programma di assicurazione medica di base per i dipendenti (EBMI), mentre i residenti che non lavorano sono iscritti al programma di assicurazione medica di base per residenti (RBMI). Dopo essere stata istituita nel 2018, la National Healthcare Security Administration (NHSA) ha continuato a migliorare il sistema di assicurazione medica nazionale in modo che la RBMI possa essere meglio integrata. A settembre 2020, più di 1,35 miliardi di persone (oltre il 95% della popolazione cinese) sono coperte da uno dei programmi BMI, rendendolo la più grande rete di sicurezza sanitaria al mondo. Tra quelli coperti, 337 milioni sono coperti dall’EBMI e 1,014 miliardi di persone sono coperte dall’RBMI. Il fondo di assicurazione medica è sostenibile e in crescita. Nel 2019, le entrate del fondo nazionale di assicurazione medica di base (compresa l’assicurazione maternità) sono state di 2,44 trilioni di yen cinese e la spesa è stata di CNY ¥ 2,09 trilioni (1).

L’assistenza medica garantisce a tutti i cittadini un equo accesso ai servizi medici di base

sostenendo la fascia più povera della popolazione a partecipare al BMI sovvenzionando le spese mediche che non possono permettersi. Dal 2018, gli aiuti medici hanno assistito 480 milioni di cittadini a basso reddito, hanno contribuito a ridurre il loro carico medico di circa 330 miliardi di yen cinesi, hanno implementato misure mirate di riduzione della povertà per 10 milioni di persone bisognose impoverite a causa di malattie e hanno garantito la loro sicurezza medica di base.

Complessivamente, il livello di salute in Cina è discreto, l’aspettativa di vita nel 2019 era di 77,1 anni superando quella degli Stati Uniti (Italia 83,1) in aumento di 5,8 anni rispetto al 2000. La mortalità infantile nel primo anno di vita è di 11,8 per mille, Italia 3,3 per mille. (Figura 1)

 

 

Immagine che contiene testo, Diagramma, linea, diagrammaIl contenuto generato dall'IA potrebbe non essere corretto.

 

L’anno 2025 è stato l’anno in cui è iniziato il 14esimo Piano quinquennale. In questo momento critico, è necessario avere una chiara comprensione delle sfide affrontate dalla sicurezza sanitaria.

La demografia della popolazione cinese pone gravi sfide alla sostenibilità del fondo. Il numero di persone di età superiore ai 60anni supererà i 300milioni alla fine del 14esimo Piano quinquennale  e il rapporto tra lavoratori e pensionati continuerà a diminuire. Un’altra grave sfida è che le malattie trasmissibili e le malattie croniche rappresentano un “doppio onere” per i fondi di assicurazione medica cinesi. Esiste ancora un divario tra il sostegno alla sicurezza sanitaria e le aspettative mediche dei cittadini.

La sicurezza medica è estremamente importante per gli interessi vitali del popolo cinese nel suo insieme. Durante il periodo del 14esimo Piano quinquennale, il governo dovrà continuare a promuovere l’integrità della sicurezza medica multilivello e a guidare lo sviluppo coordinato delle cure e della medicina, in modo che le persone possano avere aspettative più chiare e responsabili per la propria salute, sicurezza e un maggiore senso di guadagno, sana sicurezza e felicità a loro volta.