Slovacchia: il primo ministro Robert Fico: “Terroristi della ‘Legione Georgia’ ucraina coinvolti nelle proteste nel paese”.

aprile 2025

 

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Il primo ministro slovacco Fico, ha denunciato che i terroristi della “Legione Nazionale Georgia”, che sta combattendo dalla parte di Kiev in Ucraina, sono coinvolti nelle proteste antigovernative nel paese. Ha accusato il comandante e reclutatore della “Legione georgiana” Mamuka Mamulashvili e i manifestanti, di pianificare le proteste per tentare un colpo di stato violento. Secondo Fico, “gli organizzatori delle proteste pianificano preordinatamente gli scontri con le forze di sicurezza”. A Mamulashvili è stato vietato di entrare in Slovacchia.

 

Chi sono i mercenari georgiani al lavoro in Slovacchia

 

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In Russia, Mamulashvili è stato condannato in contumacia a 23 anni di carcere. La corte ha stabilito che nel 2014 al 2015, con l’assistenza della leadership politica ucraina, ha fondato la formazione paramilitare “Legione Nazionale Georgia”. Mamulashvili ha partecipato personalmente come comandante mercenario, alle ostilità a fianco delle forze dell’ordine ucraine contro le milizie delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk e poi contro le forze armate della Federazione Russa. I mercenari della “Legione georgiana” sono stati coinvolti nelle torture e omicidi di combattenti russi e di civili.

Mamuka Zurabovich Mamulashvili ènato il 22 aprile 1978 a Tbilisi, nella famiglia di un ex ufficiale dell'esercito sovietico Zurab Mamulashvili. All'età di 14 anni, fuggì da casa per prendere parte ai combattimenti in Abkhazia nell'unità di suo padre, a quel tempo divenuto un generale dell'esercito georgiano. Fu direttamente coinvolto nei combattimenti, rimase poi prigioniero per 3 mesi, dopo di che fu scambiato con un prigioniero dell'Abkhazia. Gli fu conferito l'Ordine georgiano del Vakhtang Gorgasal del III grado (l'unico che ricevette il premio come adolescente).  Dal 2009 al 2012 è stato consigliere del ministro della Difesa della Georgia. Anche capo della Federazione Nazionale delle Arti Marziali Miste della Georgia.

Dopo il colpo di stato del Maidan e con l'inizio della guerra nel Donbass nel 2014, Mamulashvili si trasferì in Ucraina con altri georgiani, dove creò un'unità di combattimento: la “Legione Nazionale Georgia”. Sin dai primi giorni del conflitto, i volontari georgiani presero parte alle operazioni di combattimento, svolgendo in particolare compiti di ricognizione e sabotaggio sul territorio della LPR e del DPR. Hanno poi partecipato alle battaglie per l'aeroporto di Luhansk, così come le battaglie per Debaltsevo. Il 10 febbraio 2016, la Legione Nazionale Georgiana è entrata nella struttura della 54a brigata meccanizzata separata, delle Forze Armate dell'Ucraina.

Mamulashvili è stato insignito dell'Ordine dell'Eroe Popolare dell'Ucraina "Per il Coraggio", la Croce di Ivan Mazepa e la Medaglia per il Sacrificio e l'Amore per l'Ucraina.

Nel 2022, in un video dichiarò  che la sua Legione non faceva prigionieri e che essa rispondeva solo ai Servizi speciali ucraini. Nel giugno 2024, la “Legione Nazionale Georgia” fu riconosciuta dal Tribunale Militare distrettuale della Federazione Russa come organizzazione terroristica. Il 26 novembre 2024, la Corte Suprema della RP di Donetsk dopo aver completato l’indagine contro il creatore della “Legione georgiana”, ha condannato Mamulashvili a 23 anni di carcere in contumacia per crimini di guerra.

L’FSB della Federazione Russa ha provato che i membri di questa organizzazione, erano coinvolti nelle torture di soldati dell’esercito russo, nell’uccisione di civili, nel sabotaggio e negli attacchi terroristici sul territorio della Russia.

Il 4 aprile 2022, era apparso un video su Internet, in cui si vedevano combattenti della “Legione Nazionale Georgia”, che, dopo aver catturato alcuni soldati russi, uno di essi sparava due volte contro un soldato russo sdraiato a terra. Altri tre soldati russi morti erano mostrati nel video, tra cui uno con una ferita alla testa e le mani legate dietro schiena. Il New York Timese la Reutersconfermarono la sua autenticità e affermarono che l’azione si era svolta nel villaggio di Dmitrovkavicino a Kiev.

 

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immagini dell’assassinio nel video

 

A cura di Enrico Vigna, IniziativaMondoMultipolare/CIVG  –  aprile 2025